Wikipedia:Oracolo/Archivio/Aprile 2009 (4/4)

angolo solido modifica

Come si calcola fisicamente un angolo solido? --137.138.252.189 (msg) 14:53, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Con un goniometro solido? --CavalloRazzo (talk) 14:55, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Cosa intendi per angolo solido? Riferito a cosa? --Salvo da Palermo dimmelo qui 15:47, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Angolo solido#Misura dell'angolo solido
Per angoli solidi abbastanza piccoli, una superficie piana può anche essere una buona approssimazione, che prima però va almeno stimata e potresti anche far prima a determinare direttamente la superficie sferica.
-- Codicorumus  « msg 15:56, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]
nel senso che avrei una sorgente che emette a 4pigreco ,e dovrei ottenere una stima corretta il piu' possibile di quante particelle mi colpiscono una superficie posta a pochi cm da essa (quindi una parte degli elettroni emessi,e volevo stimarla moltiplicando attivita' per angolo solido diviso 4pigreco,ma non so se e' corretto e come misurare l'angolo solido:volume di cono?anche se la superficie e' quadrata?
Devi cercare di stimare l'area della proiezione della superficie quadrata su una sfera, visto che (pare) hai un raggio paragonabile all'apertura lineare della superficie quadrata. Matematicamente può anche essere laborioso. Ma, se vuoi un approccio fisico, basta che proietti, nelle stesse condizioni, un fascio luminoso su una sfera di materiale traslucido centrata sulla sorgente e misuri l'area illuminata: il peso di un ritaglio di foglio di densità abbastanza omogenea può essere un buon sistema. -- Codicorumus  « msg 16:24, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]
non ho ben capito.Comunque e' corretto fare tali stime per una sorgente radioattiva?e' il modo giusto per capire quante particelle ho sulla superficie piana in fronte ad essa?solo una parte emette,e' schermata a cilindro!
Spero tu non stia veramente manipolando una sostanza radioattiva!!!
Se sì, smetti e chiama il 118. IMMANTINENTERRIMAMENTE!!
-- Codicorumus  « msg 23:43, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Ma anche no. Primo bisogna vedere quanto è radioattiva e poi non è necessario chiamare il 118 se non è una emergenza... Jacopo (messaggi) 13:23, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Blackberry 7100g modifica

Mi aiutate a trovare un sito dal quale trovare il download del gps/navigatore satellitare? Ovviamente in italiano. --Salvo da Palermo dimmelo qui 15:31, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Intendi un programma alternativo al programma "maps" preinstallato sui BlackBerry? So che Vodafone te ne offre uno a pagamento... credo però che ne esistano anche di gratuiti. Comunque prova a fare una ricerca su Internet... questo sito sembra dedicato a questo argomento! Ovviamente, per quanto riguarda l'italiano, forse la scelta si ridurrà... ciao! --Gig (Interfacciami) 14:48, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Recipienti sotto pressione modifica

In un recipiente sotto pressione, tipo una bombola di gas, una bomboletta spray o un piccolo fusto di birra, qual'è il principio per il quale fuoriesce il gas o il liquido? Per fare in modo che il gas o il liquido fuoriescano dai suddetti recipienti è necessario che entri l'aria o no? Quando fuoriescono il gas o il liquido, nello stesso istante, entra l'aria o no? Un saluto a tutti. Grazie per le risposte. --Macciolo (msg) 16:27, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Il principio fisico è che tutte le molecole del gas contenute nel recipiente si muovono continuamente, urtando le pareti (e urtandosi fra loro). Se nella parete c'è un buco, una molecola che ci va a finire contro invece di rimbalzare nell'interno del recipiente esce fuori. Se fuori non ci fosse alcun gas, allora poco a poco il recipiente si svuoterebbe. Siccome però il recipiente è a sua volta immerso nell'aria, le molecole d'aria possono a loro volta passare dal buco ed entrare nel recipiente. Se trascuri gli urti fra molecole, i due flussi (gas verso l'esterno e aria verso l'interno) sono indipendenti fra loro. Questo se si tratta di gas. Se nel recipiente (e/o all'esterno del recipiente) c'è un liquido invece di un gas, allora la faccenda è un po' diversa (e più complicata da descrivere). Se si tratta di birra, non solo nel recipiente c'è sia gas che liquido, ma bisogna anche vedere chi c'è all'esterno del recipiente (quanta sete ha, in particolare). --Guido (msg) 16:49, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Rispondo con altre parole, sperando di semplificare la cosa: il fatto che un gas o un liquido (che poi come dice esattamente Guido è in realtà gas miscelato a liquido) esce da un recipiente sotto pressione è giustificato dal fatto che il gas o la miscela gas-liquido è stata inserita all'interno del recipiente con una determinata pressione (che in parole povere corrisponde a quanto "strette" sono le molecole tra loro). All'apertura del recipiente, mentre il recipiente "si svuota" diminuisce la pressione al suo interno, finché non raggiunge una pressione pari a quella atmosferica. E' da questo istante in poi che l'aria può entrare nel recipiente attraverso il foro del recipiente, mentre finché la pressione all'interno del recipiente è maggiore di quella atmosferica dal recipiente esce gas (o la miscela liquido-gas) ma non entra nulla. --Aushulz (msg) 18:42, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]

