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Un virus oncolitico è un virus che infetta e uccide preferenzialmente le cellule tumorali.[1][2] Una volta che le cellule tumorali infettate vengono distrutte tramite oncolisi, rilasciano nuove particelle virali infettive, o virioni, che contribuiscono loro stessi a a distruggere le cellule residue del tumore.[3][4] I virus oncolitici sono pensati solo per provocare la distruzione delle cellule tumorali, ma anche di stimolare la risposta immunitaria al tumore da parte dell'ospite.[5][6]

Il potenziale dei virus come agenti antitumorali è stato pensato all'inizio del XX secolo, anche se gli sforzi di ricerca coordinati non sono iniziati fino agli anni 1960.[7] Un certo numero di virus, compresi gli adenovirus, i reoviridae, il virus del morbillo, l'herpes simplex, il virus della malattia di Newcastle sono stati clinicamente testati come agenti oncolitici.[8] La maggior parte dei virus oncolitici attuali sono stati scelti per essere selettivi verso un tumore specifico.[9]

Il primo virus oncolitico ad essere approvato da una agenzia di regolamentazione è un adenovirus oncolitico geneticamente modificato, nominato H101 dalla società cinese, Shanghai Sunway Biotech Nel 2005 ottenne l'approvazione della China Food and Drug Administration per il trattamento del tumore della testa e del collo.[10]

Note modifica

  1. ^ John Nemunaitis, Oncolytic viruses, in Investigational New Drugs, vol. 17, n. 4, 1999, pp. 375–86, DOI:10.1023/A:1006334404767, PMID 10759404.
  2. ^ Cristina Fillat, Controlling Adenoviral Replication to Induce Oncolytic Efficacy (PDF), in The Open Gene Therapy Journal, vol. 3, 2010, pp. 15–23, DOI:10.2174/1875037001003010015.
  3. ^ Mark S. Ferguson, Nicholas R. Lemoine e Yaohe Wang, Systemic Delivery of Oncolytic Viruses: Hopes and Hurdles, in Advances in Virology, vol. 2012, 2012, pp. 1–14, DOI:10.1155/2012/805629.
  4. ^ Casjens S, Desk Encyclopedia of General Virology, a cura di Mahy BWJ and Van Regenmortel MHV, Boston, Academic Press, 2010, p. 167, ISBN 0-12-375146-2.
  5. ^ Alan Melcher, Kelley Parato, Cliona M Rooney e John C Bell, Thunder and Lightning: Immunotherapy and Oncolytic Viruses Collide, in Molecular Therapy, vol. 19, n. 6, 2011, pp. 1008–16, DOI:10.1038/mt.2011.65, PMC 3129809, PMID 21505424.
  6. ^ Brian D. Lichty, Caroline J. Breitbach, David F. Stojdl e John C. Bell, Going viral with cancer immunotherapy, in Nat Rev Cancer, vol. 14, n. 8, 2014, pp. 559–67, DOI:10.1038/nrc3770, PMID 24990523.
  7. ^ R. Alemany, Viruses in cancer treatment, in Clinical and Translational Oncology, vol. 15, n. 3, 2012, pp. 182–8, DOI:10.1007/s12094-012-0951-7, PMID 23143950.
  8. ^ O. g. Donnelly, F. Errington-Mais, R. Prestwich, K. Harrington, H. Pandha, R. Vile e A. Melcher, Recent Clinical Experience with Oncolytic Viruses, in Current Pharmaceutical Biotechnology, vol. 13, n. 9, 2012, pp. 1834–41, DOI:10.2174/138920112800958904, PMID 21740364.
  9. ^ MS Roberts, RM Lorence, WS Groene e MK Bamat, Naturally oncolytic viruses, in Current opinion in molecular therapeutics, vol. 8, n. 4, 2006, pp. 314–21, PMID 16955694.
  10. ^ Sarah E Frew, Stephen M Sammut, Alysha F Shore, Joshua K Ramjist, Sara Al-Bader, Rahim Rezaie, Abdallah S Daar e Peter A Singer, Chinese health biotech and the billion-patient market, in Nature Biotechnology, vol. 26, n. 1, 2008, pp. 37–53, DOI:10.1038/nbt0108-37, PMID 18183014.

Bibliografia modifica

  • (EN) Casjens S, Desk Encyclopedia of General Virology, a cura di Mahy BWJ and Van Regenmortel MHV, Boston, Academic Press, 2010, ISBN 0-12-375146-2.
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