Calcio a 7-un-lato

sport per disabili

Il calcio a 7-un-lato è disciplina paralimpica dal 1984. In Italia la disciplina è stata riconosciuta dalla FISPES nel 2013. Analogo al calcio praticato dalle persone senza disabilità, vede 7 giocatori in campo, che possono avere disabilità differenti[1]. Principalmente le squadre sono composte da atleti con lesioni cerebrali[2].

Calcio a 7-un-lato
FederazioneCerebral Palsy International Sports and Recreation Association
Inventato1978
Componenti di una squadra7
Contatto
GenereMaschile
Indoor/outdoorOutdoor
Campo di giocoCampo rettangolare
OlimpicoNo (incluso alle Paralimpiadi dal 1984 al 2016; escluso a partire dalla XVI edizione)

Regole modifica

Nelle gare non c'è fuorigioco e le rimesse laterali possono essere effettuate con una sola mano, con la palla che deve rotolare sul campo e non deve essere lanciata, come invece avviene nel calcio per atleti normodotati. Le partite sono composte da due tempi da 30 minuti ciascuno, intervallati da una pausa di 15 minuti. I giocatori sono divisi in base alle proprie disabilità[3].

Le classi esistenti sono:

  • C5: Comprende atleti con la disabilità maggiore, che hanno difficoltà nella deambulazione, ma stanno in piedi e calciano il pallone senza fatica.
  • C6: Comprende atleti con problemi di coordinazione degli arti superiori, specialmente se in corsa.
  • C7: Comprende atleti affetti da emiplegia.
  • C8: Comprende atleti con disabilità minori.

Le squadre devono obbligatoriamente schierare in campo almeno un giocatore di classe C5 o C6 per tutta la partita e possono schierare fino a 2 giocatori di classe C8 per volta[4].

Note modifica

  1. ^ Azzurri di Gloria, su azzurridigloria.com.
  2. ^ La Repubblica - IL CALCIO PER DISABILI, su scuola.repubblica.it. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2019).
  3. ^ Prossimi Campioni, su prossimicampioni.blogspot.com.
  4. ^ DisabiliNews, su disabilinews.com.

Voci correlate modifica

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