radioattivita' modifica

Come converto un picco fotoelettrico di un materiale radioattivo nel silicio (in keV) nel corrispettivo valore di carica (in elettroni,cioe' per valori di carica elementare)? --137.138.252.189 (msg) 17:46, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Come detto più sopra Wikipedia non è la macchina dei compiti. Se ti serve per lavoro dovresti saperlo. Se ti serve per studio è d'uopo che tu lo risolva da te. Jacopo (messaggi) 20:59, 24 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Temo serva per ricerca, invece... :| spero si tratti di un qualche stagista o, meglio, di qualche burlone: se dal CERN chiedono qui per condurre gli esperimenti... siamo messi malino :S --Pap3rinik (msg) 00:43, 25 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Provo a dire la mia, ma premetto che non ne so molto, per cui posso sbagliarmi molto probabilmente. Alla voce Carica elettrica si legge: "L'elettrone è una particella subatomica che possiede una carica elettrica negativa di qe = 1,6 · 10^−19 C". Inoltre alla voce Elettronvolt si legge "Un elettronvolt (simbolo eV) è l'energia acquistata da un elettrone libero quando passa attraverso una differenza di potenziale elettrico di 1 volt." Abbiamo: energia totale (elettronVolt)= ddp (Volt) x numero di elettroni (ovvero carica totale, in Coulomb). Per cui penso che il valore della carica possa essere ricavato dividendo il valore in KeV del picco fotoelettrico per la differenza di potenziale applicata (in Volt, che hai omesso): questo valore dovrebbe essere il numero di elettroni che equivalgono alla carica in esame, cioè il valore che stai cercando. Inoltre moltiplicando il valore trovato per il valore della carica di un singolo elettrone (cioè 1,6·10^−19 C) dovresti trovare il valore della carica in Coulomb. Il ragionamento l'ho svolto in maniera intuitiva, quindi può essere impreciso, semplificato o addirittura errato: a te spetta il compito di verificarlo, magari confrontandoti con qualche collega o con un buon libro di testo. Un appunto: non so come funziona lo strumento che ti fornisce il picco fotoelettrico, ma se per "picco fotoelettrico intendi il valore massimo del picco, allora penso che bisognerebbe ragionare in termini di area del picco e non del solo valore massimo, se invece per picco fotoelettrico si intende l'energia associata a tutto il picco, allora non ci dovrebbe essere bisogno di ulteriori calcoli. --Aushulz (msg) 02:06, 25 apr 2009 (CEST)[rispondi]
(conflittato) Chissà, magari serve per il prossimo Natale... Certo però che di questo passo dovremmo mettere nelle avvertenze a inizio pagina un ulteriore disclaimer del tipo "la risposta dell'Oracolo potrebbe essere basata su un ragionamento intuitivo, e potrebbe anche essere sbagliata: a te verificarlo prima di attaccare la corrente..." --Guido (msg) 11:17, 25 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Caro anonimo il problema è impostato senza tutte le variabili, nel senso che tu chiedi come un picco di energia (keV) possa essere correlato ad una carica (numero di elettroni, in Coulomb) senza specificare il campo elettrico in cui esiste questo picco. In altri termini: un carica genera/assorbe energia quando si muove in un campo elettrico, energia dipendente del potenziale elettrico del campo stesso (Volt). - --Klaudio (parla) 10:55, 25 apr 2009 (CEST)[rispondi]
@Guido: mi dispiace, ma non posso azzardarmi a dare una soluzione ad un problema che non conosco del tutto. Ma a volte una semplice considerazione può servire a sciogliere un dubbio, per questo ho provato a fare un ragionamento partendo da quel poco che ho studiato sui libri di fisica. --Aushulz (msg) 02:43, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Vasectomia modifica

