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Per xerosi (dal greco xērós-, secchezza) si intende la mancanza di umidità dei tessuti umani. Senza aggettivazioni normalmente ci si riferisce alla xerosi cutanea, anche se potrebbe riferirsi alla secchezza delle mucose nasali o orali. Il termine quindi normalmente indica il quadro clinico associato alla disidratazione cutanea, cioè alla pelle secca non congenita o associata a patologie sistemiche .[1]

Xerosi
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM264.0, 264.3, 372.53 e 706.8
ICD-10L85.3
MedlinePlus000835
Sinonimi
Xerosi cutanea

Nel caso di secchezza oculare si utilizza il termine xeroftalmia.

Epidemiologia modifica

In quanto disequilibrio della funzione barriera della cute, la xerosi si manifesta quasi sempre negli anziani (oltre 60 anni) come segno dell'invecchiamento cutaneo. Piccole variazioni della tipica idratazione e composizione lipidica dello strato corneo possono dipendere dall'etnia. A parità di fascia di età la prevalenza è maggiore nelle donne post-menopausa e in chi soffre di dermatite atopica.[2][3][4]

Eziopatogenesi modifica

Può essere causata dalla combinazione di molti fattori, come fattori scatenanti ambientali, background genetico, età e malattie concomitanti. Le concause sono molteplici, fra cui la carenza della vitamina A, l'ittiosi, contatto eccessivo con l'acqua, il diabete, l'esposizione all'aria secca, ipotiroidismo, malattia renale cronica, malnutrizione e perdita di peso, dermatite subclinica, trattamento con alcuni farmaci come retinoidi orali , diuretici e inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico.

Tra le principali cause di secchezza cutanea ci sono una fisiologica alterazione del film idro-lipidico superficiale con conseguente incremento della TEWL e un'alterazione della fisiologica desquamazione cutanea e della differenziazione dei cheratinociti. Alla xerosi può essere associata: una riduzione complessiva dei lipidi nello strato corneo, un rapporto tra ceramidi, colesterolo e acidi grassi liberi spesso alterato, una ridotta proliferazione dei cheratinociti, una diminuzione delle cheratine K1, K10 e un aumento di quelle K5, K14, un aumento nell'espressione della involucrina.

Clinica modifica

Sintomatologia modifica

Si manifesta con sottili rughe e fessure della pelle, ruvida, che a volte si desquama e prurito. Il prurito può portare a escoriazioni e rischio di infezioni della pelle. Tipicamente colpisce persone di mezza età o anziani alle gambe, mani e piedi.[5] Quando si manifesta nella prima infanzia è quasi sempre segno di una ittiosi familiare.

Diagnosi strumentale modifica

La percezione del livello/gravità della xerosi è fortemente influenzata da fattori soggettivi e sociali. La dermatoscopia può essere largamente applicata nell’osservazione della xerosi per individuare presenza dimensioni e quantità delle squame e fessurazioni. Altre misurazioni strumentali utili per la caratterizzazione della xerosi sono la misura dell'idratazione con spettroscopia Raman, la misura dell'elasticità e ruvidità della pelle, la squamometria,[6]

Terapia modifica

La terapia cura i sintomi attraverso il miglioramento dell'idratazione cutanea e uso di cosmetici o speciali pomate formulate con sostanze emollienti quali la glicerina e la lanolina. Se la causa è da imputarsi ad un lavaggio del corpo eccessivo basta ridurne l'aggressività per ritornare alla condizione fisiologica di partenza. È importante anche utilizzare acqua tiepida, non eccessivamente calda, e non indossare indumenti ruvidi.

Note modifica

  1. ^ Anneke Andriessen, Prevention, recognition and treatment of dry skin conditions, in British Journal of Nursing, vol. 22, n. 1, 9 gennaio 2013, pp. 26–30, DOI:10.12968/bjon.2013.22.1.26. URL consultato il 3 novembre 2019.
  2. ^ Selma Mekić, Leonie C. Jacobs e David A. Gunn, Prevalence and determinants for xerosis cutis in the middle-aged and elderly population: A cross-sectional study, in Journal of the American Academy of Dermatology, vol. 81, n. 4, 2019-10, pp. 963–969.e2, DOI:10.1016/j.jaad.2018.12.038. URL consultato il 3 novembre 2019.
  3. ^ (EN) Dry skin | DermNet NZ, su www.dermnetnz.org. URL consultato il 3 novembre 2019.
  4. ^ C. Paul, S. Maumus-Robert e J. Mazereeuw-Hautier, Prevalence and risk factors for xerosis in the elderly: a cross-sectional epidemiological study in primary care, in Dermatology (Basel, Switzerland), vol. 223, n. 3, 2011, pp. 260–265, DOI:10.1159/000334631. URL consultato il 3 novembre 2019.
  5. ^ (EN) Robert A. Norman, Xerosis and pruritus in the elderly: recognition and management, in Dermatologic Therapy, vol. 16, n. 3, 2003, pp. 254–259, DOI:10.1046/j.1529-8019.2003.01635.x. URL consultato il 3 novembre 2019.
  6. ^ Wilhelm, Klaus-Peter., Dry skin (Xerosis):climical scoring and instrumental characterization, in Bioengineering of the skin : skin imaging and analysis, Informa Healthcare, 2007, pp. 275-286, ISBN 9781420005516, OCLC 99997125. URL consultato il 3 novembre 2019.

Bibliografia modifica

  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

Voci correlate modifica

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