Discussioni Wikipedia:Niente proxy aperti/Open proxies e Tor. Blocchi. Policy.

Open proxies e Tor. Blocchi. Policy modifica

Un appunto: serve un minimo-minimo di inglese per leggere tutto.

Leggendo un articolo su punto informatico, ho notato che nell'immagine dell'articolo compare il logo di wikipedia. L'articolo parla praticamente dell'utilizzo di una rete similproxy per evitare la censura per chi è nato o si trova in uno stato "sfortunato" e si ritrova di conseguenza sottoposto a censura online.

Ho anche visto ultimamente dalle "Ultime modifiche"log che molti proxy e tor vengono bloccati (ovviamente, si sa', che il blocco è solo in scrittura e che quindi in read-only funzionano...), ma non è che sia proprio simpatica questa repressione contro i proxy in stile "pre-crimine". Personalmente, non l'approvo. -__-'

Ho avuto da pensare su questi punti e mi sembra che ci sia qualcosa di strano: da una parte si creano proxy per permettere a tutti di accedere a wikipedia (e modificare wikipeda, contribuendo e aggiungendo materiale -- non è per questo che si chiama "wikipedia, l'enciclopedia libera"?), e poi dall'altra - noi - blocchiamo i proxy.


L'argomento è stato già trattato bilioni di volte, ma questa volata ho visto qualcosa di "nuovo": (ah, intanto: parlo di TOR, ma una tecnologia di anonimizzazione vale l'altra per il discorso che voglio fare; tra l'altro Psiphon non lo conosco)

  • I nodi TOR vengono "scovati" immagino con un bot che modifica una pagina scrivendo nel campo oggetto "sono un vandalo malvagissimo" (me lo sono sognato o è proprio così?).
  • I proxy, compresi i nodi TOR, vengono bloccati per due anni. Non si tiene conto che molti nodi di uscita TOR funzionano per 1-2-3 giorni su IP dinamici.
    Facendo una prova: Categoria:TOR exit node, esempio: sarà ancora un exitnode Tor? (no), contributi, Whois? (ADSL dial-up customers (dynamic assignement), l'ho preso a caso, ma è proprio capitato un IP italiano dinamico-casalingo... tuttora bloccato per due anni)
  • I nodi TOR o quant'altro, dovrebbero essere bloccati solo per impedire vandalismi, quindi è strano che vengano pre-bloccati. Un utente dietro a un proxy può essere un "un vandalo malvagissimo", ma può anche non esserlo. Deciderlo a priori è bizzarro, mentre confermarlo (a priori) ha un che di magico... La maggior parte di ip-tor bloccati l'unica pagina che hanno mai modificato è Utente:Rael/OP... (a buon intenditore poche parole)

Ho letto, per capirci qualcosa su questa strana logica, "Wikipedia:Niente proxy aperti", che dovrebbe essere la traduzione(*dovrebbe*) di "m:No open proxies", dove sono descritte "le limitazioni riguardo l'uso di open proxy su Meta e gli altri progetti di wikimedia" (="This page provides information about prohibition on open proxies on Meta and other Wikimedia projects").

La prima riga della versione in italiano è alquanto chiara "Agli utenti non è permesso contribuire ai progetti Wikimedia tramite proxy aperti o anonimizzanti."; così come è chiara quella su meta (che dice altro).

"Open or anonymising proxies may be blocked for any period at any time"

Proxy aperti o anonimizzanti *possono*{non "devono"} essere bloccati per quanto e quello che voi....

"While this may affect legitimate users, they are not the intended targets and may freely use proxies until those are blocked."

seppure questo possa influire su utenti legittimi, loro [utenti legittimi] non sono in realtà l'obiettivo voluto e possono(may) *liberamente*(freely) usare i proxy fintanto che questi [i proxi] non vengono bloccati. {dunque editare tramite proxy non è "vietato". Noto che nella pagina Wikipedia:Niente proxy aperti, invece qualcuno ha scritto: "Ai proxy aperti è vietato contribuire ai progetti Wikimedia.", frase che non compare MAI nella fonte (meta)}

"Non-static IP addresses or hosts that are otherwise not permanent proxies should typically be blocked for a shorter period of time, as it likely the IP address will eventually be transferred or dynamically reassigned, or the open proxy closed. Once closed, the IP address should be unblocked."

