Alessandro Novello

vescovo cattolico italiano

Alessandro Novello (Treviso, anni 1250Portogruaro, febbraio 1320) è stato un vescovo cattolico italiano.

Alessandro Novello
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Feltre e Belluno (1298-1320)
 
Natoanni 1250 a Treviso
Nominato vescovo20 aprile 1298[1] da papa Bonifacio VIII
Decedutofebbraio 1320 a Portogruaro
 

Biografia modifica

Nacque da nobile famiglia di Treviso all'inizio degli anni 1250. Il padre Alessandro era stato giudice del Comune all'epoca di Alberico da Romano e procuratore dei Caminesi, per conto dei quali nel 1254 si era recato presso la Curia romana per confermare alcune possessioni. Ebbe tre fratelli: Prosavio, Anastasio e Giuliano.

Minorita del convento di San Francesco a Treviso, il 20 aprile 1298 fu nominato vescovo di Feltre e Belluno.[1]

Ricevette l'ordinazione episcopale a Roma, per l'imposizione delle mani del cardinale Gerardo Bianchi, vescovo di Sabina.

Ritiratosi a Portogruaro, nel convento dei minoriti, "infermatosi gravemente", morì poco dopo, nel febbraio 1320.

La "diffalta" modifica

Nel 1314 era stata scoperta a Ferrara una congiura contro il fiorentino Pino de la Tosa: Albertino Mainardi, uno dei congiurati, fu catturato e giustiziato, mentre Lancillotto, Chiario e Antonello Fontana, si rifugiarono a Feltre.

Il vescovo Alessandro avrebbe assicurato loro protezione ma poi, "senza riflettere all'obbligo della fede già data", forse "corrotto con denari", li avrebbe "fatti carcerare" e consegnare a Pino de la Tosa, perché fossero giustiziati.

Contro di lui Dante Alighieri rivolse una bruciante invettiva (Paradiso, canto nono, 55-57), inserita nella celebre "profezia di Cunizza":

«Piangerà Feltro ancora la diffalta
dell'empio suo pastor, che sarà sconcia,
sì che per simil non s'entrò in Malta

Troppo sarebbe larga la bigoncia
che ricevesse il sangue ferrarese,
e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia,

che donerà questo prete cortese
per mostrarsi di parte; e cotai doni
conformi fieno al viver del paese.»

In realtà, non vi sono prove che avvalorino il sospetto del tradimento. Responsabili dell'arresto e della consegna dei fuggiaschi ferraresi a Pino de la Tosa sarebbero stati invece il podestà e il comune di Feltre: al vescovo Alessandro non sarebbe rimasto che confermare la "grave decisione".

Note modifica

  1. ^ a b Les registres de Boniface VIII, vol. II, a cura di Georges Digard, Paris 1904, col. 113, nº 2565.

Bibliografia modifica

  • L. Alpago Novello, Il vescovo della pretesa "diffalta" Alessandro Novello, Venezia, Officine Grafiche Carlo Ferrari, 1932.
  • G. Argenta, I vescovi di Feltre e di Belluno: dal 1204 al 1462, Belluno, Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali, 1986.
  • A. Cambruzzi, Storia di Feltre, vol. I, Feltre, Premiata Tipografia Panfilo Castaldi Editrice, 1874.

Collegamenti esterni modifica