Canonica Lambro

frazione del comune italiano di Triuggio

Canonica Lambro (localmente La Canóniga in dialetto brianzolo) è una frazione del comune italiano di Triuggio posta a sudest del centro abitato, verso Lesmo.[2] Costituì un comune autonomo fino al 1841. Dalla sua nascita fino al XIX secolo segnava il confine meridionale della Brianza stricto sensu.

Canonica Lambro
frazione
Canonica Lambro – Veduta
Canonica Lambro – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Monza e Brianza
Comune Triuggio
Territorio
Coordinate45°39′04.71″N 9°16′53.15″E
Altitudine188 m s.l.m.
Abitanti1 634[1] (21-10-2001)
Altre informazioni
Cod. postale20844
Prefisso0362
Fuso orarioUTC+1
TargaMB
Nome abitanticanonichesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Canonica Lambro
Canonica Lambro

Canonica al Lambro fu un antico comune del Monzese registrato agli atti del 1751 come un villaggio di 170 abitanti saliti poi a 461 nel 1771.

Alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 risultava avere 300 abitanti.[3] Nel 1811 il municipio fu soppresso su risultanza di un regio decreto di Napoleone che lo unì a Sovico, ma il Comune di Canonica fu restaurato nel 1816 dagli austriaci dopo il loro ritorno, salvo poi ripensarci nel 1841[4] e decretare l'unione perpetua al Comune di Triuggio.

Località

modifica

Canonica è posta sulla sponda sinistra del Lambro, in essa fa spicco uno dei più antichi palazzi nobiliari della Brianza: "Villa Taverna".

La festa della frazione è la terza o quarta domenica di luglio.

Con D.G.R. n. 7 /8993 del 7.5.2002 Canonica è stata riconosciuta tra gli ambiti a rilievo artistico ex Art. 12 comma 3 del D.Lgs. 114/98.

Monumenti e luoghi di interesse

modifica

Villa Taverna

modifica

Villa Taverna è immersa in un grande parco. La storiografia locale riporta di come "probabilmente", prima di essere trasformato in villa (XVI secolo), fosse un antico fortilizio: allo stato attuale della ricerca non ci sono documenti che possano provarlo. L'edificio, dopo aver subito ampliamenti e adattamenti successivi su progetto di Pellegrino Tibaldi, assunse definitivamente pianta a "U", schema tradizionale delle ville patrizie lombarde del XVI secolo. Agli inizi del XVII secolo la villa divenne tristemente famosa per aver ospitato Giampaolo Osio, omicida, e conosciuto dai più come Egidio, l'amante della Monaca di Monza (personaggi manzoniani). L'Osio, braccato dalle autorità, trovò rifugio presso la villa, venne in seguito arrestato e quindi ucciso negli scantinati della villa stessa.

Oggi all'interno della villa, indenne da modifiche, è possibile ancora ammirare il giardino all'italiana che conserva l'originario schema compositivo cinquecentesco, le notevoli sale a volta e un monumentale scalone che conduce al piano superiore. Unitamente inserito nel complesso monumentale, e disposto in posizione più elevata, rispetto alla villa, si trova la Chiesina Barroca di S.Eurosia (1735) ad un'unica navata: all'interno una tela di F. Caponara (1863). In prossimità di "Villa Taverna" si trova la Chiesa Parrocchiale di S. Maria della Neve (XVII sec). In essa è possibile ammirare l'effigie marmorea della Madonna della Neve, un tempo posta sulla mura di Villa Taverna e poi traslata in seguito ad eventi miracolosi a Lei attribuiti La Chiesa è affrescata ad opera di G.B. Zalli.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia