Gli alicamenti sono alimenti raccolti nel giusto tempo di maturazione per essere digeriti e integrati con la massima assimilazione dei nutrienti, naturalmente presenti.[1] Si tratta di alimenti privi di manipolazioni genetiche, presenti sul mercato esattamente come in natura senza essere arricchiti con minerali, vitamine o fibre. La loro peculiarità risiede nell'alto contenuto di certi nutrienti (acidi grassi insaturi, fibre alimentari o oligoelementi) rispetto ad altri alimenti[2].

Bacche, semi, frutta e verdura sono alcuni esempi di alicamenti

Il latte materno viene considerato il primo alicamento, perché contiene tutti gli elementi nutrizionali necessari per i processi di crescita cellulare, cerebrale, neurovegetativa, ossea e immunitaria del neonato. Se inseriti in un corretto regime alimentare e nell'ambito di uno stile di vita sano, gli alicamenti favoriscono l'efficienza nutrizionale dei sistemi biologici e stimolano la regolazione dei processi fisiologici.

Gli alimenti ottenuti dalla lavorazione degli alicamenti, come ad esempio olii, semi decorticati e farine vengono più propriamente detti derivati di alicamenti.

Origini del nome modifica

Sembra che la parola alicamento, dal francese "alicament", sia un termine coniato in Francia nell'Ottocento. Deriva dalla crasi delle parole alimento e medicamento ed è stata molto utilizzata in letteratura da vari autori, italiani e stranieri[3][4][5].

Note modifica

  1. ^ Paola Lombardini, "Sfamarsi o Nutrirsi - vademecum di base sull'alimentazione e nutrizione funzionale", Padova, Sitar, 2012.
  2. ^ Jean Adrian, Jaques Potus, Régine Frangne "Dizionario degli alimenti, scienza e tecnica", Milano, Tecniche nuove, 2009. ISBN 9788848165471
  3. ^ Roberto Benelli, "Nutrizione e cancro - Aspetti di biologia molecolare e di prevenzione alimentare del carcinoma della prostata", Prato, Partner-Graf, 2010. ISBN 9788890419218
  4. ^ Carla Marchetti, Mario Pappagallo, Umberto Veronesi,"Verso la scelta vegetariana - il tumore si previene anche a tavola", Firenze, Giunti, 2011. ISBN 9788809776517
  5. ^ Richard Béliveau, Denis Gingras "L'alimentazione anti-cancro", Milano, Sperling Kupfer, 2006. ISBN 9788820041328

Bibliografia modifica

  • Jean Adrian, Jaques Potus, Régine Frangne "Dizionario degli alimenti, scienza e tecnica", Milano, Tecniche nuove, 2009. ISBN 9788848165471
  • Richard Béliveau, Denis Gingras "L'alimentazione anti-cancro", Milano, Sperling Kupfer, 2006. ISBN 9788820041328
  • Roberto Benelli, "Nutrizione e cancro - Aspetti di biologia molecolare e di prevenzione alimentare del carcinoma della prostata", Prato, Partner-Graf, 2010. ISBN 9788890419218
  • Paola Lombardini, "Sfamarsi o Nutrirsi - vademecum di base sull'alimentazione e nutrizione funzionale", Padova, Sitar, 2012.
  • Carla Marchetti, Mario Pappagallo, Umberto Veronesi, "Verso la scelta vegetariana - il tumore si previene anche a tavola", Firenze, Giunti, 2011. ISBN 9788809776517
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