Biohazard 4D-Executer
Resident Evil 4D: Executer (Biohazard 4D-Executer) è un film cortometraggio giapponese del 2000 diretto da Koichi Ohata. È tratto dall'omonimo videogioco Biohazard, conosciuto in Europa come Resident Evil. Biohazard 4D-Executer è il primo film della saga creato in computer grafica. In Italia è inedito.
| Resident Evil 4D: Executer | |
|---|---|
| Titolo originale | Biohazard 4D-Executer |
| Paese di produzione | Giappone |
| Anno | 2000 |
| Durata | 20 min |
| Genere | animazione, fantascienza, azione, orrore, avventura |
| Regia | Koichi Ohata |
| Soggetto | tratto dal videogioco Resident Evil |
| Produttore | Kenji Yoshida Naoki Miyachi |
| Casa di produzione | Visual Science Laboratory |
| Musiche | Yoshihiro Ike |
| Doppiatori originali | |
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Trama modifica
Il film è ambientato nella Raccoon City, nel Midwest degli Stati Uniti, i cui cittadini sono stati trasformati in zombi dopo essere stati infettati dal virus T, un'arma biologica sviluppata segretamente dalla società farmaceutica Umbrella. Una squadra militare composta dal leader Claus (Masaki Aizawa) e dai suoi uomini Roger (Hiroto Torihata), Ed (Hideto Ebihara), Robert (Tadasuke Omizu) e Norman (Yoshiyuki Kaneko) - viene mandata in città dalla compagnia. I membri del servizio di contromisura Ombrello Biohazard, un gruppo specializzato nel contenere epidemie di rischio biologico causate da Umbrella, il loro obiettivo è quello di salvare la dottoressa Cameron (Yurika Hino), una scienziata ricercatrice di un nuovo virus.
La squadra segue un segnale dalla sua carta d'identità ed è attratta da un magazzino, dove Robert viene ucciso durante un attacco a sorpresa da un mostro non identificato. La squadra fa a pezzi la creatura, ma non è consapevole della sua capacità di trasferire la sua mente ad altre forme di vita. La squadra parte per inseguire il segnale in movimento di Dr. Cameron verso un tombino e il mostro li segue nel corpo di un corvo. Norman e Roger accompagnano Claus nelle fogne, mentre Ed è di guardia sulla strada. Underground, il team trova l'attrezzatura del Dr. Cameron e viene attaccato da un cane. Dopo aver sparato al cane, vedono il documento di identità del medico ad esso allegato. Roger, che è un superiore in Umbrella, rivela agli altri che il vero scopo della loro missione non era quello di salvare la dottoressa Cameron, ma di raccogliere i suoi dati di ricerca riguardanti un nuovo virus in grado di rigenerare i geni. Era stata infettata dalla sua creazione e mutata nel mostro che la squadra aveva combattuto nel magazzino.
Mentre Claus, Norman e Roger tornano in superficie, Ed viene ucciso dal corvo e si trasforma in una creatura simile a quella nel magazzino. Questo nuovo mostro uccide Norman, ma Claus e Roger riescono a malapena a scappare in un incidente, usando una mitragliatrice attaccata al veicolo per distruggerlo. Mentre i due guidano fuori dalla città, Claus chiede del virus. Roger spiega come si fonde con i geni, permettendo al Dr. Cameron di rigenerare il suo corpo in altre forme di vita, rendendola così quasi immortale. Roger quindi impala Claus con tentacoli, inchiodandolo al posto. A questo punto, si rivela che Roger ha due facce, la seconda è quella del dottor Cameron. Il ricercatore spiega che li stava osservando nel corpo del cane mentre erano nel magazzino e che si è resa conto che Umbrella stava seguendo i suoi dati di ricerca. Il Dott. Cameron dice a Claus che lui e il suo team sono stati perfetti porcellini d'India per il virus che aveva creato e che lei continuerà i suoi esperimenti, cercando di riportarsi a una forma umana. Usando tentacoli, strappa la faccia di Claus a parte.
Sequel modifica
Resident Evil 4D: Executer ha avuto tre seguiti in computer grafica, l'ultimo dei quali uscito nel 2017:
Collegamenti esterni modifica
- Sito ufficiale, su capcom.co.jp (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2004).
- (EN) Biohazard 4D-Executer, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) Biohazard 4D-Executer, su FilmAffinity.
- (EN) Biohazard 4D-Executer, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Sito ufficiale (Giapponese), su capcom.co.jp. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2004).