An Italian recently told me, that vasectomia would not be legal in Italy. Is that really true? --Berlin-Jurist (msg) 09:19, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

According to a very, very fast research on the net, vasectomia is not legal in Italy, like tubal ligation, if performed intentionally, since article 5 of the Codice Civile forbids to make use of one's own body if this action "causes a permanent decrease of the integrity of the body" (probably done to avoid self-mutilation, and things like that); however, it can be performed for a serious reason: for example if the operation is performed to avoid other health problems (in the case of tubal ligation, if a pregnancy may be dangerous to the woman). --Austro sgridami o elogiami 13:53, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Credo che l'inglese "dispose of" non voglia dire "disporre di" ma piuttosto "eliminare". Non so bene come si traduca, forse qualcosa come "make use of", ma non sono sicuro. Forse qualcuno che sa meglio l'inglese può correggere il testo? --Vermondo (msg) 14:16, 2 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Ups! Giusto :P --Austro sgridami o elogiami 21:18, 2 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Recipienti in pressione modifica

In riferimento alla domanda dell’utente Macciolo del 24/04/2009 vorrei precisare: un gas contenuto in un recipiente sotto pressione si trova parte in fase liquida e parte in fase gas, se questo ha una temperatura critica superiore alla temperatura ambiente, come p. es. butano, propano, ecc. Facendo l’esempio di una bomboletta spray tenuta in posizione verticale, la fase liquida occupa ovviamente la parte inferiore (in genere meno della metà), mentre la fase gas occupa la parte superiore. Se in queste condizioni, senza muovere la bomboletta, apro la valvola superiore, fuoriesce liquido e gas solo perché la valvola ha un tubicino di plastica (tubo pescante) che arriva sul fondo della bomboletta. Senza questo tubo pescante uscirebbe solo la fase gas (e non “gas miscelato a liquido”) per il semplice fatto che il gas contenuto nella bomboletta ha una pressione maggiore di quella dell’ambiente. Questa fuoriuscita di gas provoca una diminuzione di pressione all’interno della bomboletta per cui la fase gas evapora gradualmente fino ad esaurirsi. La bomboletta si raffredda (calore latente di evaporazione) e, se si tratta di una bombola grossa, si può depositare su di essa uno strato di brina per brinamento (passaggio diretto da gas –umidità atmosferica- a solido –brina-). Durante tutta questa fase di fuoriuscita non può ovviamente entrare alcuna molecola d’aria. Se invece si tratta di una bombola riempita di solo liquido in pressione, non potrà che uscire solo liquido, per la solita ragione che la pressione interna è maggiore di quella esterna (ambiente). Nei due casi la fuoriuscita cesserà quando le pressioni si saranno livellate e solo allora potrà entrare qualcosa nella bomboletta. Non so come funziona il “piccolo fusto di birra”: quella mi accontento di berla. --79.44.130.6 (msg) 10:44, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Non capisco perché la stiate facendo tanto lunga: l'utente in questione si chiede semplicemente se affinché un fluido contenuto in un recipiente esca dal recipente attraverso un foro, è necessario che contemporaneamente entri aria nel recipiente. Mi pare evidente il tipo di esperienza che lui ha in mente. Ora, la risposta è no: non è necessario, in generale. In una serie di casi specifici, se uno non fa entrare aria non esce il fluido: ma non per un principio fisico fondamentale (tipo horror vacui, come si credeva secoli fa) bensì per ragioni diverse caso per caso. In particolare, nel caso di un gas chiuso in una bombola, il fatto che il gas all'interno esca fuori non c'entra nulla con la differenza di pressione fra esterno e interno: se si fa un buco nel recipiente (o si toglie il tappo), il gas si spande all'esterno e l'aria entra all'interno, anche se non c'è alcuna differenza di pressione (a meno che invece del buco ci sia una valvola che si apre solo quando la differenza di pressione raggiunge un certo valore). Ovviamente, quanto più grande è la pressione interna, tanto più velocemente esce il gas. Le bombolette a pressione, invece, servono a spruzzare un liquido utilizzando la differenza di pressione fra un gas all'interno e l'aria esterna, per spingere fuori il liquido attraverso l'ugello: ma è un'altra storia. Insomma, se Macciolo ci dice che situazione ha in mente lui possiamo anche entrare nel dettaglio, altrimenti di casi se ne potrebbero immaginare tantissimi, buoni probabilmente solo a confondere le idee. --Guido (msg) 11:52, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
L’utente Guido scrive

