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Intervista sul fenomeno Crowdsourcing NAVIGAZIONE


Ciao a tutti! Sono uno studente Bocconi laureando e sto scrivendo una tesi sul fenomeno del crowdsourcing. Per il mio lavoro finale sto creando un modello comportamentale per dare qualche spiegazione al perchè l'utente ora sente il bisogno di contribuire e fare la sua parte. Questo fenomeno è una diretta conseguenza del Web 2.0 ma spesso non ci sono sufficienti dati per fare una valenza statistica alle ipotesi effettuate. Sarebbe quindi utile, a me e a tutti gli interessati sull'argomento, compilare questo piccolo questionario di poche domande. Il più esaurienti sarenno le risposte, più dati potrò ricavarne. Cercate di far girare il più possibile il questionario; sono in contatto con il Direttivo di Wikipedia Italia che mi ha dato il suo benestare. Grazie mille per l'aiuto che mi darete. Questo è il link: https://spreadsheets.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dGRfaHNNbU13STY4bVZ6WEhyRXNLcUE6MQ Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Mikimarchio89 (discussioni · contributi) 17:49, 16 mag 2011 (CEST).[rispondi]

m2c: non mi sembra che il metodo delle domande aperte sia il modo migliore per raccogliere informazioni. segnalo inoltre la ripetizione della domanda "Quanto si è sviluppato questo fenomeno? E come viene utilizzato in Italia?". --valepert 20:46, 16 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Nella casella delle domande aperte stanno non più di cinque parole; è impossiibile rispondere adeguatamente. Quoto valepert. --T137(varie ed eventuali - @) 23:22, 16 mag 2011 (CEST)[rispondi]
E chi sarebbe il direttivo di Wikipedia Italia? Ha parlato con qualche utente di it.wikipedia o con qualcuno di Wikimedia Italia? --gvnn scrivimi! 09:05, 17 mag 2011 (CEST)[rispondi]
@gvnn: ha scritto a Wikimedia Italia e, giusto per essere chiari, il direttivo gli ha consigliato che, se voleva parlare con i wikipediani, doveva venire qua =). -- CristianCantoro - Cieli azzurri! (msg) 11:14, 17 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Condivido l'importanza di tale tipo di studi e approfondimenti, ma mi permetto di consigliare, da un punto di vista tecnico, una revisione dell'impianto del questionario, che al momento è esclusivamente costituito da domande aperte molto poco strutturate (cosa che da un lato va molto bene, ma andrebbe forse rivista in parte) e con alcune ripetizioni; in alternativa, è comunque assolutamente necessario rivedere l'interfaccia, che così come è rende molto difficile predisporre risposte realmente adeguate alla complessità ed ampiezza del tema e delle domande stesse. Veneziano- dai, parliamone! 13:22, 17 mag 2011 (CEST)[rispondi]
IMHO se bisogna raccogliere dati "statistici" o anche solo individuare opinioni più diffuse di altre, è forse bene utilizzare (anche) domande a risposta multipla, affiancate a domande aperte. Va comunque data un'occhiata alla struttura del questionario, perché al momento riesce difficile anche solo rispondere. --Dry Martini confidati col barista 20:58, 17 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Quando ho visto il test, a parte non avere la minima idea di cosa rispondere, mi è venuta subito la noia al solo pensiero di rispondere a 10 domande aperte. PersOnLine 23:52, 19 mag 2011 (CEST)[rispondi]