Arctocebus

genere di animali della famiglia Lorisidae

Arctocebus è un genere di primati strepsirrhini, appartenente alla famiglia dei lorisidi.
Al genere sono ascritti i maki ursini, anche detti angwantibo in lingua locale.

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Arctocebus
Arctocebus calabarensis - maki ursino di Calabar
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Euarchonta
OrdinePrimates
SottordineStrepsirrhini
InfraordineLorisiformes
SuperfamigliaLorisoidea
FamigliaLorisidae
SottofamigliaPerodicticinae
GenereArctocebus
Smith, 1860
Specie

Distribuzione

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I rappresentanti del genere sono diffusi in Africa, dove abitano la foresta pluviale delle zone comprese fra Nigeria e Zaire nord-orientale.

Descrizione

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Dimensioni

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Si tratta di animali lunghi una trentina di centimetri, per un peso di circa mezzo chilo.

Aspetto

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Il pelo è di colore bruno-giallastro, da qui il nome comune di "potto dorati". Il muso è più allungato rispetto a quello degli altri lorisidi, mentre le orecchie sono arrotondate ed il corpo tozzo e robusto: questo, assieme alla quasi totale assenza di coda, li rende somiglianti ad orsi in miniatura, da qui il nome comune di "maki ursini".

Comportamento

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Questi animali sono notturni ed arboricoli: preferiscono spostarsi sui rami bassi e fra i cespugli, senza peraltro toccare mai il suolo. Durante il giorno dormono appallottolati fra le foglie.
Si muovono con estrema lentezza, percorrendo i rami con andamento elicoidale: se avvistano o sentono l'odore di un potenziale predatore, o se vengono illuminati da luce bianca, rallentano la loro andatura o si fermano del tutto, rimanendo immobili per ore.

Alimentazione

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Si nutrono principalmente di invertebrati (in particolare bruchi), pur non disdegnando sporadicamente della frutta.

Riproduzione

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Il maschio si accoppia con tutte le femmine che vivono nei pressi del suo territorio: l'accoppiamento avviene coi due animali appesi a un ramo.
La gestazione dura poco più di quattro mesi, al termine dei quali nasce un unico cucciolo, che inizialmente viene portato aggrappato al ventre materno, mentre in seguito viene lasciato su un ramo mentre la madre va in cerca di cibo.
Il cucciolo viene svezzato attorno ai quattro mesi di vita, dopo circa due mesi lascia la madre e attorno ai dieci mesi diventa maturo sessualmente.

Tassonomia

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Famiglia Lorisidae

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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