Utente:Grasso Luigi/sandbox4/Azione di gruppo

In algebra, un'azione di gruppo è una mappa che consente di mettere in relazione gli elementi di un gruppo con quelli di un altro insieme. È così possibile ottenere una corrispondenza tra le proprietà del gruppo e quelle dell'insieme (che può, a seconda dei casi, essere dotato di altre strutture, per esempio strutture algebriche).

Definizione

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Siano G un gruppo ed A un insieme. Si dice azione di gruppo a sinistra sull'insieme A (ovvero un G-insieme) una funzione:

 
 

dove   è definita in modo tale da verificare le due seguenti condizioni:

  •  
  •  [1]

Quest'ultima proprietà non va confusa con quella associativa che è definita solo per elementi di uno stesso insieme, mentre g, h e a appartengono a insiemi diversi. In modo simile si dice azione di gruppo a destra sull'insieme A (ovvero un G-insieme) una funzione:

 
 

con i due assiomi analoghi a quelli di prima[2].

In letteratura, data una G-azione su un insieme A, si dice anche che il gruppo G agisce su A o che A è un G-insieme.[3][4]

Orbite e stabilizzatori

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Data la relazione di equivalenza   su  

 

le classi di equivalenza così definite si dicono orbite. Le orbite formano una partizione di  . L'orbita contenente l'elemento   è data da

 

che si può indicare con più notazioni con Ox usata di frequente, ed è un sottoinsieme di X ma non un sottogruppo.

Nel caso di un'azione di coniugio, le orbite prendono il nome di classi di coniugio.

Sistemi dinamici
  Lo stesso argomento in dettaglio: Orbita (matematica).

Nell'analisi dei sistemi dinamici, l'evoluzione di un sistema dinamico viene formalizzata da un omomorfismo di gruppo   che induce un'azione continua di un gruppo topologico G su un'algebra localmente convessa A. In tal caso le orbite sono le traiettorie compiute dal sistema nello spazio delle fasi.

Stabilizzatore

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Dato un punto   in  , si definisce stabilizzatore di   il sottogruppo di   formato dagli elementi che fissano  :

 

Lo stabilizzatore si dimostra che è un sottogruppo di G.

Vedremo che per un gruppo finito, l'orbita   di un elemento   conta tanti elementi quanti l'indice dello stabilizzatore   in  . Infatti una biiezione esplicita fra le classi laterali dello stabilizzatore

 

e l'orbita   è data da:

 
 

Proprietà

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Se con  [5] indichiamo il numero di orbite distinte, allora possiamo definire l'insieme degli elementi rappresentativi delle singole classi come:

 

dal teorema di Lagrange si ha per i coset dei sottogruppi stabilizzatori fissato un xi (i=1,...,nO)

 

e dal teorema orbita-stabilizzatore

 

queste due relazioni danno per gli elementi rappresentativi

 

Un'altra proprietà dipende dalla partizione dell'insieme X, ottenendo:

 

Teorema orbita-stabilizzatore e lemma di Burnside

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Le orbite e gli stabilizzatori sono strettamente correlati. Fissiamo un elemento x in X, e consideriamo la trasformazione o azione sinistra del gruppo G sull'insieme X

  definita dalla  

Per definizione l'immagine   di questa trasformazione è l'insieme orbita   La condizione per due elementi avere la stessa immagine è

 

Cioè,   se e solo se   ed   stanno nello stesso coset del sottogruppo stabilizzatore   Pertanto, la fiber   di f su qualsiasi y in G ·X è contenuto in un tale coset, e ogni tale coset si presenta anche come una fibra. Quindi f induce una biiezione tra l'insieme dei coset dello stabilizzatore   e l'orbita  :

 
 .[6]

Questo risultato è noto come il teorema orbita-stabilizzatore. Se G è finito allora tale teorema, unito a quello di Lagrange, abbiamo già visto in precedenza che ci dà

 

In altre parole, la lunghezza dell'orbita per l'ordine del suo stabilizzatore ci dà l'ordine del gruppo. In particolare ciò implica che la lunghezza dell'orbita è un divisore dell'ordine del gruppo.

Esempio: Sia G un gruppo di ordine p (numero primo) che agisce sull'insieme   con k elementi. Poiché ogni orbita ha 1 elemento o p, ci sono almeno   orbite di lunghezza 1 che sono elementi invarianti G. Questo risultato è particolarmente utile poiché può essere utilizzato per contare gli argomenti (tipicamente in situazioni in cui anche X è finito).
 
