Wikipedia:Bar/nuove policy copyright

Nuove policy sul copyright

Vi segnalo che, nonostante in questa discussione, la maggior parte della comunità si sia espressa in senso contrario, l'utente ΕΨΗΕΛΩΝ (con mio rammarico), dopo avermi informato così delloe nuove "scoperte", si è autonomamente dato da fare per creare questi nuovi template. Io, nel mio piccolo, ho risposto in questo modo, ma gradirei che la comunità si pronunciasse, almeno un minimo, sulla possibilità di adottare o meno questa nuova policy, perchè, va bene essere BOLD, ma quando si parla di regole generali, oltretutto così delicate, forse un "attimino" di discussione in più non è che farebbe proprio male.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 09:37, 9 lug 2006 (CEST) P.s. non mi ero accorto che era stato creato anche un template locandina, quando mi sembra bbastanza chiaro come una locandina non possa essere considerata un tutt'uno con una pellicola.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 09:55, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

decisamente pregherei tutti gli utenti, a salvaguardia del Progetto, di volersi ispirare, almeno per ora, ad una linea di rigorosa prudenza su materie giuridiche non lineari, poco semplici e di rilevanti implicazioni. Sulla materia non c'è ancora giurisprudenza consolidata, non gradirei affatto che se ne facesse con il nome di Wikipedia. Come prassi generale, una legge in Italia non nasce così maldestramente composta che possiamo arrivare noi, rilassati e sorridenti, a girarcela a nostro comodo. Figuriamoci una legge che muove tanto denaro e tanti interessi... Evitiamo di cercare colpi di genio che proprio non è il caso. Evitiamo quelle forzature che non tutti gli avvocati più spericolati si sentirebbero di insinuare. Tengo peraltro a precisare che, stando alle mie informazioni più recenti, confermate da indiscrezioni dell'ultim'ora, in Italia vigerebbe ancora la legge italiana e non quella statunitense e che l'unico americanismo giuridico che posso immaginare per questa situazione è che le major discografiche ci farebbero in poche ore una class action.
Da un punto di vista strettamente contenutistico, poi, il supposto "fine illustrativo e didattico" della riproduzione generalizzata di copertine di CD non mi è affatto così evidente. Si tratta di un discorso che potrebbe valere forse per poche copertine nella storia della musica (arriviamo a una decina?), non certo per un programma di inserimento massivo. Mi sfugge cioè cosa staremmo insegnando ed a chi con queste copertine. Il fine illustrativo, immagino che potrebbe chiosare qualche vecchio pretore in pensione dinanzi al caminetto, dovrebbe sottomettersi ad un principio equitativo di attinenza e proporzioni. Per l'attinenza, noi descriviamo in genere le opere musicali (che come è gia stato detto prescindono da supporto) e non la confezione con cui vengono consegnate all'atto della vendita; per le proporzioni invece non staremmo certamente parlando di 600 pixel, a dare l'idea (fine illustrativo tirato per i capelli) 200 son pure troppi. Evitiamo paragoni con i siti che vendono dischi, vi sorprenderà ma è cosa diversa.
segnalo inoltre che - se girate un po' sul web lo ritrovate - alcuni giuristi stanno già paventando che la menzione dei compensi per le opere antologiche (ed in parte la proposta immissione di queste immagini potrebbe avvicinarsi a questa qualificazione) intenda affermare nettamente l'obbligatorietà (non la mera "non esclusione") dei compensi stessi. Non so se ci riguarda, non so se è applicabile al caso nostro, non so nemmeno se sia corretto il timore di quella interpretazione, nel dubbio so solo che io non caccio una lira, arrangiatevi. Oppure presentate una proposta di legge d'inziativa popolare per la modifica in senso filowikipediano della norma.
La comunità si è espressa con una decisa prevalenza di una posizione prudente, mi pare di poter registrare, ed alle decisioni della comunità ci si adegua anche quando non piacciono, come conseguenza naturale dell'appartenenza alla comunità stessa. Riapriamo pure la discussione, se volete, ma andiamoci piano col correre a forzature di questa pericolosità. Per rispetto nostro e per rispetto del Progetto.
