Alejandro Murat Hinojosa

politico messicano

Alejandro Ismael Murat Hinojosa (Tlalnepantla de Baz, 4 agosto 1975) è un politico e avvocato messicano, governatore dell'Oaxaca dal 2016 al 2022.

Alejandro Murat Hinojosa

Governatore dell'Oaxaca
Durata mandato1º dicembre 2016 –
30 novembre 2022
PredecessoreGabino Cué Monteagudo
SuccessoreSalomón Jara Cruz

Direttore Generale dell'Istituto del Fondo Nazionale per gli Alloggi dei Lavoratori
Durata mandato1º dicembre 2012 –
1º dicembre 2015
PresidenteEnrique Peña Nieto
PredecessoreVíctor Manuel Borrás Setién
SuccessoreDavid Penchyna Grub

Deputato per lo Stato del Messico
Durata mandato28 ottobre 2004 –
31 agosto 2006
PredecessoreJorge Ortiz Alvarado

Dati generali
Partito politicoPartito Rivoluzionario Istituzionale (dal 2004)
UniversitàIstituto tecnologico autonomo del Messico e Columbia University
Professioneavvocato

Biografia modifica

Nato a Tlalnepantla de Baz, nello stato federato del Messico, il 4 agosto 1975, suo padre è il politico José Murat, anch'egli in passato governatore dell'Oaxaca[1]. Si laurea in giurisprudenza presso l'Istituto tecnologico autonomo del Messico. Successivamente consegue due master presso la Columbia University: il primo sempre in giurisprudenza mentre il secondo in relazioni internazionali[2].

Carriera politica modifica

Successivamente entra in politica. Nel 2004 entra alla Camera dopo le dimissioni del deputato Jorge Ortiz Alvarado[3]. Durante il mandato, durato quasi due anni, contribuisce alla creazione della commissione speciale per la competitività e lo sviluppo regionale[4].

Dal 2007 al 2009 diviene direttore generale dell'Istituto delle funzioni registrali dello stato del Messico. Nel 2012, invece, viene nominato dall'allora presidente Enrique Peña Nieto direttore dell'Istituto del fondo nazionale per gli alloggi dei lavoratori (Instituto del Fondo Nacional de la Vivienda para los Trabajadores), organismo pubblico messicano.

Ricopre tale carica fino al dicembre 2015, annunciando di candidarsi alle elezioni del 2016 come governatore dell'Oaxaca[5]. Entra quindi nella coalizione Juntos hacemos más, formata dal Partito Rivoluzionario Istituzionale, Partito Verde Ecologista e Nuova Alleanza[6]. Il 13 giugno, svoltesi le elezioni, risulta il vincitore[7]. Assume la carica ufficialmente dal dicembre successivo, rimanendo governatore per una durata di sei anni[8].

Vita privata modifica

Si è sposato nel 2002 con Ivette Morán Rodríguez[9], con la quale ha quattro figli: Alexa, Emilia, Alejandro e Ivette[10].

Note modifica

  1. ^ (ES) Brenda Yañez, Alejandro Murat, uno de los posibles contendientes del PRI en 2024, su Expansión Política, 18 novembre 2022. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  2. ^ (ES) Alejandro Ismael Murat Hinojosa, Gobernador de Oaxaca, su Rosy Ramales, 24 novembre 2014. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  3. ^ (ES) Sistema de Información Legislativa-PopUp Legislador, su sil.gobernacion.gob.mx. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  4. ^ (ES) Índice de comisiones especiales LIX Legislatura (PDF), su web.archive.org, 16 settembre 2016. URL consultato il 24 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
  5. ^ (ES) #PunchElectoral: Pasado ganador predomina entre los candidatos de Oaxaca, su Expansión Política, 28 aprile 2016. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  6. ^ (ES) Daniel Venegas, Murat será el candidato del PRI a la gubernatura de Oaxaca, su Grupo Milenio, 29 gennaio 2016. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  7. ^ (ES) Bárbara Funes, Elecciones 2016. Con el triunfo de Alejandro Murat, vuelve el PRI a Oaxaca, su La Izquierda Diario - Red internacional, 14 giugno 2016. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  8. ^ (ES) Recibe el gobernador Alejandro Murat Hinojosa al gobernador electo Salomón Jara Cruz en Palacio de Gobierno, su oaxaca.gob.mx. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  9. ^ (ES) Celebran Alejandro Murat e Ivette Morán dos décadas de amor, su Quadratín, 19 gennaio 2022. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  10. ^ (ES) Quién es la nueva primera dama de Oaxaca, su Cuna de Grillos, 2 dicembre 2016. URL consultato il 24 febbraio 2023.

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