Buddleja incana
Buddleja incana Ruiz & Pav. è una pianta arborea della famiglia delle Scrophulariaceae.[1] È una pianta endemica di Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia.
Buddleja incana | |
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Buddleja incana | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Scrophulariaceae |
Tribù | Buddlejeae |
Genere | Buddleja |
Specie | B. incana |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Buddlejaceae |
Genere | Buddleja |
Specie | B. incana |
Nomenclatura binomiale | |
Buddleja incana Ruiz & Pav., 1798 | |
Sinonimi | |
Buddleja bullata Kunth | |
Nomi comuni | |
Kiswara |
Descrizione
modificaBuddleja incana è una pianta arborea che può raggiungere i 15 m di altezza.[2] Il fusto è irregolare, con ramificazione opposta; la chioma è arrotondata. La corteccia è brunastra e fessurata, mentre i rami giovani si presentano tomentosi.[3]
Le foglie sono coriacee, peduncolate, con lamine di forma oblungo-lanceolata; il loro colore è verde scuro nella pagina superiore e biancastro o giallognolo in quella inferiore, che presenta un'evidente peluria. Le infiorescenze sono racemose, con i fiori raggruppati a capolino in numero variabile da 15 a 40.[3] I fiori hanno un calice esternamente tomentoso; la corolla è tubulosa. La loro lunghezza è compresa tra 1,5 e 2,5 mm.[4] Il loro colore è giallo-arancione.[2] Il frutto à una capsula tomentosa di colore verde, che si apre a liberare i semi per fessurazione.[3]
Habitat e distribuzione
modificaLa specie è endemica della zona settentrionale andina dell'America del Sud, in particolare in Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia.[5] Si adatta con facilità a diversi tipi di suolo, con preferenza per quelli arenosi o misti; non ha bisogno di un'alta umidità. Cresce di norma ad altitudini comprese tra i 2300 e i 2900 m s.l.m., anche se alcuni individui possono crescere anche fino a 3400 m s.l.m..[6]
Usi
modificaL'albero di Buddleja incana è spesso piantato per fornire una protezione naturale contro il vento.[6] Il suo legno è usato per la costruzione di stoviglie, casse da imballaggio, manici di utensili e attrezzi agricoli; per la sua resistenza alle tarme è inoltre utilizzato per la costruzione di recinti e abitazioni. È usato anche per la produzione di carbone vegetale.[3][7]
Nella medicina tradizionale le foglie, mescolate a quelle di quenual , sono usate per curare ferite ed ulcere e per lenire i dolori reumatici; le foglie di Buddleja incana sono inoltre usate dai contadini delle zone andine come fertilizzante naturale.[3]
Tassonomia
modificaLa specie è stata descritta per la prima volta nel 1798 da Hipólito Ruiz López e José Antonio Pavón in Flora peruviana et chilensis.[8]
Note
modifica- ^ (EN) Buddleja incana Ruiz & Pav., su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ a b Gade, pp. 197-198.
- ^ a b c d e (ES) Mayra Judith Benenaula Fajardo, Propagación Vegetativa Inducida con 3 Bioregoladores de Crecimiento de Buddleja sp. y Gynoxys cuicochensis (PDF), su dspace.uazuay.edu.ec, Cuenca, Universidad del Azuay – Facultad de Ciencia y Tecnología, 2006. URL consultato il 30 maggio 2015.
- ^ (EN) Eliane Meyer Norman, Buddleja (Scrophulariaceae) (PDF), su floranorthamerica.org, Flora of North America Web Site, 9 marzo 2012. URL consultato il 30 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
- ^ Grandtner e Chevrette, p. 79.
- ^ a b (ES) Denis Arica Segovia, Algunas Especies Forestales Nativas Para la Zona Altoandina (PDF), su ecosaf.org, Consortium for the Sustainable Development of the Andean Ecoregion (CONDESAN). URL consultato il 30 maggio 2015.
- ^ (ES) Propiedades anatómicas, físicas y mecánicas de 93 especies forestales – Ecuador (PDF), su fao.org, Quito, Ministerio del Ambiente del Ecuador (MAE), 2014. URL consultato il 30 maggio 2015.
- ^ Quattrocchi, p. 682.
Bibliografia
modifica- (EN) D. W. Gade, Plants, Man and the Land in the Vilcanota Valley of Peru, Springer Science & Business Media, 2012, ISBN 9789401019613.
- (EN) M. M. Grandtner e Julien Chevrette, Dictionary of Trees, Volume 2: South America: Nomenclature, Taxonomy and Ecology, Academic Press, 2013, ISBN 9780123969545.
- (EN) Umberto Quattrocchi, CRC World Dictionary of Medicinal and Poisonous Plants: Common Names, Scientific Names, Eponyms, Synonyms, and Etymology, CRC Press, 2012, ISBN 9781482250640.
Altri progetti
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