Se la discussione si riapre, sin d'ora voto NO, rebus sic stantibus, a interpretazioni ottimiste, a copertine di CD ed in genere a tutte le immagini o altri prodotti multimediali non correttamente ed espressamente esenti da problemi di diritti d'autore. --Sn.txt 10:30, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Anch'io sono favorevole alla prudenza: direi ok per screenshot di videogiochi, programmi, film, cartoni ecc.. (su quelli mi sembrava che fossimo d'accordo, tanto che Senpai ha creato il template) ma non rischierei anche copertine e locandine. (e già che ci siamo, cogliamo la palla al balzo per decidere una linea netta per il fair use) Superchilum(scrivimi) 10:41, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Per le immagini antologiche è già previsto un compenso, comma 2 dell'art. 70, a noi, presumibilmente, non dovrebbe tangere poichè le antologie hanno finalità commerciali e, proprio per queta ragione, si cerca di preservare, da un lato lo sfruttamento economico dei diritto d'autore e, dall'altro, lo sviluppo della cultura costituzionalmente sancito ex art 9 cost. Per tutti il resto quoto Sn.Txt.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 10:44, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Come anticipato privatamente a Senpai, e da lui correttamente riferito in una discussione precedente, è autolesionistico pubblicare materiale così delicato senza avere le spalle protette. Vi sono artisti che non aspettano altro che vedere in rete il proprio lavoro pubblicato senza permesso per far partire diffide e successive denunce. Stesso discorso per le case discografiche. L'ho vissuto personalmente dalla loro parte e gli strumenti di cui dispongono sono sproporzionati rispetto alla forza degli utenti di Pedia. Interpretazioni personali del codice che assegnano un fine didattico alle immagini sono molto pericolose per la comunità. Tra l'altro questa interpretazione è identica a quella fallimentare utilizzata anni orsono per giustificare la pubblicazione di testi e accordi di canzoni italiane. La legge parla di fine didattico? Ottimo, allora è possibile pubblicare ciò che si vuole. Poi arrivarono le diffide dalle case editrici e vennero chiusi diversi siti. Sono certo che tra i Pediani vi siano alcuni che leggendo le mie parole hanno ben chiaro di cosa stia parlando. Come allora, anche oggi, ogni interpretazione personale è solo una stupida e deleteria perdita di tempo. -- iPorkscrivimi 11:33, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Sinceramente anch'io trovo relativa l'utilità di tutte queste immagini; mi sembra invece importante poter mettere nelle voci di partiti, aziende, comuni ecc. il loro logo/marchio/gonfalone/simbolo/ecc., ma questo è proprio ciò che Senpai esclude possa beneficiare dell'eccezione, perciò per me tanto varrebbe non farne nulla (è un egoistico parere personale di uno che non s'interessa né di musica né di programmi informatici), fermo restando che – sarò un ingenuo – non capisco perché qualcuno di costoro dovrebbe farci causa (contando anche che non ci vorrebbe nulla a cancellare le immagini se lo chiedesse), né tantomeno mi sembra tanto ovvio che vincerebbe, senza contare che vista la popolarità di cui ormai gode Wikipedia un episodio del genere potrebbe persino rafforzare il partito di coloro che vorrebbero modificare la legge e accelerarne la revisione. Nemo 12:05, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Forse l'unica è scrivere una petizione la Parlamento affinché i nosti pagati "dipendenti" (come li chiama Beppe Grillo) si diano da fare a scrivere una legge sul diritto d'autore che sia comprensibilee chiara senza necessità di ricorrere a -sempre almeno un po' dubbie e incerte- interpretazioni. (Ma questo varrebbe per un'ampisisma parte delel leggi italiane ...). Potrebebro anche farlo d'urgenza con un decreto, in questo campo l'hanno già fatto (Decreto Urbani .... ) ;->
Una piccola consideraizone: Sn.txt dice che in Italia si applica la legge italiana. Ma appunto perché si applica la legge dello stato in cui avviene il fatto se uno immette dei dati in un server che sta in florida, e li rende così disponibili al pubblico quando non dovrebbe su tale server, non dovrebebro applicarsi le leggi della Florida (motivo per cui molte ditte scelgono in base alle proprie esigenze dove fissare la sede dei propri server, se non anche la sede legale della società stessa)? --ChemicalBit 14:28, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

È stato detto e ridetto agli italiani si applica la legge italiana, anche se commettono il reato utilizzando apparecchiature situate all'estero. Le società lo fanno normalmente per motivi fiscali, la filiale italiana di una società estera deve comunque seguire le leggi italiane (senno basterebbe fare una società russa per distribuire materiale protetto da copyright a basso prezzo). Per altri particolari segiuiranno gli interventi degli esperti :-).