“…..se si fa un buco (scriverei un foro di piccolo diametro) nel recipiente, il gas si spande (direi si espande –è la cera che si spande sul pavimento, secondo il De Mauro) e l'aria entra all'interno, anche se non c'è alcuna differenza di pressione (c’è invece un differenza di pressione che diminuisce man mano che la bombola si svuota attraverso il foro, e in questo periodo nulla può entrare nella bombola)”. Non è chiaro inoltre come possa aprirsi quella ipotetica valvola se non c’è un “buco” nella bombola e quindi nessuna variazione di pressione. Certamente l’utente Guido ha scritto questo intervento in maniera un po’ affrettata; personalmente non mi preoccuperei di “confondere le idee”( l’ horror vacui penso possa servire a questo), ma solo di non scrivere cose poco chiare e inesatte. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.31.132.96 (discussioni · contributi) 26 apr 2009, 13:46 (CEST).

Mi pare che le risposte date siano più che sufficienti come risposta alla domanda iniziale. Se poi non sono chiare, sta all'utente che ha posto la domanda dirlo. Se avete voglia di continuare a parlarne, si può creare una voce apposita (ad esempio Efflusso da recipienti o Efflusso di fluidi da recipienti o Efflusso di gas da recipienti in pressione), oppure si può creare una sezione all'interno della voce Recipiente in pressione. Inoltre molti aspetti potrebbero essere affrontati alla voce Foronomia (in particolare nel caso specifico di efflusso di liquidi). --Aushulz (msg) 15:28, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Concordo con Aushulz che di tutto questo se ne possa parlare più diffusamente altrove, se si vuole. Invito solo 79.31.132.96 a fare il seguente esperimento: prenda un contenitore sigillato contenente un gas a suo piacimento, a pressione atmosferica, poi tolga il tappo (o pratichi un "foro di piccolo diametro", a beneficio del De Mauro) e veda se il gas si diffonde all'esterno e l'aria all'interno, oppure no. Quindi, chiarito che non è affatto la differenza di pressione che provoca la fuoriuscita del gas (questa è la confusione di idee a cui alludevo), si può passare a discutere di come il flusso totale (somma algebrica fra il flusso entrante e il flusso uscente) dipenda dalla differenza di pressione. --Guido (msg) 16:43, 26 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Evidentemente non ci siamo capiti: ho sempre inteso parlare di un contenitore con gas in pressione, mentre nell’esperimento suggeritomi, il cui esito è ovvio, nel contenitore c’è gas a pressione atmosferica. Concordo comunque nel terminare qui la discussione e, nella speranza che sia servita a qualcosa, ringrazio tutti gli intervenuti.

Paratie delle navi modifica

Dove trovo nella WP in lingua italiana info sulle paratie delle (grandi) navi? "Paratia" non risulta proprio, "scafo" non ne parla... Grazie! --BerlinerSchule (msg) 12:59, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Ho inserito "paratia" in Progetto:Nautica/Voci da scrivere, sperando che qualcuno scriva la voce. --Aushulz (msg) 13:21, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Grazie. Quindi mi confermi che manca proprio... BerlinerSchule (msg) 12:13, 28 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Aiuto PC modifica

Salve, da qualche tempo il mio pc (DELL 4700) non mi legge più nessun tipo di disco, come mai? forse ho disinstallato qualcosa che non andava disinstallato??

Inoltre volevo sapere con quale tipo di programma è possibile aprire Ubuntu? Grazie.

Niente, grazie ma ho risolto, come non detto.--93.34.180.94 (msg) 19:17, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]

--93.34.187.68 (msg) 18:44, 27 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Come faccio a modificare un testo modifica

Scusate il disturbo, come faccio a modificare un testo di Wikipedia in cui ci sono errori grammaticali? Vi ringrazio --Sery4ever (msg) 17:20, 28 apr 2009 (CEST) --Sery4ever (msg) 17:20, 28 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Nello stesso identico modo con cui hai scritto il tuo messaggio cioè cliccando su "modifica" e poi "Visualizza anteprima" oppure "Mostra cambiamenti", quindi "Salva la pagina". --Pracchia 78 (scrivi qui) 22:20, 28 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Vedere anche Aiuto:Modifica. --Gig (Interfacciami) 08:44, 29 apr 2009 (CEST)[rispondi]