Arcimbaldo V di Borbone

Arcimbaldo o Arcibaldo V di Borbone detto il Pio (... – dopo il 1096) fu Signore di Borbone, dal 1095 alla sua morte.

Arcimbaldo V di Borbone
Signore di Borbone
In carica1095 - 1096
PredecessoreArcimbaldo IV il Forte
SuccessoreArcimbaldo VI il Pupillo
Mortedopo il 1096
Casa realeBorbone
PadreArcimbaldo IV il Forte
MadreBeliarda
ConsorteLuqua
FigliArcimbaldo
ReligioneChiesa cattolica

Origine

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Arcimbaldo, secondo il documento n° XIV dei Fragments du cartulaire de La Chapelle-Aude è il figlio del Signore di Borbone, Arcimbaldo IV[1] e della moglie, Beliarda, di cui non si conoscono gli ascendenti, come risulta dal documento n° XVII delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, con data imprecisata, in cui Arcimbaldo, figlio di Arcimbaldo III che fece costruire la chiesa di Montet (Archimbaldus, illius Archimbaldi filius qui ecclesiam de Monticulo construxit) e di Beltrude (filius Bderrud) fece una donazione[2].
Arcimbaldo IV di Borbone, sia secondo il documento n° 1E del Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, che secondo il documento n° XVI delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles è il figlio del Signore di Borbone, Arcimbaldo III[3][4] e della moglie, Beltrude, di cui non si conoscono gli ascendenti, come risulta dal documento n° XVII delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, con data imprecisata, in cui Arcimbaldo, figlio di Arcimbaldo III che fece costruire la chiesa di Montet (Archimbaldus, illius Archimbaldi filius qui ecclesiam de Monticulo construxit) e di Beltrude (filius Bderrud) fece una donazione[2].

Biografia

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Arcimbaldo lo troviamo citato, assieme al padre, Arcimbaldo IV, nel documento n° XIV dei Fragments du cartulaire de La Chapelle-Aude, in cui suo padre era già detto il Forte; infatti nel documento citato, inerente ad una donazione a La Chapelaude (Chapelle-Aude), nel Berry, di Arcibaldo IV (Archimbaldus Burbuniensis, cognomine fortis), figlio di Arcimbaldo di Montet (filius Archimbaldi de Munticulo), col consenso del figlio, Arcimbaldo (Archinbaldi filii mei)[1].
Secondo il documento 1F dei Titres de la maison ducale de Bourbon, tome premier, la località di Chapelle-Aude, era stata ricevuta in dono da suo padre, Arcimbaldo III, nel maggio del 1067, a Parigi, dal Re dei Franchi, Filippo I[5].

Suo nonno, Arcibaldo III, morì il 16 agosto 1078 e molto probabilmente, secondo la Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1 fu sepolto a Montet[6].
Alla sua morte, Arcimbaldo gli succedette come Arcimbaldo IV di Borbone[6].

Arcimbaldo viene ancora citato assieme ai fratelli e alla madre, nel documento n° XVII delle Preuves de l'Etude sur la chronologie des sires de Bourbon, Xe-XIIIe siecles, in cui, in una data imprecisata, suo padre, Arcimbaldo IV, fece una donazione, con l'approvazione dei figli, Arcimbaldo, Pietro e Aimone, e della moglie, Beliarda (omnia filiis suis, videlicet Archimbaldo et Petro de Blot et Aimone, et Beliarde uxore sua) e controfirmato tra gli altri anche dal genero, Amelio di Chambon (Amelii Cambo qui filiam ipsius Archimbaldi habebat)[2].

Contrariamente ai suoi predecessori, secondo la Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, suo padre, Arcimbaldo IV ebbe un rapporto conflittuale con i monaci della chiesa di Souvigny[7].

Suo padre, Arcimbaldo IV, morì il 22 settembre 1095[8], e Arcimbaldo gli succedette, come Arcimbaldo V di Borbone[9].

Il padre, Arcimbaldo IV, avrebbe voluto mettere fine alle incomprensioni coi monaci di Souvigny e di conseguenza anche con quelli di Cluny, ma dopo la sua morte fu Arcimbaldo V che prese parte all'assemblea che doveva porre termine alle incomprensioni, tenuta a Souvigny, tra la fine del 1095 ed il 1096, alla presenza di papa Urbano II[10], che, nel novembre 1095, era stato al Concilio di Clermont.
La morte lo colse prima di poter portare a termine la missione di pacificazione, nel 1096 circa, e gli succedette il figlio, Arcimbaldo, ancora minorenne, sotto tutela dello zio (il fratello di Arcimbaldo IV), Aimone[11].

Matrimonio e discendenza

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Arcimbaldo, secondo la Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, aveva sposato Luqua, di cui non si conoscono gli ascendenti,[12], che dopo essere rimasta vedova, secondo la Vita Ludovici Grossi Regi, si risposò, in seconde nozze, con Alardo Guillebaldi[13].
Arcimbaldo da Luqua ebbe un figlio[14]:

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Collegamenti esterni

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