Tumen
Il tumen era il raggruppamento di guerrieri più grande dell'esercito mongolo. La sua grandezza originaria era di diecimila uomini e ogni tumen era diviso abitualmente per dieci in unità più piccole: i minghaan da mille uomini, lo yagun da cento, l'arban da dieci[1]. Questo sistema decimale di raggruppamento dei guerrieri consentiva una catena di comando semplice e capillare: ogni raggruppamento era comandato da un ufficiale di grado via via superiore, fino ad arrivare al comandante del tumen, di solito un generale molto influente all'interno del popolo mongolo.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/26/MongolCavalrymen.jpg/220px-MongolCavalrymen.jpg)
Al tempo di Gengis Khan, ad esempio, i comandanti dei tumen erano alcuni tra i personaggi più importanti della nazione mongola, come alcuni fratelli di Gengis Khan o il generale Tsubodai, famoso per la sua abilità strategica.
I comandanti dei tumen e dei minghaan avevano il rango di noyan, ma i generali dei tumen più importanti ottenevano anche il titolo di orlok[1].
Ogni ufficiale dell'esercito mongolo aveva una medaglia di metallo che ne segnalava il rango, detta paitze. I noyan ne avevano una d'oro che pesava circa 600 grammi, gli orlok una che pesava circa 1500 grammi[2].
Note
modifica- ^ a b Conn Iggulden, Il Popolo d'Argento (nota storica), Piemme, 2009, p. 453, ISBN 978-88-384-7653-2.
- ^ Conn Iggulden, Il Popolo d'Argento (nota storica), Piemme, 2009, p. 454, ISBN 978-88-384-7653-2.