Wikipedia:Consenso/Riforme istituzionali

PREMESSA: La proposta contenuta in questa pagina trae origine da quanto emerso dall’ennesimo caso di utenza dormiente che lavora sotto soglia per raggiungere gli edit necessari a influenzare una votazione. Come giustamente opposto da Fantasma all'obiezione che esso trattasi di caso limite, la comunità non è altresì in grado di quantificare, al di là di questi casi eclatanti, quale sia stato il danno finora arrecato da queste utenze, quindi è quantomeno azzardato parlare di casi limite. Emerge quindi l’inadeguatezza del sistema di conteggio numerico del consenso, sia nelle procedure di cancellazione delle voci, sia di scelta di admin, sia di applicazione di blocchi - ban, per due considerazioni fondamentali (tralasciando quella, a monte di tutto, che la votazione è un’eccezione, e la regola generale che governa qualsiasi capitolo linguistico di wikipedia è il CONSENSO, non la conta):

  1. La votazione è inutile;
  2. Qualora non sia inutile è dannosa.

Riguardo al punto 1. la considerazione è autoevidente: prendiamo il caso di un candidato admin con largo consenso: la votazione è di fatto inutile, analogo caso se il consenso non esiste; riguardo al punto 2, è dannosa perché va solo a inserire un fattore inutile di controversia quando il consenso si giochi sulla soglia (va contro alla regola di buon senso stabilire che, per esempio, 79/21 sia qualcosa di radicalmente diverso da 80/20, quando è dimostrato che una votazione è influenzabile da elettori fasulli); stesso discorso è applicabile per le voci. In aggiunta a ciò, la chiamata numerica prescinde dalle ragioni per cui si vota, cosa che va contro al principio che una decisione va presa per consenso e, quindi, per confronto delle ragioni, escluse quindi quelle cattive o pretestuose o financo incoerenti. Richiesto quindi di stendere una bozza di “riforma istituzionale”, passo qui a stendere un canovaccio sul quale la discussione è aperta, facendo presente che nello scrivere le presenti note non mi discosto sostanzialmente dallo spirito che anima la linea guida nella generalità del progetto (non limitandomi quindi al particolare del capitolo in italiano).

Nel far ciò mi rifaccio anche al positivo esempio che viene dalle nomination per la Vetrina che, ormai tornate da un anno a essere guidate dal consenso, stanno andando avanti senza traumi e hanno spostato la discussione dalla conta alla qualità della voce, e hanno messo fine alle “chiamate alle armi” che le votazioni numeriche, sottobanco o meno, portano come nefasto effetto collaterale.

Elezioni admin

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Fermi restando:

  1. i requisiti per divenire amministratore;
  2. le caratteristiche che un’utenza candidata per tale funzione dovrebbe avere;
  3. la modalità di candidatura,

la scelta avviene tramite discussione che ha una durata prefissata (di massima un paio di settimane, sufficienti a fare emergere un consenso più o meno definito).

[Come inciso da mettere tra parentesi, si ricorda qui che un’utenza con i privilegi di sysop, se pur dotata di facoltà aggiuntive rispetto a quelle di un’utenza semplice, non ha poteri superiori: un sysop non può fare sponte sua quanto un’utenza semplice non potrebbe. Per esempio non può cancellare una voce di sua iniziativa, anche se fosse favorevole alla sua cancellazione. Quindi si chiede coerenza nei criteri di scelta di un candidato: sostenere (lo si cita a titolo di esempio, ma vale per qualsiasi fattispecie dove la volontà dell’admin deve sottostare a quella che emerge dalla comunità tramite consenso) che si è contrari alla nomina di un candidato perché, alternativamente, tendenzialmente favorevole a mantenere oppure a eliminare voci proposte per la cancellazione, è una motivazione della quale molto probabilmente potrebbe non tenersi conto in fase di valutazione, in quanto si tratta di un aspetto ininfluente sull’eventuale futura attività di amministratore]

La discussione sulla scelta di un amministratore deve quindi svolgersi sulla capacità che un candidato avrà, una volta eventualmente assunta la carica, di rivestirla secondo buon senso e senza abusarne. Trattandosi comunque di una previsione, è necessario che chi ritiene che un candidato potrebbe usare male le sue facoltà estese lo specifichi, nel modo come detto più coerente possibile. Secondo una stima presente nelle linee guida di en.wiki, non legata a valori strettamente numerici né con pretesa di assolutezza, si assume che sotto una percentuale di circa il 20 per cento di pareri sfavorevoli (si ricorda qui che si parla di "pareri sfavorevoli correttamente motivati") si presume consenso alla nomina; sopra il 30 per cento è consigliabile soprassedere, oppure eventualmente, a cura di un burocrate, prolungare la discussione per verificare il consenso; tra il 20 e il 30 vi è una "zona grigia" nella quale uno o più burocrati possono decidere, sotto la loro responsabilità, di accordare o meno i privilegi di sysop.

La discussione di candidatura può essere chiusa o da un burocrate se giunge a esito, e financo da un utente (possibilmente che non abbia preso parte alla stessa), anche se non è terminata, qualora fosse chiaro che si tratta di candidatura inconsistente, pretestuosa o fatta in spregio alla nota regola di buon senso WP:OPINIONE (per esempio, candidare polemicamente un utente che non sia stato sanzionato dopo una segnalazione in Utenti problematici).

