Difenilcarbazide

composto chimico
(Reindirizzamento da C13H14N4O)

La difenilcarbazide (o 1,5-difenilcarbazide) è un derivato bisostituito dell'urea, e a temperatura ambiente si presenta come un solido biancastro inodore, scarsamente solubile in acqua ma solubile in solventi organici.

Difenilcarbazide
formula di struttura
formula di struttura
Nomi alternativi
1,5-difenilcarbazide
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC13H14N4O
Massa molecolare (u)242,28 g/mol
Aspettosolido biancastro
Numero CAS140-22-7
Numero EINECS205-403-7
PubChem8789
SMILES
C1=CC=C(C=C1)NNC(=O)NNC2=CC=CC=C2
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acqua(20 °C) poco solubile
Temperatura di fusione170 °C (443 K)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H315 - 319 - 335
Consigli P261 - 305+351+338 [1]

Questa sostanza viene utilizzata nell'analisi spettrofotometrica del cromo(VI), il quale la ossida dando un prodotto rosso-violetto, il difenilcarbazone, la cui assorbanza può essere percepita ad una lunghezza d'onda pari a 540 nm. Questa analisi colorimetrica può anche essere applicata al Cr(III) previa ossidazione quantitativa a Cr(VI).[2] Sono metodi analitici molto meno costosi ma con minor sensibilità e precisione di tecniche strumentali quali l'HPLC-ICP-MS che consentono l'analisi in tracce di campioni acquosi o solidi contenenti Cr. [3][4]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 27.02.2010
  2. ^ (EN) H. E. Crossley, Diphenylcarbazide. An internal indicator for use in the titration of iron with dichromate, in The Analyst, vol. 61, n. 720, 1º gennaio 1936, DOI:10.1039/an9366100164. URL consultato il 10 settembre 2016.
  3. ^ (EN) Li Liu, Yumin Leng e Hengwei Lin, Photometric and visual detection of Cr(VI) using gold nanoparticles modified with 1,5-diphenylcarbazide, in Microchimica Acta, vol. 183, n. 4, 10 febbraio 2016, pp. 1367–1373, DOI:10.1007/s00604-016-1777-8. URL consultato il 10 settembre 2016.
  4. ^ (EN) Da He, Maosheng Zheng e Tao Ma, Nitrite interference and elimination in diphenylcarbazide (DPCI) spectrophotometric determination of hexavalent chromium, in Water Science and Technology, vol. 72, n. 2, 1º luglio 2015, pp. 223–229, DOI:10.2166/wst.2015.203. URL consultato il 10 settembre 2016.

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