Ah si, visto la discussione originaria, io sono assolutamente contrario all'immissione di copertine di dischi, locandine, copertine di libri che non siano esplicitamente autorizzate dagli aventi diritto. --Gvf 14:56, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Scusate se non leggo tutto, ma in questi giorni non ho tempo, forza e spirito per stare appresso ai soliti casini che nascono qua. In breve: no a forzature solo per inserire screenshot del videogioco o dei cd preferiti di un utente, no a creazioni di template decise in maniera unilaterale senza discutere col progetto che sta mettendo ordine, no a far rientrare dalla finestra quello che abbiamo buttato fuori dalla porta. Mi dispiace per Djechelon, ma mi sembra che dopo centinaia di avvisi sul copyright stia solo cercando di aggirare tutto quello che è stato deciso in precedenza solo per mettere su delle immagini. Se queste opinioni possono esservi utili, bene, comunque fate un po' come vi pare. --Sigfrido 15:02, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]
+1 su Sigfrido - --Klaudio 16:10, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Per quanto riguarda il Progetto Fumetti, che come potrete capire ha "bisogno" di immagini più di altri Progetti, continueremo a caricare (oltre alle pochissime immagini libere che si trovano) solo ed esclusivamente immagini di editori che ci hanno dato la loro autorizzazione. Senza eccezioni rischiose per wikipedia e non essenziali per la fruizione della voce, sebbene sia io il primo a sentirne la mancanza ma se non si può non si può. E inviterei il nostro esperto a essere meno "morbido" verso iniziative personali, che vengono da chi ne sa meno di lui ;-) Kal - El 18:07, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]
  • rispondo a ChemicalBit: questo è un esempio molto calzante di interpretazione di leggi fai-da-te: molti hanno pensato la stessa cosa, ma decine e decine di siti oscurati, processi penali e gente sbattuta in galera negli ultimi anni dimostrano che non è proprio così. in particolare, non so più quale fonte di giurisprudenza italiana chiarisce che non conta dove sta il server, ma dove sta l'utente che ci si collega e immette/altera i contenuti. resta quindi aperta la possibilità, per chi ne ha voglia, di fare un salto all'estero, contribuire e tornare impunemente in italia.
  • ci tengo a ribadire che, purtroppo, negli ultimi anni le sentenze giuridiche italiane su tutto quello che ha lontanamente a che fare con l'utilizzo di un computer sembrano scritte dalla microsoft, o dalla emi: in sintesi, si possono riassumere in: "voi piccoli utenti non avete diritti, punto e basta". diversa la situazione all'estero, ma, di nuovo, come sopra: espatriare, postare, tornare in patria.
  • per il resto, secondo me in generale basta chiedere: se l'autore/editore dà il permesso, il problema non si pone; se invece lo nega, nonostante gli si faccia notare (perché no?) la visibilità gratuita che ne ricava, ci sono grosse probabilità che faccia causa, o che minacci di farlo. magari la vinceremmo pure la causa, ma chi di voi ha voglia di dare l'anticipo all'avvocato? Giorgian 18:29, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Non ha granche senso il parere della comunità per questo tipo di questioni, dovrebbero discuterne solo gli esperti. Se la materia è tanto complessa da dover cercare interpretazioni e quant'altro, lasciamo perdere. --Sbìsolo 19:48, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