In pratica: i blocchi sugli IP (che siano di nodi TOR o di proxy aperti standard), dovrebbero essere rimossi quando il "proxy" viene chiuso. Lo stesso vale per gli IP dinamici, usualmente bloccati anch'essi per due anni e quando il proxy trasloca su un altro ip, quello precedente dovrebbe essere sbloccato. Mi sorprenderebbe se davvero qualcuno lo facesse questo controllo su it.wiki e liberasse gli IP bloccati senza proxy attivi.

La pagina "m:Editing with Tor", spiega un pochetto il funzionamento di tor, ma è curioso l'effetto di prevenzione spiegato "Although it is highly improbable that every Tor node will be blocked due to the ever-changing nature of the network, there is no way to guarantee the node you are assigned to has not, or will not, been used by a vandal."; cioè, così come non si sa se qualcuno userà o no un exitnode di tor per compiere vadalismi (presumento la cattiva fede la risposta è "si, succederà"), si sà che bloccare gli ip (mi riferisco a quelli dinamici) di TOR per lunghi periodi, non è molto utile a causa della natura della piattaforma dove gli utenti creano exitnode (quindi capita che cambino ip; ad esempio quando disconnettono/connettono il modem o lo spengono la notte). Inoltre, non ci avevo pensato, ma questo "Some users cannot edit Wikimedia projects from computers that are also Tor exit nodes." scritto nel paragrafo successivo, è effettivamente fastidioso, sopratutto per chi non pubblica un exitnode tor su una connessione dedicata (ma ad esempio da casa), in quanto si viene bloccati perché si è colpevoli di aver offerto un servizio (tor) a altri, e automaticamente si è esclusi da wikipedia (colpevoli di usare un software sul proprio computer di casa!? o__O').

Jimbo Wales, in una sua intervista, suggeriva di bloccare i nodi TOR solo con il (così chiamato)"soft-block", ossia bloccando solo gli utenti anonimi e non i registrati (che possono -- nonostante la traduzione su Wikipedia:Niente proxy aperti -- tranquillamente usare i proxy se ne hanno necessità). L'intervista è completa qui: en:Wikipedia:Wikipedia_Signpost/2007-09-10/Jimbo_interview.

«WS: In 2004, you said, “In general, I like living in a world with anonymous proxies ... There are many valid uses for them. But, writing on Wikipedia is not one of the valid uses”. How do you feel about the use of open proxies on Wikipedia today?

JW: I just came back from China. I was unable for that entire time to access Wikipedia. If I had been able to access Wikipedia, using Tor for example, I would likely have not been able to edit. I think that's a shame. At the same time, anonymous proxies do pose a couple of interesting problems for us. First, they spew a lot of vandalism, and the reality of the situation is that more people seem to use such tools for bad than for good. Second, there are some interesting problems that could arise due to the increasing number of griefers/trolls who would like to build fake "good" accounts at Wikipedia while at the same time continuing "bad" behaviors. I acknowledge that it is a tough problem, but I think it important that we think carefully and pro-actively and always try by default to be as open as we can be.

WS: As a follow-up, Raul654 asks, Roger Dingledine, inventor of TOR, has said that if Wikipedia implemented a trust metric, this would effectively solve the problem of proxies. Have you considered adding such a feature?

JW: It is not up to me, but that avenue of approach seems viable. I think we should only soft-block Tor anyway.»

I punti contro i proxy, TOR etc... sono chiari: combattere contro un SP/troll/vandalo che si nasconde dietro un IP non suo, significa combattere contro i mulini a vento (e effettivamente questo è estremamente seccante). Non a caso, due anni prima di questa intervista, Jimbo aveva una diversa opinione (vedere la maillist1 2), poi ha cambiato idea (dopo essere stato realmente in Cina a quanto pare), infatti l'intervista postata (quotata sopra) è interessante anche per questo, come si nota dalla domanda dell'intervistatore:

"WS: In 2004, you said, “In general, I like living in a world with anonymous proxies ... There are many valid uses for them. But, writing on Wikipedia is not one of the valid uses”. How do you feel about the use of open proxies on Wikipedia today?"

(il testo sottolineato è quello tratto proprio dalla precedente maillist 1).

