Caposaldo Colle della Croce - Colle San Carlo

Il Caposaldo Colle della Croce - Colle San Carlo, nei comuni valdostani di Morgex e La Thuile, è uno dei capisaldi del "Gruppo Piccolo San Bernardo" del Sottosettore X/b Piccolo San Bernardo, insieme al Caposaldo Belvedere, al Caposaldo Piccolo San Bernardo e al Caposaldo Verney, volti a fronteggiare un eventuale nemico proveniente dal Piccolo San Bernardo. Esso fa parte del X Settore di Copertura Baltea, uno dei dieci settori in cui venne diviso il Vallo alpino occidentale.[1]

Caposaldo Colle della Croce - Colle San Carlo
X Settore di Copertura Baltea
Vallo Alpino Occidentale
Fortificazioni del Colle della Croce.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
Regione  Valle d'Aosta
CittàMorgex, La Thuile
Informazioni generali
Inizio costruzioneseconda metà degli anni 1930
Primo proprietarioMinistero della guerra italiano
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Storia modifica

Se le prime fortificazioni moderne in Valle d'Aosta sono realizzate già a partire dal 1924, è solo nella seconda metà degli anni Trenta del Novecento che vengono costruiti nuovi fortini e rimodernate le strutture esistenti per il vallo alpino: nel territorio di Morgex vengono quindi edificate alcune opere di tipo 7000, ma è solo nel 1941 che per rafforzare il sistema difensivo della direttrice del Piccolo San Bernardo sulle linee di confine è progettata una prima linea arretrata sul Colle San Carlo o Colle d'Arpy.[2][3]

Alla fine del conflitto bellico, secondo le direttive dei Trattati di Parigi del 1947, molte strutture sul confine sono distrutte o, per motivi economici, semplicemente disarmate e abbandonate.

Descrizione modifica

Come riportato Marco Boglione, il caposaldo comprende le fortificazioni del Colle della Croce (opere 9 e 10) e le fortificazioni del Colle San Carlo (opere 12, 14, 15 e la batteria della Testa d'Arpy).[4]

Note modifica

  1. ^ X Settore "Baltea", valloalpino.altervista.org, consultato il 12 aprile 2020.
  2. ^ Marco Boglione 2009, p. 47
  3. ^ «Solo l'emanazione della circolare 15000, voluta dal Maresciallo Graziani, nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, determinerà (...) la messa in cantiere di altrettanto progettualmente valide strutture al Colle di Arpy», in Massimo Ascoli 2009, p. 28
  4. ^ Marco Boglione 2009, pp. 49-50

Bibliografia modifica

  • Marco Boglione, Il Vallo Alpino in Valle d'Aosta (PDF), in Fondazione Émile Chanoux (a cura di), Tra baita e bunker. Tra baita e bunker. La militarizzazione della Valle d'Aosta durante il Fascismo, Aosta, Tipografia Valdostana, 2009, pp. 33-50, ISBN 978-88-86523-77-6. (atti del convegno del 14 dicembre 2007) (fonte)
  • Massimo Ascoli, Nascita ed evoluzione della Guardia alla Frontiera. La GaF in Valle d'Aosta, in Fondazione Émile Chanoux (a cura di), Tra baita e bunker. La militarizzazione della Valle d'Aosta durante il Fascismo, Aosta, Tipografia Valdostana, 2009, pp. 13-32, ISBN 978-88-86523-77-6. (atti del convegno del 14 dicembre 2007) (fonte)

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