All Souls' Day

film del 1997 diretto da Alan Gilsenan

All Souls' Day è un film del 1997 scritto e diretto da Alan Gilsenan.

All Souls' Day
Titolo originaleAll Souls' Day
Paese di produzioneIrlanda
Anno1997
Durata78 min
Generedrammatico
RegiaAlan Gilsenan
SceneggiaturaAlan Gilsenan
ProduttoreDavid McLoughlin
Casa di produzioneYellow Asylum Films
MontaggioTom O'Flaherty
MusicheRobert Lockhart
Interpreti e personaggi

Film decisamente sperimentale,[1][2] dove il regista utilizza alternamente più formati, pellicole super 8, super 16, 35 millimetri,[1] è stato definito come un isolato caso di incursione nell'avanguardia del cinema irlandese degli anni novanta.[2]

Trama modifica

Il film è liberamente ispirato a La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde[2] ed inizia proprio con una citazione del poeta inglese: «All life is a limitation».[2][3] Una madre consumata dal dolore ha un colloquio con l'assassino di sua figlia nella cappella della prigione dove questi è rinchiuso. Il tentativo di capire come siano andati realmente i fatti della madre porterà ad una serie di intense rivelazioni personali per entrambi i personaggi.[3] La storia è alternata da varie altre sequenze, come ad esempio registrazioni di carcerati intenti ad inscenare uno spettacolo, che raccontano barzellette volgari e cantano e danzano imitando i musical di Hollywood.[3]

Distribuzione modifica

Il film è uscito in Italia direttamente per la televisione il 15 giugno 2004.

Accoglienza modifica

All Souls' Day non ha riscontrato successo al botteghino,[4] ma ha avuto dei buoni riscontri di critica in patria,[1] dove è stato apprezzato per i suoi tentativi di sperimentazione.[2] Sono stati notati alcuni colpi di scena che rimandano a film come Quarto potere e Rashomon,[2] ed è stato osservato di come il film esplori la soggettività degli individui,[2] in modo tale che alla fine «the story recounted by a narrator is not necessarily the same story heard by an audience»,[2] e quest'idea è esplorata in «an elliptical fashion» con una resa che ricorda il sogno («dreamlike quality»)[2], dovuto al montaggio di più formati video.[2] Il film è stato tuttavia anche oggetto di recensioni negative ed è stato accusato di politica sessista.[1][4] Harvey O'Brien del Trinity College di Dublino ha definito il film come "un'autoindulgente masturbazione stilistica" («a piece of self-indulgent stylistic masturbation»)[3] che farà scalpore nel circuito dei festival cinematografici, ma che in realtà è semplicemente noioso («boring»).[3]

Note modifica

  1. ^ a b c d Biografia di Alan Gilsenan (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2015), Trinity College Dublin.
  2. ^ a b c d e f g h i j (EN) Roderick Flynn, Patrick Brereton, Historical Dictionary of Irish Cinema, Scarecrow Press, 2007, p. 7.
  3. ^ a b c d e Harvey O'Brien, All Souls' Day (1997). Review..
  4. ^ a b (EN) Ruth Barton, Irish National Cinema, Routledge, 2004, p. 180.

Collegamenti esterni modifica

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