Camillo Cibin

militare e poliziotto italiano (1926-2009)

Camillo Cibin (Salgareda, 5 giugno 1926Roma, 25 ottobre 2009) è stato un militare e poliziotto italiano e comandante del Corpo della gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.

Camillo Cibin

Comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano
Durata mandato1º agosto 1972 –
3 giugno 2006
Capo di StatoPapa Giovanni Paolo II
Papa Benedetto XVI
PredecessoreSpartaco Angelini
SuccessoreDomenico Giani

Direttore della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile
Durata mandato16 luglio 2002 –
3 giugno 2006
PresidenteEdmund Casimir Szoka
Predecessorecarica istituita
SuccessoreDomenico Giani

Direttore dell'Ufficio Centrale di Vigilanza del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
Durata mandato15 dicembre 1970 –
25 marzo 1991
PresidenteSergio Guerri
Paul Marcinkus
Rosalio José Castillo Lara
Predecessorecarica istituita
Successorecarica abolita

Dati generali
Partito politicoIndipendente
ProfessionePoliziotto
Camillo Cibin
NascitaSalgareda, 5 giugno 1926
MorteRoma, 25 ottobre 2009
Cause della mortenaturale
EtniaItaliano
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servitoBandiera della Città del Vaticano Città del Vaticano
CorpoGendarmeria pontificia
SpecialitàPubblica sicurezza
Anni di servizio1947-1971
GradoTenente
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Biografia modifica

Nato a Salgareda (TV) nel 1926, Camillo Cibin entrò in servizio nell'allora gendarmeria pontificia il 1º maggio 1947, raggiungendo presto il grado di tenente. Quando il 20 gennaio 1971 il corpo della gendarmeria venne sciolto da papa Paolo VI, Cibin venne nominato vice-responsabile del nuovo Ufficio centrale di vigilanza dello Stato della Città del Vaticano, di cui divenne responsabile il 1º agosto 1972 in qualità di sovrastante nel luglio 1975.

Dal 1978 fu al servizio di Giovanni Paolo II e in quanto responsabile della sua protezione fu anche presente in piazza San Pietro il 13 maggio 1981, quando il terrorista Mehmet Ali Ağca tentò di uccidere il pontefice, ferendolo. Immediatamente dopo gli spari, mentre gli agenti mettevano al riparo il Pontefice, Cibin si scagliò oltre le transenne di legno, riuscendo a bloccare Ağca anche con l'aiuto di alcuni dei presenti.

Dopo l'attentato Cibin decise di presentare le proprie dimissioni a Giovanni Paolo II, il quale le respinse. Nel gennaio 1982 venne nominato capo ufficio dell'Ufficio centrale di vigilanza e poi ispettore generale, seguendo il pontefice in tutti i suoi 104 viaggi apostolici all'estero e i molti in Italia.

L'anno successivo, a Fatima, la sua presenza risultò nuovamente fondamentale quando, il 12 maggio, riuscì a bloccare un sacerdote fanatico mentre tentava di pugnalare il papa, che ne uscì solo lievemente ferito.

Il 3 giugno 2006 lasciò l'incarico e si ritirò in pensione, morendo tre anni più tardi. I suoi funerali si sono svolti il 27 ottobre 2009 nella basilica di San Pietro in Vaticano, all'altare della Cattedra e sono stati celebrati dal cardinale Giovanni Lajolo[1].

Onorificenze modifica

Onorificenze italiane modifica

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 4 ottobre 1985[2]

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ Giovanni Lajolo, Omelia per la S. Messa per le esequie del comm. Camillo Cibin, su vaticanstate.va, 27 ottobre 2009. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2012).
  2. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN6180162118011602320009 · GND (DE1233486624
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