Comunque, "libertà" dovrebbe significare libertà per tutti; nonostante il fatto che i anche vandali possano - e usino - Tor, forse anche più spesso di utenti "legittimi". La posizione, suggerita, da Jimbo Wales a me sembra quella di non privare la possibilità di usare (in scrittura) TOR agli utenti registrati (se poi il vandalo è registrato, si blocca il suo account). Insomma, come ha detto lui "always try by default to be as open as we can be", cioè provare di essere (by default, ossia almeno inizialmente come tipo di approccio) i più liberi possibile; dunque la "pre-crimine" sarebbe da fermare.

Insomma, che voglio dire? :), solo alcune cose:

  1. L'attuale policy cita spesso il pensiero di Jimbo Wales di bloccare i proxy (così come espresso nei messaggi nella mail-list, che vengono linkati); ma sembra che su questo abbia avuto un ampio e liberale ripensamento pure lui........
  2. Blocchi di due anni su IP dinamici, non servono a molto, e magari qualcuno si trova bloccato senza motivo (e questo è male, inoltre inviare richieste di sblocco quando sei bloccato non è cosa all'altezza delle capacità di tutti gli utenti; ahimè, ma è così).
  3. Bloccare tutti gli exitnode tor e tutti i proxy che esistono al mondo è - nel bene o nel male - molto difficile / quasipraticamente impossibile. Perché perdere tempo a farlo? rischiando di commettere errori (vedi sopra, pastrocchio #2).
  4. Bloccare gli edit da un IP di un proxy/exitnodeTOR prima che qualcuno compia realmente da quell'indirizzo un vandalismo o altro, è senza ragione: colpevole solo di essere un proxy(?). (su questo, su meta, c'è un pò di confusione, visto che a seconda delle pagine che si leggono si contraddicono, probabilmente anche a causa dei messaggi vecchi che sono citati -- Meglio pre-bloccare tutti i proxy oppure no? boh! (ma direi meglio di no..)).
  5. Non è vietato editare dai proxy, almeno non a priori; ma è piuttosto sconsigliato farlo (così come è inutile farlo se non ci sono ragioni!).
  6. Bloccare i nodi TOR solo per gli anonimi e non per i registrati, sarebbe un buon compromesso. (e così si evita anche il fastidioso problema "Some users cannot edit Wikimedia projects from computers that are also Tor exit nodes."). Bloccare anche la creazione di nuovi account, lascerebbe il problema di crearne uno (un problema che però si presenta una sola volta nella vita, quindi accettabile).
  7. Mettere a posto (_riscrivere_) su meta la pagina sorgente italiana che genera la traduzione delle policy Wikipedia:Niente proxy aperti, questa volta con una traduzione migliore. (questo punto potrei farlo pure io volendo.., ma "volendo" eh.. :o)...)

Ma in breve sarebbe: non si stà esagerando con il bloccare gli IP dei proxy o di Tor o simili?, non è obbligatorio bloccarli. e specie gli IP dinamici per due anni?! perfino quelli da cui non è stato fatto mai nessun edit maligno su wikipedia?...<perplesso>

