Via delle Vecchie
Via delle Vecchie, o semplicemente via Vecchie, unisce via Savonarola con via Saraceno, a Ferrara.
Via delle Vecchie | |
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Altri nomi | Strada del Tura |
Nomi precedenti | Strada delle Vecchie |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Ferrara |
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Storia
modificaIl suo nome si pensa possa derivare dalle ultime vecchie dame della casata degli estensi che vi abitarono. La via è del resto vicina a palazzo Pareschi, un tempo palazzo Estense con un parco detto Belvedere. La nobiltà ferrarese soggiornò a lungo nel palazzo e l'area appartiene al nucleo urbano cittadino antecedente l'Addizione Erculea di Biagio Rossetti voluta da Ercole I d'Este[1].
Nella Ferrara che si stava ampliando l'area che oggi comprende la via fu compresa nella protezione delle mura cittadine a partire dal 1314, quando, reggente Pino della Tosa, la zona (il quartiere di Borgo di Sotto, ora Borgo Vado) venne inglobata grazie all'estensione delle difese costituite da una fossa e una recinzione che si spingevano a nord-est.[2]
Anche Lippa Ariosti abitò in via delle Vecchie, al numero 4 (un'altra sua residenza a Ferrara fu molto probabilmente in via del Carbone. La nobile bolognese seguì a Ferrara il marchese Obizzo III d'Este, ne divenne l'amante ed ebbe da lui 10 figli. Il marchese in punto di morte la sposò per legittimarne la discendenza.[3]
Tutti i principali palazzi della strada furono restaurati dopo la prima guerra mondiale ma questo non avvenne sempre in modo corretto. Sull'angolo con via Savonarola vi è la casa natale di Giovanni Boldini, e, quando l'artista era ancora in vita, vi è stata murata, sulla facciata principale, una lapide che ne ricorda la nascita.[4]
All'angolo con via Zemola si trova un palazzo (eretto nel XV secolo) che appartenne ad Alberto Bonacossi, fattore ducale di Niccolò III d'Este creato conte palatino da papa Niccolò V nel 1447.
Percorso
modificaIl suo percorso si estende da via Saraceno a via Savonarola, di fronte alla chiesa di San Francesco.[5]
Strada del Tura
modificaQuesta antica denominazione è legata al celebre pittore Cosmè Tura che vi ebbe una sua abitazione in città e dove, probabilmente, vi morì.[3]
Note
modifica- ^ B.Zevi, p. 98.
- ^ Ravenna.LeMura, p. 31.
- ^ a b G.Melchiorri, pp. 157,158.
- ^ G.Melchiorri, p. 244.
- ^ C.Bassi 3, p. 140.
Bibliografia
modifica- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Bruno Zevi, Saper vedere la città. Ferrara di Biagio Rossetti, «la prima città moderna europea», Torino, Biblioteca Einaudi, 2006, ISBN 88-06-18259-5.
- Paolo Ravenna (curatore), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Modena, Panini, 1985, SBN IT\ICCU\VEA\0042366.
- Carlo Bassi, Nuova guida di Ferrara. Vita e spazio nell'architettura di una città emblematica, Ferrara, Italo Bovolenta editore (originario, nel 1981) 2G editrice (per ristampa anastatica del 2012), 2012, ISBN 8889248149.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Via delle Vecchie
Collegamenti esterni
modifica- Casa di Lippa Ariosti in via delle Vecchie, su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 14 novembre 2018.
- Casa di Lippa Ariosti, su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 14 novembre 2018.«Si suppone che questa sia stata una delle dimore in cui abitò la nobile antenata di Ludovico Ariosto, Lippa Ariosti, dopo essersi trasferita dagli alloggi di via del Carbone»