Andrea Doria -74

film del 1970 diretto da Bruno Vailati

Andrea Doria -74 è un documentario del 1970 diretto da Bruno Vailati, regista cinematografico specializzato in film di ambientazione marina e subacquea.

Andrea Doria -74
I protagonisti della spedizione in una scena. Da sinistra: Al Giddings, Stefano Carletti, Bruno Vailati e Mimì Dies
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1970
Durata70 min
Generedocumentario
RegiaBruno Vailati
ProduttoreSteve Fisch
Casa di produzioneI Sette Mari
FotografiaArnaldo Mattei
MontaggioGermana Lanni
MusicheRiz Ortolani
Interpreti e personaggi
  • Stefano Carletti
  • Mimì Dies
  • Al Giddings
  • Arnaldo Mattei
  • Bruno Vailati
  • Jack Jacobsen: capitano della Narragansett
Doppiatori originali

Il film è stato il primo documentario in grado di mostrare, in modo organico e completo, il relitto della nave italiana Andrea Doria, affondata 14 anni prima. Ha ottenuto un premio speciale ai David di Donatello.[1]

Produzione

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Le riprese sono state realizzate nel luglio del 1968, durante 21 immersioni sul relitto, con un gruppo subacqueo composto da Bruno Vailati, Stefano Carletti e Al Giddings, mentre il gruppo di assistenza in superficie era composto da Cosmo (Mimì) Dies, Arnaldo Mattei (qui doppiato da Ferruccio Amendola) e dall'equipaggio della nave Narragansett, noleggiata allo scopo.

«Un'immersione sull'Andrea Doria è quanto di più difficile e rischioso si possa progettare di fare sott'acqua» dichiarò Vailati nella primavera del 1968 alla conferenza stampa tenutasi per presentare la sua spedizione.

Le difficoltà durante le immersione furono molteplici:

  • L'Andrea Doria giace lungo la rotta obbligata nota come "Shipping Line" che, proveniente dall'Europa, passa dal Battello-Faro di Nantucket al porto di New York, a circa 140 miglia nautiche da quest'ultimo. Le condizioni meteorologiche più frequenti di questa zona prevedono nebbia o burrasca. La nave in appoggio alle immersioni rischiava continuamente la collisione con navi di passaggio.
  • La zona è affollata di pescherecci d'altura, molti dei quali hanno lasciato le loro reti sul relitto. Queste reti, tenute in posizione verticale dai galleggianti, hanno continuato a catturare pesci, costituendo così un ottimo richiamo per gli squali che affollano quelle acque. I subacquei, pur se dotati di una gabbia antisqualo, hanno subìto numerosi attacchi durante le lunghe decompressioni.
  • Le correnti in quella zona superano i tre nodi ed è necessario immergersi nella fase di "stanca".
  • La visibilità in immersione è ridotta. I primi trenta metri sono costituiti da acqua torbida a causa della presenza di plancton, sul fondo la visibilità è migliore ma la luminosità è ridotta dallo strato sovrastante.
  • La narcosi da azoto colpiva pesantemente i subacquei, non solo a causa della profondità e del freddo, ma anche a causa dello stress indotto dalle condizioni d'immersione, lo stesso Carletti fu costretto ad un trattamento in una camera di decompressione portatile che era in dotazione sulla nave.
  • Le tecniche d'immersione a disposizione all'epoca non consentivano l'uso di miscele respiratorie diverse dall'aria. L'uso di miscele a base di elio e le relative tecniche di decompressione erano ancora prerogativa esclusiva dell'immersione commerciale e militare.[2]

Distribuzione

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Il film venne distribuito il 14 febbraio 1970.

Altre opere

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  • Dalla spedizione è stato ricavato il libro Andrea Doria -74, di Stefano Carletti, con un resoconto cronologico e illustrazioni (Gherardo Casini Editore, 1969).
  • Album musicale di Riz Ortolani Andrea Doria -74, colonna sonora del film.[3]

Riconoscimenti

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  1. ^ David di Donatello Awards: 1970, su imdb.com, 12 gennaio 2010. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2006).
  2. ^ Nitrox FAQ, su gasdiving.co.uk. URL consultato il 6 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
  3. ^ Riz Ortolani - Andrea Doria -74

Collegamenti esterni

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