Antonio Grego

militare italiano

Antonio Grego (Trieste, 23 giugno 188822 agosto 1917) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'argento al valor militare per le imprese compiute nella prima guerra mondiale.

Antonio Grego
NascitaTrieste, 23 giugno 1888
Morte22 agosto 1917
Cause della mortemorto in combattimento
Luogo di sepolturaSelo
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataEsercito
Reparto233º Reggimento
Gradotenente
GuerrePrima guerra mondiale
Decorazioni2 Medaglie d'argento al valor militare
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Medaglia commemorativa ten. Antonio Grego (2015)

Biografia modifica

Nato a Trieste da Antonio e Nicolina Hancevich originari di Lesina. Dopo gli studi classici al liceo di Capodistria e al liceo Dante Alighieri di Trieste proseguì gli studi a Graz dove conseguì la laurea in giurisprudenza, praticando poi la professione forense a Trieste.

Di idee irredentiste nel 1909 fondò la Società Giovanile Trieste, con l'intento di coniugare l'irredentismo con la fede cattolica. Allo scoppio del conflitto abbandonò la città natale e nel maggio 1915 si arruolò volontario come soldato semplice nel 2º reggimento granatieri e partì per il fronte. In novembre ottenne la nomina a sottotenente di complemento e passò al 158º Fanteria dove rimase per tutto il 1916. Ritirato dal fronte dopo l'esecuzione di Cesare Battisti e Nazario Sauro, riuscì a ritornarvi dopo un mese come tenente del 233º reggimento di Fanteria, durante le azioni di guerra si mise in luce per il suo coraggio. Cadde in combattimento il 22 agosto 1917[1].

Onorificenze modifica

«Comandante di plotone, in due giorni di ardui combattimenti, dava prova di elette virtù militari, conducendo il reparto, sotto il grandinare delle artiglierie all'assalto di una posizione nemica. Nei giorni successivi, ufficiale di collegamento con il comando di brigata, spiegava attività instancabile e coraggiosa, e anche nei momenti più difficili e nei punti più pericolosi, sprezzando il pericolo e dimostrando ardimento ed abnegazione, portava a compimento gli incarichi ricevuti e quelli spontaneamente assunti Selo (quota 224), 25 maggio – 8 giugno 1917»
— 11 novembre 1917[2]
«Triestino volontario di guerra, in parecchie azioni offensive dava speciale prova di valore. Addetto al comando di un reggimento, assumeva spontaneamente le missioni più pericolose, e varie volte, nei momenti più critici sotto l'infuriare del fuoco nemico, riconduceva con la forza dell'esempio nuclei dispersi sulla prima linea. Cadeva vittima del dovere liberamente compiuto, mentre sotto il fuoco distruttore dell'artiglieria avversaria che mieteva vittime, cercava impavido di mantenere la calma tra le truppe. Mirabile esempio di valore ai propri dipendenti. Vrsic-Selo, 19 -22 agosto 1917»
— 1 settembre 1918[3]

Altri riconoscimenti modifica

Nel 1931 venne posta a Capodistria una lapide per ricordare la sua morte insieme a quella di altri giovani caduti.[4]

Dal 1956 ha operato a Trieste una casa del fanciullo "Antonio Grego" dedita all'assistenza dei figli degli esuli giuliani e dalmati.[5][1][6]

Nel 1968, dopo 50 anni della fine del conflitto, l'ordine degli avvocati e procuratori di Trieste ha realizzato una piccola scultura commemorativa in bronzo per ricordarlo.

Nel 2015, in Piazza Unità d'Italia a Trieste è stata realizzata una medaglia alla memoria insieme a centinaia di militari caduti durante la prima guerra mondiale.

Una via[7][8] e una scuola primaria[9] di Trieste portano il suo nome. Il suo nome è inoltre ricordato nella lapide commemorativa affissa nel Liceo Dante Alighieri della città[10].

Note modifica

  1. ^ a b Borsatti.
  2. ^ D.Luogotenenziale, 11 novembre 1917, Volontari
  3. ^ D.Luogotenenziale. 33058, 1 settembre 1918, Volontari, Istituto del Nastro azzurro. I decorati al valor militare, su decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org. URL consultato il 20 febbraio 2022..
  4. ^ Aldo Cherini, Le lapidi commemorative italiane di Capodistria, p. 8. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  5. ^ Il trofeo "Mastro Remo" ai giovani esuli di S. Croce (JPG), in L'Arena di Pola, 22 luglio 1958. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  6. ^ L'assistenza ai minori, fine precipuo dell'Opera. Inaugurata a Trieste la "Casa del fanciullo»intitolata alla memoria di Antonio Grego (JPG), in L'Arena di Pola, 23 maggio 1956. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  7. ^ via Antonio Grego, su google.com. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  8. ^ "Con Del. Cons n. 439 d.d. 13.7.1962 n. 439 la strada venne intitolata ad Antonio Grego, volontario caduto nel primo conflitto mondiale", Antonio Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Ed. Italo Svevo, 1989, p. 297. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  9. ^ Scuola elementare Fabio Filzi - Antonio Grego (Istituto Comprensivo San Giovanni), su zerodelta.net. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  10. ^ Monumenti e lapidi, su 14-18.it. URL consultato il 21 febbraio 2022.

Bibliografia modifica