Ciao!:)--DrugoNOT 01:18, 21 dic 2007 (CET)Rispondi

  • Bloccare gli open proxy ai soli anonimi è inutile, paradossalmente è proprio con le utenze registrate che rappresentano un problema maggiore;
  • è vero, non è obbligatorio bloccarli... allora?
  • è vietato editare da proxy aperti;
  • gli open proxy vengono bloccati per un periodo di tempo relativamente lungo, ma limitato, proprio per non dover rivedere i blocchi, se un utente si trova nell'impossibilità di editare per errore, può farlo presente tramite i soliti canali, in passato venivano bloccati infinito senza passare dal via, anzi abbiamo un certo numero di blocchi interprogetto (cioè fatti centralmente, senza l'intervento di admin) da controllare;
  • sono d'accordo sul fatto che i risultati dei blocchi preventivi non ci portino grandi benefici, ma si tratta principalmente di considerazioni di tempo speso per metterli in atto, se ci sono admin disposti a farlo non vedo il problema;
  • temo che come al solito il libera venga male interpretato.
--Brownout(msg) 01:35, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
@DrugoNOT: La policy che hai citato più volte mi pare sia abbastanza esaustiva: è vietato editare su Wikipedia tramite open proxy (TOR o meno che siano), se la si vuole cambiare la si cambia, finché è operativa la si rispetta. Gli edit con gli open proxy nella pagina Utente:Rael/OP non li fa nessun bot, li facciamo io e altri utenti proprio perché non si può affidare ad un bot un compito così delicato. Per il resto non posso che quotare Brownout che mi pare abbia risposto in modo sintetico ed esauriente ad ogni dubbio posto. --Rael Silencio. No hay banda. 01:47, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
Una risposta-flash sul "è vietato editare da proxy aperti"... è curioso che quella pagina dica "Abbiamo una policy dove si dice nero su bianco che "Agli utenti non è permesso contribuire ai progetti Wikimedia tramite proxy aperti o anonimizzanti"", quando la policy presente e linkata affermi di essere una traduzione di m:No open proxies... ma a me sembra una traduzione fatta in un modo alquanto discutibile e personale... Insomma, una policy sempre nominata in questi casi, una policy valida che addirittura proviene da meta (da cui è stata tradotta), ma poi è diversa da quella che è pubblicata su meta. In altre parole: la policy che ho citato più volte (Wikipedia:Niente_proxy_aperti) è abbastanza esaustiva, peccato che abbia dei contenuti sbagliati, ossia che non sia uguale a quella di meta; mentre afferma di esserlo, in quanto è stata tradotta da li (così dovrebbe essere). Insomma, è una policy molto più chiusa e repressiva di quello che dovrebbe essere, se poi questo è il risultato di una traduzione sbagliata oppure e stato fatto di proposito, non lo so'; comunque la policy in quella pagina non corrisponde alla policy sull'uso dei proxy che è descritta nella sua versione originale (la sua fonte, quelal in inglese). Ciao!:)--DrugoNOT 02:01, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
quoto al 100% Brownout e Rael, aggiungo che negli altri progetti fanno molto meglio di noi, vedasi i 27215 open proxy bloccati su en.wiki e i 2061 exit node di Tor, sempre su en.wiki. La policy è chiara, blocchiamo per 2 anni anche per non rivedere i blocchi, che prima si davano infinito. In caso di particolari esigenze l'utente può scrivere una mail e tutto si risolve. Qual è il problema? KS«...» 02:26, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
Quoto qui sopra KS. Le policy parlano chiaramente. Le modifiche non vengono fatte da nessun bot, la nostre mani umane sanno lavorare più che bene. --DarkAp89Buon Natale - メリークリスマス!! 13:56, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
secondo me non si e' dato il giusto risalto alla tutela di quegli utenti che vivono in uno stato "sfortunato" come dice DrugoNOT. Forse non sono molti gli abitanti di tali stati che parlano italiano, ma vi assciuro che ci sono. Sara' che vivo sul confine con uno di questi stati e talvolta mi capita di andare in un internet cafe' poco oltre la frontiera e di non potermi collegare a wiki. Se ho ben capito il sistema TOR mi consentirebbe, qualora risiedessi di là di poter continuare ad editare sui wiki, ma se i nodi TOR vengono bloccati... come faccio? --Hal8999 03:33, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
Vorrei ricordare che lo scopo primario è la tutela dell'enciclopedia, non di un presunto diritto all'edit degli abitanti di nazioni che praticano la censura di stato (per i quali esistono altri progetti); la possibilità di consultare non viene in alcun modo intaccata. --Brownout(msg) 03:46, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
si', ma se mi trasferiscono per lavoro in questo stato "sfortunato" (possibilita' tutt'altro che remota), come sfogo la mia wikidipendenza? :) --Hal8999 04:10, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
Attraverso la VPN aziendale, se hai un datore di lavoro comprensivo. --Brownout(msg) 04:27, 21 dic 2007 (CET)Rispondi

Io posso dire che se trovo un proxy aperto lo blocco agli anonimi (e lascio la possibilità di creare un'utenza). Insomma, chi vuole contribuire lo può fare senza problemi. -- .mau. ✉ 09:30, 21 dic 2007 (CET)Rispondi

