Asigliano Veneto
Asigliano Veneto (Aseiàn in veneto[4]) è un comune italiano di 846 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto.
Asigliano Veneto comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Fabrizio Ceccato (lista civica) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-06-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 45°18′N 11°27′E |
Altitudine | 22 m s.l.m. |
Superficie | 8,07 km² |
Abitanti | 846[1] (31-3-2025) |
Densità | 104,83 ab./km² |
Comuni confinanti | Cologna Veneta (VR), Orgiano, Pojana Maggiore |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 36020 |
Prefisso | 0444 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 024010 |
Cod. catastale | A467 |
Targa | VI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 456 GG[3] |
Nome abitanti | asiglianesi |
Patrono | san Martino |
Giorno festivo | prima domenica dopo il 1º novembre |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaTerritorio
modificaAsigliano Veneto, assieme a Noventa Vicentina e Pojana Maggiore è uno dei comuni più meridionali della Provincia di Vicenza. Dista 33 km dal capoluogo. Il territorio è pianeggiante, pur trovandosi a pochi chilometri dai Colli Berici (a nord) e dai Colli Euganei (a est).
Idrografia
modificaIl comune è attraversato dal fiume Ronego ed è lambito dal fiume Roneghetto. Il Roneghetto si immette nel Ronego.
I due fiumi Roneghetto e Ronego segnano a sud-ovest il confine con il comune veronese di Cologna Veneta, demarcando il confine tra la Provincia di Vicenza e la Provincia di Verona.
Il Ronego è stato realizzato dai Romani e corre lungo le direttrici delle centuriazioni. Lo scopo era quello di prosciugare le zone paludose lasciate dall’antico corso dell’Adige.
Clima
modificaOrigini del nome
modificaIl Maccà[5] ricorda il rinvenimento nel 1813 di una lucerna romana in contrà Bosco, con sopra incisa la parola "Agilis" donde potrebbe essere derivato il nome Agiliano poi corrottosi in Asigliano. Secondo il Pagliarino[6], invece, il paese era anticamente chiamato Anciliano[7].
Storia
modificaMedioevo
modificaSempre secondo il Pagliarino, il paese aveva "un castello cinto di fossa et di bastioni". Esso risulta chiaramente elencato tra i castelli vescovili esentati dalla prestazione del fodro nel diploma di Federico I Barbarossa del 1158 ed in quello successivo di Federico II del 1220. Il fatto che non figuri nei privilegi imperiali precedenti può dipendere dal fatto che sia stato costruito solo nel XII secolo oppure che, pur esistendo già in epoca precedente, esso abbia avuto l'esenzione dalla tassa del fodro solo più tardi[7].
Dai documenti a disposizione non è possibile neppure sapere con certezza la sua ubicazione; da diversi indizi, tuttavia, si può ritenere che si trovasse nel luogo tuttora chiamato "Torre". Di tale Torre si trova cenno in un'investitura fatta dal vescovo Bartolomeo da Breganze nel marzo 1265 in favore di un certo Marco Paganizi[8]; e da tale atto si può dedurre che torre e castello fossero ancora a quell'epoca efficienti e che il vescovo intendesse riaverli subito in caso di necessità. Da un altro atto di investitura immediatamente successivo a quello citato, dell'agosto 1265, risulta chiaro che nella precedente epoca ezzeliniana il castello di Asigliano era caduto in mano ai nemici del vescovo per il tradimento di un certo Galeda figlio di Mucio[7].
In epoca successiva le investiture feudali citano assai raramente il castello e non ne parlano addirittura più a partire dal XIV secolo; può darsi che sia stato distrutto già alla fine del Duecento, ma appare più probabile che la distruzione sia avvenuta dopo il 1311 durante le lotte padovano-scaligere che infierirono particolarmente nel Basso Vicentino. Tale distruzione, comunque, dev'essere stata totale e definitiva, perché già ai tempi del Pagliarino — e cioè a metà del Quattrocento — del castello si conservava solo un ricordo sbiadito; nel XVI secolo, tuttavia, si ricordava ancora il burgus, perché un atto rogato ad Asigliano il 22 agosto 1530 parla di terreni situati in ora del borgo apud illos de Malerbis[7].
Verso la metà del Trecento, durante la dominazione scaligera, il territorio di Asigliano fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al Vicariato civile di Orgiano e tale rimase sino alla fine del XVIII secolo[9].
