A901/902 è un superammasso di galassie situato in direzione della costellazione del Sestante alla distanza di circa 2 miliardi di anni luce dalla Terra[1]. È stato studiato dal satellite ROSAT nel 1990 per la sua forte emissione di raggi X, e con i telescopi XMM-Newton e Hubble che hanno documentato la distribuzione della materia oscura[1][2].

A901/902
Superammasso di galassie
Il Superammasso A901/902, le sue 4 componenti e la distribuzione della materia oscura (Telescopio spaziale Hubble).
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneSestante
Ascensione retta09h 56m 00.0s
Declinazione-10° 00′ 00″
Distanza2,013 miliardi di a.l.  
Redshiftz = 0,16
Velocità radiale44.171 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoSuperammasso di galassie
Altre designazioni
ACO 901-902 Supercluster, RXC J0956.5-1004
Mappa di localizzazione
A901/902
Categoria di superammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 09h 56m 00s, -10° 00′ 00″

A901/902 nella banda ottica (ESO)

È formato da 4 ammassi di galassie: Abell 901 (suddiviso in due sottostrutture Abell 901a e Abell 901b), Abell 902 e SW Group[2].

Si estende per una lunghezza di 3 Megaparsec[3]. La massa complessiva è > di circa 7 x 1014 M[3].

Ammassi di galassie nel Superammasso A901/A902
Nome ammasso R.A. Dec. Redshift (z) Membri dell'ammasso
901 (*) 09h 56m 09.0s -09° 56′ 18″ 0,16 -
901a 09h 56m 26.4s -09° 57′ 22″ 0,16 31
901b 09h 55m 57.4s -09° 56′ 03″ 0,16 30
902 09h 56m 27.6s -10° 10′ 17″ 0,16 21
SW Group 09h 55m 38.4s -10° 10′ 18″ 0,16 14

(*) A901 è diviso in A901a e A901b

Note modifica

  1. ^ a b HubbleSite - NewsCenter - The Violent Lives of Galaxies: Caught in the Cosmic Dark Matter Web (01/10/2008) - The Full Story, su hubblesite.org. URL consultato l'11 febbraio 2016.
  2. ^ a b Catherine Heymans, Meghan E. Gray e Chien Y. Peng, The dark matter environment of the Abell 901/902 supercluster: a weak lensing analysis of the HST STAGES survey, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 385, n. 3, pp. 1431–1442, DOI:10.1111/j.1365-2966.2008.12919.x. URL consultato l'11 febbraio 2016.
  3. ^ a b Mischa Schirmer, Hendrik Hildebrandt e Konrad Kuijken, Mass, Light and Colour of the Cosmic Web in the Supercluster SCL2243-0935 (z=0.447), in Astronomy & Astrophysics, vol. 532, pp. A57, DOI:10.1051/0004-6361/201016348. URL consultato l'11 febbraio 2016.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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