Le opinioni favorevoli o contrarie, come detto, devono essere argomentate, e sono appannaggio dei soli utenti registrati. Si può decidere se lasciar partecipare alla discussione o meno anche gli IP, anche se solo a livello di commento (quindi non conteggiando nel computo del consenso eventuale i loro interventi); anche gli utenti di nuova o nuovissima registrazione hanno la facoltà di partecipare alla discussione, ma questi devono aver ben chiaro che i loro pareri verranno guardati con occhio particolare, per ovvie ragioni: la scelta di un admin si basa innanzitutto sulla conoscenza del candidato, che si presume un utente nuovo non ha. Parimenti si chiede di non porre al candidato domande irrilevanti o non pertinenti: questi avrebbe buon diritto a non rispondervi e a non essere giudicato in base a tale rifiuto.

La scelta di un candidato non deve neppure essere un cahier de doléances nei confronti del candidato stesso: quindi evitare recriminazioni e rivendicazioni postume al limite del trolling, rilievi inutili e pretestuosi (Non mi ha salutato incrociandomi in talk 10 mesi fa), provocazioni e possibilmente critiche ai giudizi altrui, anche se si sospetta malafede in tali giudizi.

Proposte di cancellazione

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Fermi restando:

  1. l’auspicio di conoscere le policy e avere presente cosa è enciclopedico e cosa non è, e quindi di esprimere un parere a ragion veduta e non per motivi di simpatia-antipatia-affinità-avversione/comunanza ideologica con il soggetto;
  2. che si decide per la voce come allo stato è, non come potrebbe essere se: gli universi paralleli li lasciamo ai cultori di Lost;
  3. rispettare i pareri di tutti e non considerare né i conservazionisti degli accumulatori di immondizia sotto mentite spoglie né i cancellazionisti come dei violentatori del lavoro altrui (semmai, come norma generale di buon senso, sarebbe auspicabile che, conservazionisti o cancellazionisti, oltre a esprimere pareri in fase di eliminazione, si adoperassero ove possibile per migliorare le voci oggetto di richiesta di cancellazione);
  4. il divieto di pubblicizzare fuori dagli spazi “istituzionali” le proposte di cancellazione (chiamate selettive o di gruppo comunque rivolte a un certo ambito di utenti e non a tutta la comunità in generale),
  5. la possibilità di unire voci omologhe/analoghe in un’unica procedura per facilitare il processo e snellire le procedure (esempio: annate sportive di una squadra che a giudizio del proponente presentino le stesse ragioni per essere proposte per la cancellazione),

non esiste distinzione tra procedura semplificata e procedura ordinaria: se la proposta di cancellazione non raccoglie pareri contrari entro un dato termine (che può essere quello attuale di una settimana) la voce è cancellata; viceversa si apre la discussione (non “la votazione”): anche in questo caso buon senso vuole che, a sostegno sia della cancellazione che del mantenimento si apportino valide ragioni (evitare quindi analogie con: calciatori, personaggi del Pokemon, cantanti di Amici, autoproduttori di CD nello studio ricavato nel garage di casa, etc. etc.); per “valide ragioni”, al fine di evitare di inserire arbitrari concetti di valutazione, si intende ragioni che, all’atto pratico, abbiano un riscontro oggettivo. Sostenere per esempio che la voce su di un cantante debba essere mantenuta perché «ha avuto un notevole impatto culturale», richiede anche di specificare dove, come e in quale contesto detto cantante abbia avuto impatto: se non circostanziato e referenziato, da tale parere si può tranquillamente prescindere in fase di valutazione; parimenti evitare pareri lapidari come «secondo me è enciclopedico». Trasparenza vuole anche che chi esprime il suo parere dichiari se ha contribuito all’articolo e in che misura, e/o se ha interesse più o meno diretto all'argomento trattato dall'articolo.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo, tra le motivazioni generalmente (si sottolinea generalmente) ammesse per il giudizio di inidoneità figurano la non verificabilità (fonti assenti e, ove citate, di fatto irreperibili), ricerca originale (esempio, sviluppo di una tesi di laurea di tipo non compilativo e, quindi, slegata da fonti di prima o seconda mano), non rilevanza (portmanteau che comprende sia il giudizio di effettiva non rilevanza nel caso di fattispecie non biografiche, e anche quello di non notorietà nel caso di voci relative a persone); non sono generalmente (anche qui, si ribadisce generalmente) ammesse come ragioni di inidoneità il POV (una voce POV si corregge, il suo argomento e il suo contenuto possono essere rilevanti-enciclopedici), e i cosiddetti conflitti d'interessi: voce creata da un personaggio noto su sé stesso. È deprecato, d’accordo: ma in questo caso si fa presente all’estensore della voce che è più opportuno che a occuparsene sia un altro contributore, possibilmente senza alcun legame con la persona oggetto della voce. Ma questo non significa che l’articolo in sé sia oggetto di cancellazione.

Come raccomandazione generale, inoltre, si consiglia di non intervenire nella discussione se l'argomento della voce oggetto di proposta di cancellazione è sconosciuto, o comunque non è adeguatamente padroneggiato oltre una soglia minima di giudizio informato.

In caso che non emerga un chiaro consenso verso qualsivoglia soluzione, nel dubbio la voce verrà mantenuta. Qualora emerga un chiaro consenso alla cancellazione (non quantificabile: si valuta secondo buon senso e secondo la congruenza e la validità delle ragioni esposte) la voce verrà cancellata.