Nella mitologia greca, Ambrosia era il nome di una ninfa, in genere identificata come una delle Iadi, figlie di Atlante e di Pleione[1].

Ambrosia si trasforma in una vite quando viene aggredita da Licurgo (mosaico del Museo Archeologico di Delo).

Mitologia modifica

Alla ninfa e alle sue sorelle furono affidate le cure del bambino Dioniso, (il futuro il dio del vino). In seguito furono inseguite da Licurgo e mentre le altre sorelle riuscirono a fuggire rifugiandosi presso Teti, Ambrosia rimase uccisa, così si trasformò in una vite e tra i suoi rami tenne prigioniero l'assassino fino al ritorno del dio[2]. Allora Zeus per la gratitudine trasformò Ambrosia e le sue sorelle in stelle, le Iadi.

Secondo un'altra versione, Ambrosia era una delle dodici figlie di Atlante e Pleione, e una delle cinque sorelle (le Iadi, in latino Sicule), che alla morte dell'unico fratello, Iante, piansero talmente che furono trasformate da Zeus, commosso da tanto amore, in stelle[3].

Note modifica

  1. ^ Iadi su theoi.com
  2. ^ Igino, De Astronomica 2.21.1
  3. ^ Igino, De Astronomica 2.21.4

Bibliografia modifica

Fonti primarie
Fonti secondarie

Voci correlate modifica

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