Grafo cubico con i vertici etichettati
Esempio: We can use the orbit-stabilizer theorem to count the automorphisms of a graph. Consider the cubical graph as pictured, and let G denote its automorphism group. Then G acts on the set of vertices {1, 2, ..., 8}, and this action is transitive as can be seen by composing rotations about the center of the cube.
Thus, by the orbit-stabilizer theorem,   Applying the theorem now to the stabilizer   we can obtain   Any element of G that fixes 1 must send 2 to either 2, 4, or 5. As an example of such automorphisms consider the rotation around the diagonal axis through 1 and 7 by   which permutes 2,4,5 and 3,6,8, and fixes 1 and 7. Thus,   Applying the theorem a third time gives   Any element of G that fixes 1 and 2 must send 3 to either 3 or 6. Reflecting the cube at the plane through 1,2,7 and 8 is such an automorphism sending 3 to 6, thus  . One also sees that   consists only of the identity automorphism, as any element of G fixing 1, 2 and 3 must also fix all other vertices, since they are determined by their adjacency to 1, 2 and 3. Combining the preceding calculations, we can now obtain  
Numero di orbite

Un risultato strettamente correlato al teorema orbita-stabilizzatore è il lemma di Burnside:

 

dove Xg è l'insieme dei punti fissati da g. Questo risultato è utile principalmente quando G e X sono finiti, e può essere interpretato come segue: il numero di orbite è pari al numero medio di punti fissati per elemento del gruppo.

Fissando un gruppo G, l'insieme delle differenze formali degli insiemi G finiti forma un anello chiamato anello di Burnside di G, dove l'operazione + corrisponde all'unione disgiunta, e l'altra operazione · indica il prodotto cartesiano.

Se il gruppo finito   agisce sull'insieme finito  , per il lemma di Burnside (dovuto a Frobenius) il numero di orbite di tale azione è pari a:

 

dove

 

è l'insieme degli elementi di   che sono lasciati fissi dall'elemento   di  .

Definizioni ulteriori

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Un'azione è fedele se ogni elemento di   sposta almeno un punto di  :

 

Un'azione è libera se gli stabilizzatori sono tutti banali:

 

Un'azione è transitiva se esiste un'unica orbita:

 

Un'azione è semplicemente transitiva se:

 

Un punto fisso è un elemento   in   che è lasciato invariato da tutti gli elementi di  , ovvero la sua orbita si riduce al solo elemento  :

 

Si hanno analoghe definizioni per le azioni destre. Inoltre, si noti che ogni azione libera è fedele e un'azione è semplicemente transitiva se e solo se è libera e transitiva.

Azioni e permutazioni

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Se   è un'azione del gruppo   sull'insieme non vuoto   allora per ogni   la funzione   è una permutazione di  , in effetti l'insieme   costituisce un sottogruppo del gruppo simmetrico di  . In particolare   è isomorfo a   se e solo se l'azione è fedele.

  • Ogni gruppo agisce su se stesso, tramite traslazione:
 
 
  • Sia   uno spazio vettoriale di dimensione finita  . Si consideri il gruppo delle funzioni lineari invertibili  . Allora
 
 

è un'azione di   su  

Azioni su spazi topologici

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Supponiamo ora che   sia uno spazio topologico. Sia   lo spazio delle orbite dotato della topologia quoziente e sia   la proiezione naturale

 

Per definizione di topologia quoziente la mappa   è una funzione continua.

Azioni e rivestimenti

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Un caso molto studiato in topologia è quello in cui la mappa   è un rivestimento. Affinché questo accada, sono necessarie alcune ipotesi sull'azione.

L'azione è detta propriamente discontinua se per ogni coppia di sottoinsiemi compatti   e   di   l'intersezione

 

è non vuota solo per un numero finito di elementi   del gruppo  .

Se   è uno spazio di Hausdorff localmente compatto, le condizioni seguenti sono equivalenti.

  •   agisce in modo libero e propriamente discontinuo.
  •   è di Hausdorff e ogni   in   ha un intorno aperto   tale che
 

per ogni   in  .

  •   è di Hausdorff e la proiezione   è un rivestimento.

Il gruppo   agisce sulla sfera  : si associa all'elemento "1" la mappa antipodale. L'azione è libera e propriamente discontinua. Lo spazio quoziente è lo spazio proiettivo reale  .

  1. ^ Bosch, S., p. 218.
  2. ^ Manetti, M., pp. 217-219.
  3. ^ Sernesi, E., p. 81.
  4. ^ Kosniowski, C.,  p. 39.
  5. ^ Rotman, J., 3. Symmetric Groups and G-Sets
  6. ^ M. Artin, Algebra, Proposition 6.4 on p. 179

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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