Piccola nota sulla traduzione: la policy su Meta è stata rivista qualche mese fa, ma non ho aggiornato la versione italiana. Quando l'ho tradotta molto probabilmente diceva così. --.anaconda 14:05, 21 dic 2007 (CET)Rispondi

arrivo tardi, quoto perfettamente Rael, KS e Brownout. Io prenderei piuttosto questa occasione per ufficializzare il blocco di OP per organizzarci meglio, invece che editare in sottopagine (molto più scomodo, imho). Qualcuno lo fa già da tanto, e i risultati sono quelli esposti da KS. --RiPe ...end e eppi niu iar 14:15, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
Non posso che quotare Brownout. --Fabexplosive L'admin col botto 17:37, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
Tralasciando varie interpretazioni soggettive, andando invece all'oggettività della questione, visto che la policy italiana fa riferimento ed è una traduzione dalla policy in inglese dove c'è scritto "possono essere bloccati", e non "sono vietati", riterrei opportuno correggere la traduzione errata e adeguarsi di conseguenza a quanto previsto dalla Wikimedia Foundation.--Actarux/msg 22:46, 21 dic 2007 (CET)Rispondi
Grande, immenso Drugonot, così esaustivo qui con questa mega-ricerca: avrebbe meritato ben più attenzione che la stizzita citazione di una policy che è stata tradotta in maniera *sbagliata* e guarda caso, in maniera *restrittiva* rispetto all'originale.--MarioBB. 17:20, 22 dic 2007 (CET) Edit di Sockpuppet di utente bannato -- Grazie per la dimostrazione pratica della necessità di usare severe misure preventive per prevenire l'aggiramento e la violazione delle regole e l'inquinamento del consenso. --Piero Montesacro 17:51, 22 dic 2007 (CET)Rispondi
Concordo con Actacrux. Se abbiamo una policy ufficiale tradotta da wikimedia, è giusto che sia tradotta esattamente. Magari si potrebbe discutere se applicarla in maniera più restrittiva sulla wiki italiana, ma questo andrebbe prima discusso comunitariamente. --Paul Gascoigne 20:24, 23 dic 2007 (CET)Rispondi

Policy aggiornata modifica

Ho modificato la pagina della policy, sia chiaro che non ho inventato niente! -___-' Semplicemente l'ho tradotta dalla pagina in inglese, così come deve essere e doveva già essere (cosa che poteva fare chiunque, se ci ho messo un po' prima di farlo è a causa delle vacanze e della pigrizia^__^). Direi che dopo la traduzione, leggendo la policy attentamente, si capisce che molti problemi (come questo -- citato nella discussione sopra) non ci saranno più (in quel caso la ragione è: perché usare proxy non è vietato in sé -- *come sempre tutto dipende dall'uso che ci si fa*).

La conseguenza principale si può vedere anche in questo modo: se un utente che legge solo in italiano e uno che legge solo in inglese leggono la policy sugli open proxy nelle rispettive lingue, leggeranno finalmente la stessa cosa.

Ciao!:)--DrugoNOT 18:37, 5 gen 2008 (CET)Rispondi

Correggimi se sbaglio, ma mi pare che questa nuova traduzione permetta comunque di bloccare "preventivamente" open proxy purché non a tempo indeterminato (come infatti si è sempre fatto). Sbaglio? --Rael Silencio. No hay banda. 18:46, 5 gen 2008 (CET)Rispondi
Si è così, non sbagli. "hosts that are otherwise not permanent proxies should typically be blocked for a shorter period of time". Praticamente è evidente l'inutilità di bloccare, ad esempio, un nodo TOR(o qualsiasi tecnologia simile) a lungo in quanto già il giorno successivo quell'IP sarà "libero", però se vuoi bloccarlo preventivamente puoi farlo (anche se non è utile, in quanto è solo tempo buttato). Sicuramente se da quell'ip provengono vandalismi ecc... allora bloccalo!, l'utilità di farlo preventivamente non la vedo; però lo puoi fare se lo ritieni vantaggioso. La policy permetto questo, così come suggerisce un blocco breve. Ciao!:)--DrugoNOT 18:56, 5 gen 2008 (CET)Rispondi
PS: in quello che ho scritto qui sopra, parlo di nodi TOR o proxy installati su computer con IP dinamici...--DrugoNOT 18:58, 5 gen 2008 (CET)Rispondi
È da aggiornare la tabella indicativa? Grazie--Trixt (d) 23:08, 5 gen 2008 (CET)Rispondi
Non ci avevo pensato alla tabella indicativa. I server proxy aperti non vengono considerati da bloccare obbligatoriamente a priori, quindi infinito sarebbe certamente da togliere come blocco di default da applicare appena si vede un proxy; eppure non saprei che scriverci... In quanto la policy lascia piena libertà agli amministratori di decidere a seconda delle necessità, mi sembra che sarebbe da mettere il più semplice "proxy aperti"="caso per caso", così che chi si appresta a bloccare un proxy abbia libertà di agire a seconda delle circostanze (per esempio: decidere se bloccare il proxy oppure no ... decidere la durata guardando se il proxy è statico come può succedere per i CGI-proxy, i nodi Tor, oppure per i classici proxy http o socks/4/4A/5 che funzionano su IP statici...oppure se si tratta di un nodo Tor o altro che funziona su IP dinamico o un qualsiasi server proxy temporaneo ... poi ci sarebbe da vedere se si vuole applicare un blocco totale oppure solo verso gli utenti non-registrati.... se si stà effettuando il blocco in modo preventivo o in seguito a un vandalismo.... o per qualsiasi altra variabile e per l'uso che ne è stato fatto del proxy -----cioè---> tutto a seconda delle circostanze). Lasciare il blocco a discrezione degli amministratori, sapendo che i proxy possono essere utilizzati negativamente e quindi sapendo che "se serve" per la sicurezza del progetto non c'è nessun problema a bloccare un proxy con la modalità di blocco e per la durata che si pensa possa servire, ma sperando anche nel buon senso e non nella caccia a presunte streghe. Mi sembra che il senso della policy dica così. Suggerimenti/consigli? Ciao!:)--DrugoNOT 00:45, 6 gen 2008 (CET)Rispondi

