Bathophilus nigerrimus

specie di pesce

Il batofilo nero (Bathophilus nigerrimus) è un pesce abissale della famiglia Stomiidae.

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Batofilo nero
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdineStomiiformes
FamigliaStomiidae
SottofamigliaMelanostomiinae
GenereBathophilus
SpecieB. nigerrimus
Nomenclatura binomiale
Bathophilus nigerrimus
Giglioli, 1882

Distribuzione e habitat

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È presente nell'Oceano Atlantico e nel mar Mediterraneo. Nei mari italiani è molto raro; è stato catturato nello Stretto di Messina e nei pressi dell'isola di Montecristo.
Vive in acque profonde, di solito si ritrova sui 500 m di profondità ma è stato pescato anche in superficie. Ha abitudini pelagiche di profondità.

Descrizione

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Questo pesce ha un aspetto che può essere definito solo come mostruoso. Ha una sagoma piuttosto tozza ed a sezione quasi cilindrica. La bocca è grandissima e fornita di lunghi denti acuminati disposti anche sul palato e sulla lingua mentre gli occhi sono piccoli. Sotto il mento c'è un barbiglio sottile lungo circa il doppio del corpo (non visibile nell'immagine). La pinna dorsale e la pinna anale sono ampie, opposte ed inserite molto indietro. La pinna caudale è biloba e piuttosto piccola. Le pinne pettorali sono grandi ed i loro raggi sono in gran parte liberi, alcuni terminano con un fotoforo. Le pinne ventrali sono grandi e curiosamente inserite al centro del corpo, equidistanti da dorso e ventre. Numerosi piccoli fotofori sono allineati sul ventre ed altri sono sparsi su tutto il corpo; uno più grande è posto tra l'occhio e la mandibola. Quando è vivo l'intero l'animale brilla di una diffusa, debole luce.
Il colore è nero volaceo oscuro, talvolta tendente al marrone.
Raggiunge i 12 cm.

Alimentazione

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Si ciba di pesci (soprattutto pesci lanterna) ed è molto vorace.

Riproduzione

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La riproduzione avviene in primavera con la deposizione di uova pelagiche. Le larve sono molto diverse dagli adulti, hanno pinne molto ampie e sono trasparenti.

Rarissima e del tutto occasionale, soprattutto con retini da plancton.

Bibliografia

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  • Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975
  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, 1991 ISBN 88-425-1003-3

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Collegamenti esterni

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