Aulo Antonio Rufo
Aulo Antonio Rufo (in latino: Aulus Antonius Rufus; 3 circa – dopo il 45) è stato un magistrato e senatore romano, console dell'Impero romano.
Aulo Antonio Rufo | |
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Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Aulus Antonius Rufus |
Nascita | 3 circa |
Morte | dopo il 45 |
Consorte | Furnia |
Figli | Antonia Furnilla |
Gens | Antonia |
Consolato | luglio/settembre-ottobre 45 |
Biografia
modificaDelle origini di Rufo non molto è noto: data la diffusione di Auli Antonii soprattutto in area lucana[1], è stata cautamente ipotizzata un'origine lucana[2][3], mentre da altre parti si è affermata una sua origine narbonese[4].
Non molto di più è conosciuto della carriera di Rufo. L'unico incarico attestato, però, lo vede al vertice dello stato romano: egli fu infatti console suffetto al fianco di Marco Pompeo Silvano Staberio Flaveno[5][6][7][8] da settembre (o forse persino da luglio) a ottobre del 45[3].
Inoltre, la presenza di un magistrato locale lidio di epoca neroniana di nome Aulo Antonio Pulcro[9] ha portato a ipotizzare, data la rarità in Asia del nome Aulus Antonius, che Rufo possa aver ricoperto una legazione proconsolare in quell'area[2][10].
Infine, qualcosa in più è noto sui legami familiari costruiti da Rufo. È stata infatti riconosciuta come sua figlia Antonia Furnilla[11][12][13][14], avuta da una Furnia ritenuta figlia di una sorella del console suffetto del 40 o del 41 Marco Furnio Augurino[13][14] oppure nipote del console ordinario del 17 a.C. Gaio Furnio[11][15] (incerto è se i due Furnii fossero imparentati[16]): Antonia Furnilla sposò poi con ogni probabilità Quinto Marcio Barea Sura, figlio del console suffetto del 34 Quinto Marcio Barea Sorano e fratello del console suffetto del 52 Quinto Marcio Barea Sorano[11][13][14][15], e i due ebbero come figlia Marcia Furnilla, seconda moglie del futuro imperatore Tito[11][13][14][17][18].
Note
modifica- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 463 nota 64.
- ^ a b O. Salomies, Römische Amtsträger und Römisches Bürgerrecht in der Kaiserzeit. Die Aussagekraft der Onomastik, in W. Eck (ed.), Prosopographie und Sozialgeschichte. Studien zur Methodik und Erkenntnismöglichkeit der kaiserzeitlichen Prosopographie, Köln-Wien-Weimar 1993, pp. 119-145, in particolare p. 141.
- ^ a b A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 462-464.
- ^ R. Syme, Roman Papers, III, Oxford 1984, p. 1057; VI, Oxford 1991, p. 227.
- ^ AE 1973, 145.
- ^ AE 1974, 274.
- ^ AE 1982, 195.
- ^ Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche, XX, 14, con le considerazioni di G. Camodeca, Per una riedizione dell'archivio puteolani dei Sulpicii. VI. Il dossier di Euplia da Milo e i nomina arcaria, in Puteoli, 12-13 (1989), pp. 3-63, in particolare p. 32 nota 49.
- ^ RPC I 2565-2566.
- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 463 nota 71.
- ^ a b c d M.-Th. Raepsaet-Charlier, Prosopographie des femmes de l'ordre sénatorial, Louvain 1987, n° 77.
- ^ Cautamente O. Salomies, Römische Amtsträger und Römisches Bürgerrecht in der Kaiserzeit. Die Aussagekraft der Onomastik, in W. Eck (ed.), Prosopographie und Sozialgeschichte. Studien zur Methodik und Erkenntnismöglichkeit der kaiserzeitlichen Prosopographie, Köln-Wien-Weimar 1993, pp. 119-145, in particolare p. 141, e, con maggior certezza, idem, Die Bedeutung der Onomastik für die Rekonstruktion von Genealogien in Rom, in W. Eck, M. Heil (ed.), Prosopographie des Römischen Kaiserreichs. Ertrag und Perspektiven. Kolloquium aus Anlass der Vollendung der Prosopographia Imperii Romani, Berlin-Boston 2017, pp. 109-132, in particolare p. 128 nota 48.
- ^ a b c d G. Camodeca, Nuovi dati dalla riedizione delle tabulae ceratae della Campania, in Atti XI Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina, Roma 1999, pp. 521-541, in particolare p. 525.
- ^ a b c d A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 462-464, 504-505 e 527.
- ^ a b O. Salomies, Die Bedeutung der Onomastik für die Rekonstruktion von Genealogien in Rom, in W. Eck, M. Heil (ed.), Prosopographie des Römischen Kaiserreichs. Ertrag und Perspektiven. Kolloquium aus Anlass der Vollendung der Prosopographia Imperii Romani, Berlin-Boston 2017, pp. 109-132, in particolare p. 128 nota 48.
- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 504 nota 269.
- ^ O. Salomies, Die Bedeutung der Onomastik für die Rekonstruktion von Genealogien in Rom, in W. Eck, M. Heil (ed.), Prosopographie des Römischen Kaiserreichs. Ertrag und Perspektiven. Kolloquium aus Anlass der Vollendung der Prosopographia Imperii Romani, Berlin-Boston 2017, pp. 109-132, in particolare p. 128 nota 48 e p. 130.
- ^ E. Champlin, Figlinae Marcianae, in Athenaeum, vol. 61 (1983), pp. 257-264, propone invece (in maniera non del tutto convincente, secondo A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 504 nota 275) che Antonia Furnilla abbia sposato lo stesso console del 52 e generato, oltre a Marcia Furnilla, anche la Marcia che fu moglie del console suffetto del 72 Marco Ulpio Traiano e madre dell'imperatore Traiano.
Bibliografia
modifica- O. Salomies, Römische Amtsträger und Römisches Bürgerrecht in der Kaiserzeit. Die Aussagekraft der Onomastik, in W. Eck (ed.), Prosopographie und Sozialgeschichte. Studien zur Methodik und Erkenntnismöglichkeit der kaiserzeitlichen Prosopographie, Köln-Wien-Weimar 1993, pp. 119-145, in particolare p. 141.
- A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 462-464.