Se può essere di consiglio, su meta i proxy aperti vengono bloccati dai 6 mesi ad un anno--Nick1915 - all you want 04:48, 6 gen 2008 (CET)Rispondi

Certo che hai fatto bene a scriverlo! Non per essere troppo bold, ma ho modificato la tabella; sperando che vada bene...ma se non va bene nessun problema a modificarla ancora. Ciao!:)--DrugoNOT 17:34, 6 gen 2008 (CET)Rispondi
Sposto per mantenere traccia di questa decisione. Nemo 20:02, 6 gen 2008 (CET)Rispondi
Io a casa ho un IP dinamico in linea di principio, ma molto stabile nella pratica, capisci bene che generalizzare ha poco senso. I blocchi a (lungo) termine ma non indefiniti hanno proprio lo scopo di non doverci pensare più; se un utente si trova bloccato per errore può ricorrere ai soliti canali per richiedere lo sblocco, esempio: su en ci sono un mucchio di IP dinamici di Telecom Italia bloccati infinito per la sola ragione di essere stati condivisi in tempi diversi da vandali e ritenuti così impropriamente open proxy, talvolta un utente lo fa presente da noi e si contattano le controparti che procedono allo sblocco, questo per dire che si tratta di una tragedia facilmente risolvibile.
Il blocco a mio parere deve essere totale, è una questione di buon senso: se un IP strano interviene in una discussione lo si nota subito e si fanno gli opportuni controlli, se invece TOR viene utilizzato per manovrare SP senza il pericolo di venire individuati ed identificati da un check user il danno è ben maggiore.
Gli open proxy CGI/http/SOCKS possono essere benissimo temporanei, si tratta spesso di macchine compromesse, residenziali o meno, per cui il discorso non è diverso dallo smanettone che prova a metter su un exit node per due giorni (più o meno il tempo di realizzare che eventuali danni o reati verranno a lui imputati e abbandonare così gli idealismi).
Fermo restando che personalmente ritengo il lavoro di blocco preventivo una fatica non esattamente efficace, non mi pare di avere visto cacce alle streghe e l'avere abbandonato l'abitudine ai blocchi indefiniti mi sembra un grosso passo avanti, anche verso una maggiore awareness degli amministratori e utenti che talvolta se ne occupano. --Brownout(msg) 20:01, 8 gen 2008 (CET)Rispondi

Mi son permesso di eliminare dalla tabella infinito, anche qua sopra si legge a chiare lettere che è fortemente sconsigliato l'infinito agli OP.

Inoltre la maggior parte degli OP sono bloccati per 2 anni. Sia per coerenza con i vecchi blocchi sia per non dover sbloccare e bloccare gli op già bloccati, propongo di sostituire 6 mesi - 1 anno con 6 mesi - 2 anni. --RiPe ma il cielo è sempre più blu 14:05, 12 gen 2008 (CET)Rispondi

Concordo. Visto che c'è un ragionevole consenso, ho modificato in 6 mesi o 2 anni - Gac 14:13, 12 gen 2008 (CET)Rispondi
Ritorna alla pagina di progetto "Niente proxy aperti/Open proxies e Tor. Blocchi. Policy.".