A me onestamente non sembra un'interpretazione fai da te né un aggiramento. Si tratta di uno screenshot di un programma... quale svantaggio economico può causare ciò al produttore? Non stiamo parlando di pubblicare i sorgenti, ma uno screenshot. Effettivamente su locandine e copertine sono della stessa idea, riducendo l'uso o, addirittura azzerandolo. Ma la legge esiste ed esiste proprio per consentire ad un docente di fare una lezione in classe o delle demo, e per chi fa cultura di non trovarsi costretto a chiedere permessi di pubblicazione per tutto. Cmq mi ricordo che una volta a Senpai avevo chiesto (scherzando) se un'opera pittorica si poteva citare, visto che per i testi è possibile la citazione (anche nelle tesi), questa legge sembra una forma di citazione per ciò che è figurativo, non la vedo come un escamotage. Se quotiamo frasi estrapolate da opere più grandi, non so perché dobbiamo fare un problema mettere uno screenshot di un videogioco. -- Ilario^_^ - msg 19:55, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Anch'io penso che si dovrebbe adottare una linea di prudenza per immagini coperte - o potenzialmente coperte - da diritto d'autore. Se si pensa che sia il caso di rivedere le policy fin qui adottate da Wikipedia - e sempre concordate - occorre ridiscutere il tutto, ma possibilmente su basi nuove, ovvero con documentazioni legali che facciano prendere una svolta alla questione. Altrimenti cerchiamo di attenerci a quanto sin qui deciso. --Twice25 (disc.) 23:50, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Io come sempre sono per l'esclusione assoluta di ogni immagine non libera (incluse non commerciali con autorizzazione). -1 assolutamente all'inserimento delle copertine CD. Ne consegue che sono per la cancellazione immediata di {{Cover CD}} -1 anche per gli screenshot a meno che non sia abbia una chiara autorizzazione. --McGonnell (Scrivimi) 02:05, 10 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Sono d'accordo in tutto e per tutto con McGonnel, ma se la maggioranza ritiene che si possa fare... allora fatelo! :P Campioni del Mondo, Campioni del Mondo! -- Bella Situazione (show your love!) 11:17, 10 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Per cui riassumendo "la legge tutela il diritto di citare in alcuni casi. Però siccome non è chiaro se un certo caso X rientri tra quelli previsti, la legge è inutilizabile e il diritto tutelato va a farsi friggere" :-( --ChemicalBit 16:52, 10 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Esatto. Ahimé. A meno di non essere disposti a correre grossi rischi. Non è il solo caso nella legge italiana. Ahimé. --Sn.txt 17:09, 10 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Quanto all'applicazione della legge italiana piuttosto di quella di altri stati (che si dice sia già stata tratta, ma qui non vedo link. Dove, grazie? In attesa continuo qui, anche perhcé mi pare decisamente in tema con l'argomento. Anzi una specie di pre-condizione, se così vogliamo dire). Inanziutto, rispondendo a Giorgian, non si tratta di una mia interpretazione fai-da-te p.s. mia, ma una disposizione di legge, e di convenzioni internazionali, per cui si applicano le leggi dello stato dove avviene il reato (vi sono ei casi particolari "È punito secondo la legge italiana il cittadino o lo straniero che commette in territorio estero taluno dei seguenti reati:" vedi s:Codice Penale/Libro I/Titolo I#Art. 7 Reati commessi all'estero e seg.). Il problema è per reati "a distanza" come questo, il problema è capire dove sia avvenuto il reato. E non riguarda solo cone "moderne come internet. Ad es. se io dallo stato Italia (o un generico stato XXX) spedissi un pacco contenente una bomba negli USA e faccessi un attentato causando morti, mi risulta motlo difficiel credere di potermela cavare con "Cari USA mi spiace ma non potete processarmi, perchè si applica la legge sello stato XXX, per la quale fare un attentato da voi non è reato" O per fare un esempio ancora meno "moderno" il mandante estero di un omicidio avvenuto in Italia. (L'oscuramento non ha nullaa ceh vedere ocl reato dell'inseriemnto di materiale protetto dalal Convenzione di Berna. Ma serve puramente ad impedire che in Italia si accda a qeui siti. Ad es. sono stati oscurati in Italia siti discommesse e casinò on-line, siti all'estero dove erano perfettamente legittimi, perché l?italia vuoel chi si possa giocare solo in posti o siti internet che pagino dlel speciali tasse all'Italia. Per non parlare poi dei siti che sono oscurati in Cina anche se ad es. sono in Italia senza violare alcuna legge italiana))
Questo anche per determinare con certezza quale legge applicare. altriemnti per ogni possibile reato dobbiamo guardare dove si trovava e che cittadinanza aveva chi l'ha commesso? Ad es. qui su Wikipedia, se un utente cittadino XXX è nello stato YYY e invia un chiarisismo copyviol di materiale protetto dalla convenzione di Berna, lopuò fare se gli stati XXX e YYY non hanno aderito alla convenzione di Berna? infatti anche nel caso in cui in effetti (per efetto di qualche legge o disposizioen strana) sia da applicare la legge dello stato in cui si trova la persona che commentte il presunto reato, e non dove esso avvenga, come possiamo dare per scontato che tutti gli utenti di Wikipedia si trovino in Italia? --ChemicalBit 17:16, 10 lug 2006 (CEST)[rispondi]
