Wikipedia:Initiative for Open Citations
Initiative for Open Citations | |
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Abbreviazione | I4OC |
Scopo | rendere liberi da copyright i dati relativi alle citazioni di articoli scientifici |
Initiative for Open Citations è un progetto lanciato ad aprile 2017,[1][2][3][4][5][6] che si auto-descrive come:[7]
«un progetto collaborativo tra editori scientifici, ricercatori, e altri soggetti interessati a promuovere la liberalizzazione dei dati relativi alle citazioni di articoli scientifici
»
È destinato a facilitare una migliore analisi citazionale.
Metodologia modifica
Le citazioni sono immagazzinate in Crossref e sono rese disponibili attraverso la Crossref REST API. Esse sono rese anche disponibili dall'OpenCitations Corpus, un database che raccoglie dati citazionali da Crossref e altre fonti.[8]. Nel momento in cui entrano a far parte dell'Iniziativa, i dati devono essere considerati in pubblico dominio, e quindi usati con licenza CC0.
I benefici dichiarati di questo approccio sono
- reperibilità dei contenuti pubblicati
- la costruzione di nuovi servizi
- la creazione di un grafo citazionale pubblico che consenta di esplorare le connessioni tra i diversi campi del sapere.
Il lancio dell'iniziativa modifica
L'organizzazione è nata in risposta al paper sulle citazioni in Wikidata, Citations needed for the sum of all human knowledge: Wikidata as the missing link between scholarly publishing and linked open data, presentato da Dario Taraborelli, capo della ricerca alla Wikimedia Foundation, all'ottava conferenza sull'Open Access Scholarly Publishing, a settembre 2016. In quel momento, infatti, solo 1% degli articoli in Crossref aveva metadati citazionali liberamente disponibili. Il giormo del lancio dell'iniziativa, il 6 aprile 2017, questi erano già saliti al 40%, semplicemente a seguito della creazione dell'iniziativa.
I fondatori sono:[9]
- OpenCitations
- The Wikimedia Foundation
- PLOS
- eLife
- DataCite
- The Centre for Culture and Technology at Curtin University
Al momento del lancio, 64 organizzazioni, comprese la Wellcome Trust, la Bill And Melinda Gates Foundation e la Alfred P. Sloan Foundation, hanno sostenuto il progetto. 29 di queste organizzazioni sono editori che hanno scelto di condividere i propri metadati citazionali liberamente. Tra questi Springer Nature, Taylor & Francis, e Wiley. Un' importante eccezione è stata Elsevier, che contribuisce con il 30% dei metadati citazionali in Crossref. Il vice-presidente per le relazioni aziendali di Elsevier, Tom Reller, ha detto:
«Noi siamo consapevoli dell'importanza dell'iniziativa ma vogliamo capirne di più prima di prendere la decisione su una possibile partecipazione
»
Note modifica
- ^ DOI:10.1038/nature.2017.21800, https://oadoi.org/10.1038/nature.2017.21800.
- ^ New Large-Scale Initiative Aims To Increase Open Access To Scholarly Research - Intellectual Property Watch, su ip-watch.org.
- ^ How we know what we know: The Initiative for Open Citations (I4OC) helps unlock millions of connections between scholarly research – Wikimedia Blog, su blog.wikimedia.org.
- ^ Global Coalition Pushes for Unrestricted Sharing of Scholarly Citation Data - Creative Commons, su creativecommons.org.
- ^ DOI:10.1126/science.aal1012, https://oadoi.org/10.1126/science.aal1012.
- ^ wired.com, https://www.wired.com/2017/04/tearing-sciences-citation-paywall-one-link-time/ .
- ^ I4OC: Initiative for Open Citations, su i4oc.org.
- ^ I4OC: Initiative for Open Citations, su i4oc.org.
- ^ I4OC: Initiative for Open Citations - Press, su i4oc.org.
Collegamenti esterni modifica
- Initiative for Open Citations: i big data liberi delle citazioni scientifiche, su Unibo Magazine, 07/04/2017. URL consultato il 10/04/2017.