Bazar di Tabriz

mercato della città iraniana di Tabriz

Il Bazar di Tabriz (بازار تبریز, Bāzār Tabriz), bazar della città iraniana di Tabriz, è fin dall'antichità uno dei principali luoghi di commercio del Medio Oriente, situato lungo la storica Via della seta[1], ed il più grande bazar coperto al mondo[senza fonte].

 Bene protetto dall'UNESCO
Bazar di Tabriz
 Patrimonio dell'umanità
Tipoculturale
CriterioC (ii) (iii) (iv)
PericoloNon indicato
Riconosciuto dal2010
Scheda UNESCO(EN) Tabriz Bazzar
(FR) Ensemble du bazar historique de Tabriz

Secondo gli storici la costruzione di questo mercato iniziò circa 1000 anni fa, ma buona parte dell'attuale struttura risale al XV secolo[2].

L'enorme complesso comprende circa 35 km di passaggi coperti, con più di 7000 negozi, 24 caravanserragli e 28 moschee[3].

L'attività principale all'interno del bazar è la manifattura dei tappeti, ma è rinomato anche per la lavorazione degli argenti e dei gioielli[4].

Descrizione modifica

Situato nel centro della città è suddiviso in strade, molte dedicate a particolari categorie di prodotto. Tra queste Amir Bazaar (per oro e gioielli), Mozzafarieh (tappeti tessuti a mano, ordinati per dimensione e tipo di nodo), Bashmakhchi Bazaar (scarpe), Kiz Basdi Bazaar e Rahli Bazaar (altri prodotti). Tabriz e il suo bazar raggiunsero la massima prosperità nel XVI secolo, quando la città divenne la capitale del regno Safavide. La città perse poi questo status nel XVII secolo, ma il suo bazar è rimasto importante come centro commerciale ed economico nella regione e sulla via della seta.[5] Sebbene negli ultimi anni siano stati aperti numerosi negozi e centri commerciali moderni, il Bazar di Tabriz ha mantenuto il suo ruolo vitale di centro economico della città e dell'Iran nordoccidentale.[6]

Nel luglio del 2010 è stato inserito nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.[7]

Note modifica

  1. ^ news articles | iran.it Archiviato il 21 luglio 2011 in Internet Archive.
  2. ^ Bazar di Tabriz, su iran.it, 15 maggio 2008. URL consultato il 15 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2012).
  3. ^ Bazar di Tabriz, su italian.irib.ir. URL consultato il 13 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Tabriz: Viaggiare informati, su persia.it. URL consultato il 17 agosto 2022.
  5. ^ Assari, Ali, Mahesh, Talkad, Emtehani, Mohammed e Assari, Erfan, Comparative sustainability of bazaar in Iranian traditional cities: case studies in Isfahan and Tabriz (PDF), in International Journal on Technical and Physical Problems of Engineering, vol. 3, n. 9, dicembre 2011, pp. 18–24.
  6. ^ Editorial Board, East Azarbaijan Geography, Iranian Ministry of Education, 2000 testo in lingua persiana Archiviato il 16 giugno 2008 in Internet Archive.
  7. ^ World Heritage Committee inscribes seven cultural sites on World Heritage List, su whc.unesco.org, UNESCO World Heritage Centre, 31 luglio 2010. URL consultato il 17 agosto 2022.

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