perdomani, non ho idea di dove trovare i link. i casi che mi vengono in mente (di cui non ho i link e non sono riuscito a trovarne con un'affrettata ricerca (ci pensi chi ha l'adsl, please)) non hanno niente a che vedere col copyviol: sono alcuni casi di defacement e almeno una denuncia per un testo scritto su un sito con server all'estero (forse indymedia). sugli esempi che fai tu: pacco bomba per posta: credo che la persona sia processabile in entrambi gli stati, ma altri ne sanno sicuramente più di me. il punto, però, è che non è il server a commettere il reato: gli oggetti non fanno reati, se costruisco un robot che va in giro a uccidere, è me che arrestano, non il robot. e il reato di cui parlavo io è quello, dell'autore, di aver inserito un testo su un sito, non quello del server, di rispondere a richieste http. non importa dov'è il server, ma da dove viene fatto l'edit. sul dare per scontato che tutti gli it.wikipediani siano in italia: ricordo che i nostri solerti provider memorizzano *tutti* gli accessi fatti da *ciascuno* verso *tutte* le destinazioni, e che, su richiesta della magistratura, cedono immediatamente i log senza farselo ripetere due volte. ricordo altresì che gli internet point, <POV>nella nostra bella libera, democratica italia<FLAME>che state tanto a elogiare per aver vinto una stupida partita di calcio</FLAME></POV>, chiedono la carta d'identità ai clienti, e registrano i log associati alla carta d'identità. Quello che non mi è chiaro, e che chiedo agli esperti, è se la responsabilità spetta solo al signolo contributore o anche ai "responsabili" di wikipedia, e, in questo caso, chi sono questi responsabili. ma, infine, il punto non è, a mio avviso, se vinceremmo un'eventuale causa, ma se vogliamo corrrere il rischio. se in gioco ci fosse la libertà di opinione o d'espressione, io non avrei dubbi, ma qui in gioco c'è la copertina di un cd, e per me non ne vale la pena. Giorgian 13:43, 11 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Direi che bisogna rispettare le leggi dell'Italia (o dello stato di residenza e cittadinanza di chi carica il materiale) E della Florida (perché la WMF ha sede legale lì). Dopodiché bisogna rispettare le regole che ci siamo dati, ad esempio se un utente statunitense caricasse del materiale qualificandolo come fair use, non violerebbe la legge USA ma violerebbe il regolamento che siamo dati. Considerando che la maggioranza degli utenti di it.wiki sono italiani, mi sembra ragionevole imporre a tutta it.wiki il rispetto delle leggi italiane. Cruccone (msg) 18:45, 10 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Visto questo inserimento sfurttando questa policy (su cui non c'è consenso della comunità) vorrei ricordarvi di come la Fox, detentrice dei diritti sulle immagini dei simpsons, abbia richiesto un pagamento non da poco a un tale che aveva girato un documentario nel quale, sullo sfondo e per pochi secondi, si vedeva un televisore che trasmetteva i simpsons. Forse mi sfugge il discorso del consenso, come altre cose, ma mi pare che fare questo tipo di cose sia altamente rischioso in mancanza di casi precedenti. Mi farebbe piacere se wikipedia non diventasse il "caso precedente". --Sigfrido 02:04, 13 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Preciso che per la legge italina (giusto perché prima si è detto che per i cittadini itlaiani si applica quella, non la legge statunitense) i precedneti non hanno alcun valore legale. Proprio in cmapo di diritto d'autore (software copiato) aveva fatto notizia le due diverse interpretaizoni nel giro di pochi mesi di due giudici diversi su casi simili (per uno non pagare il prezzo d'acquisto ma non rivendere quel software era solo "risparmio" e "profitto", per l'altro era "lucro" e quindi punibile ai sensi della legge allora vigente).
Quindi anche in presenza di un precedente non ci sarebbe modo di sapere cosa deciderebbe un giudice italiano (maquesto ovviamente è un problema che non riguarda solo la legge sul diritto d'autore). --ChemicalBit 10:16, 14 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Stiamo scherzando? Questa immagine e TUTTE le altre inserite in questo modo vanno cancellate immediatamente. Inoltre va fermato subito il caricamento di altre immagini con questa policy. L'esistenza di Wikipedia è in gioco. --McGonnell (Scrivimi) 14:28, 13 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Per ora l'ho segnalata unverified e tolta dalla voce. Pochi giorni e la cancello, a meno di documentato parere contrario. Kal - El 15:02, 13 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Ho ampiamente, e spero definitivamente, chiarito all'utente che non può caricare come screenshot immagini che screenshot non sono e che non deve ASSOLUTAMENTE, caricare robaccia beccata in rete. Siccome ci si muove nel campo interpretativo che, seppur ben suffragato dalla lettera della legge, è sempre un campo interpretativo, chiederei a tutti la massima prudenza nel caricare screenshot, seguendo qualche piccola regola di base e di buon senso:
  1. Caricarli ove strettamente necessario;
  2. Caricarli in numero esiguo (mica c'è bisogno di fare 10 immagini per ogni quadro di un videogame.. per questo ci sono le riviste di settore)
  3. Caricare solo screenshot che abbiamo fatto noi perchè, in via analogica, si potrebbe accostare alla fotografia, lo screenshot, facendo nascere in cao a chi fa lo screenshot un diritto di copyright di 20 anni dalla data di realizzo o pubblicazione;
  4. Evitare, tassativamente, le immagini che girano in rete, non se ne conosce la provenienza, non si sa se siano state modificate o meno, non ne conosciamo complessivamente i rischi.

