Cabina elettrica

contenitore che distribuisce e trasforma l'elettricità rendendola sicura per uso in case e aziende

Una cabina elettrica è un'officina elettrica connessa a sistemi elettrici di I e II categoria, destinata ad almeno una delle seguenti funzioni: trasformazione, conversione, regolazione o smistamento dell'energia elettrica.[1] La cabina di trasformazione è il complesso dei conduttori, delle apparecchiature e dalle macchine atte a trasformare la tensione fornita delle linee MT ai valori di alimentazione delle linee BT.

La cabina di smistamento consente di derivare da una o più linee in arrivo un maggior numero di linee in partenza, senza effettuare alcuna trasformazione; essa costituisce un nodo di diramazione dell'energia. Un'altra distinzione riguarda le cabine pubbliche e quelle private (o cabine di utente): le prime sono di proprietà dell'azienda distributrice dell'energia elettrica e servono per l'alimentazione delle utenze private in BT con tensione monofase 230 V e tensione trifase 400 V; le seconde sono di proprietà dell'utente e servono per l'alimentazione di impianti privati di grandi dimensioni (orientativamente oltre i 100 kW di potenza installata), con fornitura dell'energia elettrica in MT. Le cabine private sono formate da tre locali: uno di derivazione della MT e con accesso riservato esclusivamente all'azienda distributrice; il secondo, (comunemente detto locale misure) è il locale ove sono installati i contatori per la rilevazione dei consumi e vi hanno accesso sia l'azienda che l'utente; al terzo (cabina di utente) ha accesso solo l'utente. In questo locale sono presenti il trasformatore e i quadri elettrici di media e bassa tensione manovrabili dall'utente.

Note modifica

  1. ^ Comitato Elettrotecnico Italiano, 2, in Norme CEI 64-8 per impianti elettrici Edizione integrale e commentata, Milano, CEI, 1992, p. 30.

Voci correlate modifica

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