Xylotrechus stebbingi

specie di coleottero

Xylotrechus stebbingi Gahan, 1906 è un insetto dell'ordine dei coleotteri e della famiglia dei cerambicidi[1][2][3].

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Xylotrechus stebbingi
Esemplare fotografato a Piazzo (Segonzano, Trentino-Alto Adige, Italia)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Sottordine Polyphaga
Infraordine Cucujiformia
Superfamiglia Cerambycoidea
Famiglia Cerambycidae
Sottofamiglia Cerambycinae
Tribù Clytini
Genere Xylotrechus
Specie X. stebbingi
Nomenclatura binomiale
Xylotrechus stebbingi
Gahan, 1906

Descrizione modifica

 
Esemplare fotografato a Faris (Faris, Peloponneso, Grecia)

È una specie xilofaga estremamente polifaga, che si nutre dell'alburno di molte specie di latifoglie, in particolare il gelso ma anche salice, fico, bagolaro e robinia; sembra attaccare più frequentemente il legno morto e secco, e di conseguenza spesso matura e sfarfalla nelle legnaie, dove si accumula la legna da ardere[2][4].

Distribuzione modifica

La specie è originaria del Bashahr (India settentrionale) e del Tibet[2][4]. È stata introdotta anche nel paleartico occidentale, dove ha carattere di specie invasiva: la sua prima apparizione nel Vecchio Continente è a Novara, dove è stata rinvenuta nel 1982 (ma la segnalazione ufficiale è avvenuta solo nel 1990, dopo il rinvenimento, nel 1988, di diversi esemplari a Sondrio[4]); si è adattata bene all'ambiente mediterraneo e, al 2007, è attestata in Italia centrale e settentrionale, Sardegna, Slovenia, Svizzera, Francia, Germania, Grecia continentale, Creta, Turchia, Libano, Israele e Tunisia[2][3][5].

Note modifica

  1. ^ (EN) Xylotrechus stebbingi Gahan, 1906, su Fauna Europaea. URL consultato l'11 luglio 2017.
  2. ^ a b c d Xylotrechus stebbingi, su Museo di Storia Naturale di Venezia. URL consultato l'11 luglio 2017.
  3. ^ a b (EN) Xylotrechus stebbingi Gahan, 1906, su Catalogue of Life. URL consultato l'11 luglio 2017.
  4. ^ a b c Paride Dioli e Cristina Viganò, Presenza in Valtellina di un cerambice nuovo per la fauna italiana: Xylotrechus stebbingi Gahan 1906. (Insecta, Coleoptera, Cerambycidae). (PDF), in Il Naturalita Valtellinese, 7 febbraio 1990. URL consultato l'11 luglio 2017.
  5. ^ (EN) Francesco Vitali, XYLOTRECHUS SMEI (CASTELNAU & GORY, 1841): ITS PRESENCE IN WESTERN PALAEARCTIC REGION AND DESCRIPTION OF THE PUPA (PDF), in Annali del Museo Civico di Storia Naturale "G. Doria"., 30 novembre 2004. URL consultato l'11 luglio 2017.

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