--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 15:14, 13 lug 2006 (CEST)[rispondi]

L'immagine è stata cancellata in quanto screenshot di tipo non compreso fra i casi di cui alla pagina [[1]]--Sn.txt 15:26, 13 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Rimozione loghi modifica

Visto che per gli screenshot siamo riusciti a risolvere le varie problematiche ed a rimuovere le immagine non utilizzabili, vi comunico che entro domani cominceremo la cancellazione di tutti i loghi non autorizzati...Senpai

cb La discussione prosegue nella pagina discussioni aiuto:copyright immagini.

– Il cambusiere --Twice25 (disc.) 21:25, 15 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Furia iconoclasta modifica

Ciao a tutti, chiedo scusa per il ritardo con il quale introduco il problema (Sempai mi dice che ci sono discussioni di mesi su questo argomento), ma ho appreso con stupore del sondaggio che avete realizzato in gennaio sul fair-use per le immagini e sono preoccupato sulle sue conseguenze "iconoclaste" per i loghi presenti in Wiki...Sinigagl

cb La discussione prosegue nella pagina discussioni aiuto:copyright immagini.

– Il cambusiere --Twice25 (disc.) 21:27, 15 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Mi associo! Rimozione assurda senza criterio modifica

Scusate ma oggi sono entrato alla voce AmigaOS e ho trovato le immagini sparite. Ho pensato ad un vandalismo ma la maggior parte degli screenshot era sparita da wikipedia. Poi ho scoperto questa discussione grazie ad un altro utente assai gentile.

Se avete tanta paura di Microsoft e di chi vi può fare causa, però questo non autorizza nessuno a cancellare immagini di cui era stato verificato il copyright e indicate le causali nella pagina delle note dell'upload.