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 15 novembre 2006.[10]
Il gonfalone è un drappo di rosso con la bordatura di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa di San Martino (denominata anche chiesa di San Martino Vescovo), risalente al VII secolo e ubicata in via Roma
- Capitello votivo di San Rocco per Grazie ricevute, all'incrocio fra via Fabio Filzi e via Cesare Battisti
- Capitello votivo della Madonna delle Grazie, ubicato in via 11 Febbraio
- Capitello votivo dell'Ave Maria ubicato in via Trieste
- Capitello votivo di via 4 Novembre
- Capitello votivo di via Campostrino, edificato negli anni 2010
-
Lato sinistro della chiesa di San Martino
-
Lato sinistro della chiesa di San Martino
-
Campanile della chiesa di San Martino
-
Facciata della chiesa di San Martino
-
Facciata della chiesa di San Martino
-
Capitello votivo di via 4 Novembre
Architetture civili
modifica- Villa Bressan, risalente al XV secolo e ubicata in via Trieste
- Villa Vela, risalente al XVII secolo e ubicata in via Vela
- Villa Frazza, risalente al XVII secolo e ubicata in via Roma
- Casa della Dottrina, risalente al 1947 e ubicata in via 4 Novembre
- Monumento ai Caduti delle due guerre mondiali (1915-1918 e 1940-1945), risalente al XX secolo, in via 4 Novembre
-
Monumento ai caduti delle due guerre mondiali (1915-1918 e 1940-1945)
Altri monumenti e luoghi d'interesse
modificaAsigliano visse sotto il dominio dei vescovi-conti di Vicenza ed aveva un castello cinto da mura e bastioni, distrutto tra il 1200 e il 1300 durante le guerre tra padovani e scaligeri. Non sono rimasti ruderi del castello probabilmente perché le pietre erano materiale prezioso per altre costruzioni. L’antico castello è riprodotto con colori di fantasia nello stemma del paese. Dopo il dominio dei vescovi di Vicenza si passò a quello degli scaligeri di Verona. È di questo periodo medioevale la costruzione del Casamento Vela, gruppo di abitazioni, stalle e portici che nel tempo subirono modifiche ed ampliamenti.
Nel 1404 la Provincia di Vicenza e quindi pure Asigliano passano sotto il dominio veneziano. Da notare Asigliano non è mai stato preso in considerazione dai nobili veneziani perché i suoi terreni già bonificati costavano troppo rispetto a quello dei paesi vicini. Il territorio rimase libero dal dominio signorile. Il paese conservò l’autonomia ma mancarono i fondi per le grandi opere ed il paese rimase fuori dalle grandi vie di comunicazione. Durante il 1500, il periodo delle controversie religiose, le persone colte della zona si avvicinano alle idee filoprotestanti degli anabattisti. Si riunivano nel Villa Casamento Vela dove viveva la nobile famiglia dei Marana.
Qui si rifugiò Angelica Piovene Pigafetta che venne condannata dalla chiesa cattolica per eresia. La Villa Bressan, ubicata nel centro del paese, venne fatta costruire dalla nobile famiglia Segredo nel diciottesimo secolo e recentemente acquistata e restaurata dalla famiglia Diamanti .
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[11]

Geografia antropica
modificaNon vi sono frazioni o località all'interno del comune di Asigliano Veneto. Tra le contrade vi rientra Campostrino.
Infrastrutture e trasporti
modificaTra il comune di Asigliano Veneto e la frazione di San Sebastiano di Cologna Veneta è ubicata la Stazione di San Sebastiano-Asigliano. È una fermata ferroviaria della dismessa Treviso - Ostiglia.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | |
---|---|---|---|---|
1999 | 2004 | Renato Zampieri | Lista civica | Sindaco |
2004 | 2009 | Luigi Boaretti | Lista civica | Sindaco |
2009 | in carica | Fabrizio Ceccato | Lista Civica - Progetto Asigliano | Sindaco |
Gemellaggi
modifica- Asigliano Vercellese[12]
- Città della Speranza
Altre informazioni amministrative
modificaIl comune è stato costituito nel 1881 con la denominazione Asigliano, staccatasi dal comune di Orgiano (Censimento 1901: pop. res. 1116): decreto n. 389 del 30 luglio 1881, a firma Umberto I. L'appellativo Veneto, sebbene già in uso, venne aggiunto con decreto di Vittorio Emanuele III nel 1931.
La sua denominazione fino al 1928 era Asigliano[13].
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990, p. 408.
- ^ Gaetano Maccà, Storia del territorio vicentino, X, p. 16
- ^ Giambattista Pagliarino, Croniche di Vicenza, III, p. 170
- ^ a b c d Canova, 1979, p. 164.
- ^ In tale atto, il Paganizi prometteva di custodire et salvare turrem et castrum de Assillano pro ipso domino episcopo et episcopato vicentino et turrem et castrum eidem predicto domino episcopo aut eius certo nuncio libera, illesa, et expedita reddere, restituere et assignare quandocumque ipse dominus episcopus… voluerit.
- ^ Canova, 1979, p. 160.
- ^ Asigliano Veneto (Vicenza) D.P.R. 15.11.2006 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato l'11 agosto 2022.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ F. B., Asigliano Veneto - Notizie De.Co. - Arriva il marchio De.Co.: Il radicchio rosso è “tipico”, su comunideco.it, Comuni De.Co. - Denominazioni Comunali della Provincia di Vicenza, articolo tratto da Il Giornale di Vicenza, Mercoledì 16 Dicembre 2009.
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Bibliografia
modifica- AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
- Alessandro Biasin, Asigliano della storia, Sossano, Giovanni Editore, 1995
- Antonio Canova e Giovanni Mantese, I castelli medievali del vicentino, Vicenza, Accademia Olimpica, 1979.
- Pierluigi Lovo, Il radicchio rosso di Asigliano, Vicenza, 2008.
- Nel 2016 è uscito un calendario ricco di 13 foto d'epoca del Comune, con descrizione dei luoghi. Lo stesso riporta dieci ricette per gustare il prodotto tipico invernale della zona: il radicchio di Asigliano-
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Asigliano Veneto
Collegamenti esterni
modifica- Sito istituzionale del Comune di Asigliano Veneto, su comune.asiglianoveneto.vi.it. URL consultato il 6 dicembre 2015.