Alessio II (patriarca di Mosca)

arcivescovo ortodosso russo

Alessio II, in slavo ecclesiastico Aleksij II (cirillico: Алекси́й II), al secolo in russo Aleksej Michajlovič Ridiger (cirillico: Алексей Михайлович Ри́дигер), in estone Aleksei Rüdiger (Tallinn, 23 febbraio 1929Peredelkino, 5 dicembre 2008), è stato un arcivescovo ortodosso russo, quindicesimo patriarca della Chiesa ortodossa russa.

Alessio II
15º Patriarca di Mosca e tutta la Russia
Elezione10 giugno 1990
Fine patriarcato5 dicembre 2008
PredecessorePimen I
SuccessoreCirillo I
 
Consacrazione episcopale14 agosto 1961
 
NomeAleksej Michajlovič Ridiger
NascitaTallinn
23 febbraio 1929
MortePeredelkino
5 dicembre 2008 (79 anni)
SepolturaCattedrale dell'Epifania in Elochovo, Mosca

BiografiaModifica

Figlio di un prete ortodosso, si diplomò al seminario di Leningrado nel 1949, fu ordinato diacono nel 1950 e, in seguito, prete e monaco. Si laureò all'Accademia clericale di Leningrado nel 1953. Il 14 agosto 1961 venne scelto come vescovo di Tallinn capitale della RSS Estone. Il 23 giugno 1964 divenne arcivescovo, mentre il 25 febbraio 1968, a soli 39 anni, metropolita. Dopo la morte, nel 1990, del patriarca Pimen I, fu chiamato a succedergli come patriarca della Chiesa Ortodossa di Russia. Alessio II conduceva una vita pastorale molto attiva. Appariva molto frequentemente alla televisione russa, incontrandosi con diversi esponenti politici. Nonostante tali incontri, il patriarca diceva chiaramente che la Chiesa non intende e non intendeva affatto interferire nella vita politica del Paese.

Il 9 maggio 2006 Alessio II ha espresso un forte apprezzamento nei confronti di papa Benedetto XVI: "il pontificato di Benedetto XVI diventerà celebre e sarà ricordato" poiché le sue dichiarazioni "di sviluppare i rapporti con la Chiesa ortodossa, infondono speranza che la situazione cambierà per il meglio". Dopo aver sottolineato che "il destino dell'Europa è indissolubilmente legato al cristianesimo e la cultura europea si è nutrita nei secoli in modo organico di valori cristiani", valori che oggi tendono ad essere messi in secondo piano, Alessio II ha indicato il terreno comune sul quale cattolici e ortodossi sono chiamati ad unire le proprie forze, per far fronte alle sfide che attraversano l'Europa: la "perdita delle aspirazioni spirituali nella società dei consumi"; il "culto auto-referenziato e fine a se stesso del consumismo"; il pericolo di uno scontro tra civiltà; l'ondata laicista che tende a relegare la fede in ambito privato.

Alessio II muore per infarto a Peredelkino, nella sua residenza fuori Mosca, il 5 dicembre 2008, dopo una lunga malattia. In quell'occasione, nella città italiana di Bari, fu indetto lutto cittadino e fu rimandata la cerimonia di consegna della locale Chiesa russa al Patriarcato, a cui avrebbe dovuto presenziare il presidente Medvedev.[1]

OnorificenzeModifica

Onorificenze religioseModifica

  Ordine della Gloria e dell'Onore
— 2005
  Ordine di Sant'Alessio di I Classe
  Ordine di San Vladimiro di I Classe
— 27 maggio 1968
  Ordine di San Vladimiro di II Classe
— 11 maggio 1963
  Ordine del Santo Principe Daniele di Mosca di I Classe
  Ordine di Innocenzo, metropolita di Mosca e San Kolomna di I Classe
  Ordine di San Benedetto di I Classe
— 2005
  Ordine di San Sergio di Radonež di I Classe
— 21 febbraio 1979

Onorificenze sovieticheModifica

  Ordine dell'Amicizia tra i Popoli
— 22 novembre 1979
  Ordine della Bandiera rossa del Lavoro

Onorificenze russeModifica

  Ordine dell'Amicizia
«Per il suo grande contributo personale alla rinascita spirituale della Russia e della pace attiva»
— 22 febbraio 1994
  Ordine al merito per la Patria di II Classe
«Per il contributo eccezionale alla realizzazione dell'unità e dell'armonia nella società e gli sforzi per la pace»
— 11 settembre 1997
  Ordine di Sant'Andrea
«Per il contributo eccezionale alla rinascita spirituale e morale della Russia, per preservare la pace e l'armonia nella società»
— 19 febbraio 1999
  Ordine al merito per la Patria di I Classe
«Per il contributo eccezionale nel rafforzare la pace e l'armonia tra i popoli, il restauro del patrimonio storico e culturale della Russia»
— 23 febbraio 2004
  Medaglia per i contributi allo sviluppo del settore agro-industriale
  Medaglia Anatolij Koni
  Ordine del Loto Bianco

Onorificenze straniereModifica

  Ordine della Gloria (Azerbaigian)
«Per i servizi allo sviluppo delle relazioni amichevoli tra i popoli dell'Azerbaigian e della Russia»
— 14 settembre 2005
  Medaglia di Skarina (Bielorussia)
«Per il contributo eccezionale della Chiesa ortodossa nella rinascita spirituale del popolo bielorusso»
— 22 luglio 1995
  Ordine di Skarina (Bielorussia)
«Per i suoi altissimi meriti nello sviluppo e nel rafforzamento delle relazioni amichevoli tra le nazioni»
— 23 settembre 1998
  Ordine dell'Amicizia tra i Popoli (Bielorussia)
«Per il proficuo lavoro di riavvicinamento e di arricchimento reciproco delle culture nazionali e per il suo grande contributo personale al potenziale spirituale e intellettuale dei popoli fratelli della Bielorussia e della Russia»
— 26 marzo 2004
  Ordine d'Onore (Bielorussia)
— 2008
  Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Croce della Terra Mariana (Estonia)
— 29 settembre 2003
  Ordine dell'Amicizia di I Classe (Kazakistan)
— 2002
  Gran Cordone dell'Ordine Nazionale del Cedro (Libano)
— 6 ottobre 1991
  Commendatore di Gran Croce dell'Ordine delle Tre Stelle (Lituania)
— 27 maggio 2006
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Granduca Gediminas (Lituania)
— 1997
  Ordine della Repubblica (Moldavia)
— 12 novembre 2005
  Ordine della Repubblica (Transnistria)
«In occasione del settantesimo genetliaco, per il suo prezioso contributo nel promuovere la fede ortodossa»
— 8 febbraio 1999

NoteModifica

  1. ^ Alessio II, Bari è in lutto, su bari.repubblica.it. URL consultato il 23 marzo 2011.

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Collegamenti esterniModifica

Controllo di autoritàVIAF (EN9983931 · ISNI (EN0000 0001 1742 3147 · SBN RAVV341313 · BAV 495/49960 · LCCN (ENn94076701 · GND (DE119140950 · BNF (FRcb13093161n (data) · J9U (ENHE987007302939105171 · CONOR.SI (SL16224099 · WorldCat Identities (ENlccn-n94076701