Ricordo che non tutte le ditte che producono software o altro seguono una politica di copyright rigida come quella Microsoft che è assai restrittiva e mette paura a tutti coloro che vogliono pubblicare immagini Windows o Microsoft-generiche su internet.

Ci sono software house che lasciano liberi tutti i diritti sulle immagini proprio per farsi conoscere quanto più possibile. Vi sono casi di immagini di cronaca liberamente distribuibili, come ad esempio quelle prese dal famoso "blue sceen of death" durante la presentazione di Windows Media Center. Se prese da convenuti che erano ospiti alla presentazione pubblica e messe in rete, sono libere proprio perché rappresentano un fatto di cronaca (una presentazione al 'pubblico'). Invece quelle prese da fotografi professionisti o da perdonale giornalistico accreditato, appartengono ai soggetti in questione.

Poi se Microsoft rilascia delle immagini libere dei propri OS ad uso della stampa, allora sono QUELLE e non altre che Wikipedia può prendere ed inserire nelle proprie pagine senza pericoli di cause penali.

Microsoft o altre ditte di OS o di computer inoltre, non mi pare che abbiano mai detto nulla se qualcuno posta in rete immagini di tutorialche presentino screenshot catturati dai propri OS e dai propri programmi mentre girano, e salvate e pubblicate da singoli utenti esperti che spieghino ad altri utenti come risolvere i problemi. Questa attività di supporto di comunità fa comodo a Microsoft e ad altri (Apple, ecc.), perché appunto attività di aiuto di comunità ai propri utenti e, risolvendo problemi, incoraggia l'uso dei loro OS. Quindi si è creato un precedente NOTEVOLE, valido a tutti gli effetti in materia legale.

Aggiungo che se qualcuno scopre problemi in un OS e ne posta gli screenshot catturati, perché mostrano (o dimostrano) difetti pericolosi per tutti gli utenti, tecnicamente se ben ricordo non è perseguibile, perché sta compiendo un'opera di pubblica utilità.

Inoltre nessuno può bloccare le immagini di computer e degli OS che vi girano, se presenti a mostre di informatica, quali mostre di informatica aperte al pubblico e che non si riservano esplicitamente i diritti sugli oggetti esposti, quali vendite all'asta di privati, mostre di retrocomputing, raduni di appassionati, eccetera. Per fare un esempio inverso, invece, lo SMAU invece se ben ricordo questi diritti se li riserva. Quindi è possibile fare solo foto amatoriali se non si è accreditati come giornalisti.

Basterebbero solo questi due motivi appena descritti per mettere Wikipedia al riparo da qualsiasi azione legale e permettere il ripristino di tutte o della grande maggioranza delle immagini cancellate.

Inoltre, se questo non basta, ricordo che il fatto che si possa personalizzare il desktop in ogni aspetto, lascia l'utente libero di salvare e rendere pubblica qualsiasi immagine del desktop di un computer, in quanto l'utente è appunto lasciato libero di personalizzare il desktop AD UN PUNTO TALE che non è più riconoscibile come creazione autonoma e ORIGINALE della ditta madre, che quindi NON PUO'PIU'rivendicare nessun copyright, BADANDO però che il SOGGETTO dell'immagine di sfondo presente sul desktop non sia esso stesso materia di copyright, e che anche le icone di base siano state profondamente modificate.

Per questi motivi chiedo rispettosamente il ripristino delle immagini cancellate dagli archivi di wikipedia. --Raffaele Megabyte 09:19, 17 lug 2006 (CEST)[rispondi]

P.S. Ricordo a tutti che c'è una proposta di legge al Parlamento europeo che veramente porterebbe ad un inasprimento del Copyright e dei diritti d'autore. Se questa entrasse in vigore, dopo veramente non si potrebbe (ad esempio) pubblicare una foto della propria automobile perché l'immagine del modello di automobile sarebbe di proprietà ASSOLUTA ed ESCLUSIVA della ditta che ha prodotto il veicolo. o non si potrebbero più fare foto che so, di una nave, perché appartenente ad una data compagnia di bandiera. E' una legge assurda e limitativa delle libertà del cittadino. Vi chiedo dunque tutti di lottare affinché questa legge non passi.