Acer opalus
Acer opalus Mill., 1768 è un albero della famiglia delle Sapindaceae[1] diffuso in Europa centro-meridionale e nord Africa. Viene anche chiamato acero alpino, opalo dalle foglie glabre, acero italico, loppo. In italia è una specie non molto comune che cresce principalmente sui rilievi in boschi misti di latifoglie prediligendo suoi calcarei. Si può trovare dal livello del mare fino all'inizio della faggeta[2].
Acero opalo | |
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Acer opalus subsp. obtusatum | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Malvidi |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Sapindaceae |
Sottofamiglia | Hippocastanoideae |
Tribù | Acereae |
Genere | Acer |
Specie | A. opalus |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Aceraceae |
Genere | Acer |
Specie | A. opalus |
Nomenclatura binomiale | |
Acer opalus Mill., 1768 | |
Areale | |
Descrizione
modificaQuesto acero ha generalmente portamento arboreo (20–25 m di altezza) ma può presentarsi anche sotto forma di arbusto; quando albero ha fusto diritto, chioma rotondeggiante e ampia, non molto densa. il suo apparato radicale è espanso lateralmente con radici secondarie che entrano in profondità.
La corteccia, liscia e grigio chiara, diviene poi bruno-giallastra, fessurata e si desquama in placche. I giovani rami sono cilindrici, brunastri o bruno-giallastri, lucenti e glabri. Le gemme sono pluriperulate; quelle laterali sono opposte ed appressate, ovato-oblunghe, con perule (scaglie che formano una gemma) rossastre e pubescenti, specialmente sul dorso.
Le foglie sono semplici, piuttosto coriacee, a lamina espansa, larga da 5 a 15 cm, con 3/5 lobi leggermente acuti, e con denti ottusi abbastanza evidenti; la pagina inferiore è glabra ad eccezione delle nervature.
I fiori sono monoici con piccola corolla giallo verdastra e lunghi peduncoli glabri. la comparsa è ad aprile, prima della fogliazione. I semi hanno ali lunghe 2,5–4 cm, divergenti a V; hanno pareti assai spesse e dure.
Distribuzione ed habitat
modificaQuesta specie ha un areale che si estende nell'Europa centro-meridionale dal nord della Spagna sino alla penisola Balcanica. È presente inoltre in alcuni rilievi del nord dell'Algeria[3]. In Italia ha una distribuzione frammentata. Si trova in tutto l'arco appenninico dal Piemonte alla Sicilia. Nelle Alpi è presente in Piemonte sud-orientale, in Lombardia solo nei pressi del lago d'Iseo[4], e in Friuli-Venezia-Giulia solo nel Carso triestino[5]. Cresce da 0 fino a 1.300 m nel sud d'Italia in boschi misti di latifoglie del piano sub-montano e montano inferiore[6] in suoli calcarei generalmente sassosi e poco evoluti[7]. Si consocia con il Carpino nero (Ostrya carpinifolia) negli ostrieti freschi sub-montani con suoli calcarei. È anche presente nelle cerrete fresche su suoli marnoso-arenacei e nelle faggete termofile su diversi tipi di suolo[2].
Tassonomia
modificaSono riconosciute le seguenti sottospecie[1]:
- Acer opalus subsp. opalus - acero opalo, sottospecie nominale: con foglie glabre di sotto o pochi peli sulle nervature, peduncoli grabri[6]. È presente dalla Spagna all'Italia, a nord fino in Germania, e a sud fino all'Algeria. In Italia si trova dall'Appenino umbrio-toscano verso nord fino alla Liguria, sull'arco alpino in Piemonte sud-orientale e in Lombardia attorno al lago d'Iseo.
- Acer opalus subsp. obtusatum (Waldst. & Kit. ex Willd.) Gams - acero d'Ungheria: con foglie tomentose di sotto e peduncoli generalmente pelosi[6]. È presente in Italia, nella penisola balcanica orientale fino alla Grecia, e in Algeria. In Italia si trova sull'arco appenninico dall'Emilia Romagna verso sud fino alla Calabria e la Sicilia. È presente anche sul Gargano e in Friuli-Venezia-Giulia solo nella zona del Carso triestino.
La sottospecie Acer opalus subsp. neapolitanum (Ten.) Sánchez Gómez & Güemes, nota come acero napoletano, è in atto posta in sinonimia con Acer opalus subsp. obtusatum.[8]
Usi
modificaÈ una specie principalmente utilizzata per la ricostituzione e rinatularizzazione dei boschi, o per interventi di recupero ambientale, soprattutto in zone calcaree. Il suo legno, scarsamente disponibile come per altri aceri, è molto pregiato e viene utilizzato per lavori di falegnameria e liuteria. Viene impiegata anche come pianta ornamentale apprezzata per l'intensa colorazione autunnale della chioma[7]. La pianta è visitata dalle api per il polline ed il nettare.[9]
Note
modifica- ^ a b (EN) Acer opalus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 febbraio 2023.
- ^ a b prof. Romeo Di Pietro, 07a lezione 2009-2010 ACERI TIGLI FRASSINI CARPINI (PDF), su autistici.org. URL consultato il 6 Novembre 2023.
- ^ Dan Crowley, 881. Acer obtusatum: Sapindaceae, in Curtis's Botanical Magazine, vol. 35, n. 2, 2018, pp. 190-196, DOI:10.1111/curt.12236.
- ^ Guida alle piante legnose della Provincia di Brescia (versione annotata) (PDF), su dryades.units.it. URL consultato il 6 Novembre 2023.
- ^ Acer opalus Mill. subsp. obtusatum (Waldst. & Kit. ex Willd.) Gams, su dryades.units.it. URL consultato il 6 Novembre 2023.
- ^ a b c Sandro Pignatti, Flora d'Italia vol. 2, Bologna, Edagricole, 1982.
- ^ a b P.G. Terzuolo, F. Spaziani, G.P. Mondino, Alberi e Arbusti - Guida alle specie spontanee del Piemonte, Torino, Regione Piemonte, Blu Edizioni, 2002.
- ^ (EN) Acer opalus subsp. neapolitanum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 febbraio 2023.
- ^ (FR) Acer opalus & Apis mellifera, su Florabeilles, 13 aprile 2013. URL consultato l'8 marzo 2020.
Bibliografia
modifica- R. Gellini, P. Grossoni : Botanica forestale, libro II Angiosperme.
Altri progetti
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