Carlo di Isenburg-Büdingen-Birstein

Carlo Isenburg-Büdingen-Birstein (nome completo in tedesco: Karl Viktor Amadeus Wolfgang Kasimir Adolf Bodo, Fürst zu Isenburg und Büdingen in Birstein; Birstein, 29 luglio 1838Karlovy Vary, 2 aprile 1899) è stato il capo della casata tedesca mediatizzata di Isenburg-Büdingen-Birstein.

Carlo di Isenburg-Büdigen-Birstein
Principe di Isenburg-Büdingen-Birstein
NascitaBirstein, 29 luglio 1838
MorteCastello di Schlackenwerth, Karlovy Vary, 4 aprile 1899
Dinastiacasato di Isenburg-Büdingen-Birstein
Padreprincipe Vittorio Alessandro di Isenburg-Büdingen-Birstein
Madreprincipessa Maria di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg
Consortearchiduchessa Maria Luisa d'Asburgo Lorena

Biografia modifica

Nacque a Birstein, nell'Assia,[1] secondogenito del principe Vittorio Alessandro di Isenburg-Büdingen-Birstein[2] e di sua moglie, la principessa Maria, figlia del principe Carlo Tommaso di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg.[3] Nel 1843, dopo la prematura morte del padre fu posto sotto tutela dello zio, il principe Volfango Ernesto III di Isenburg-Büdingen-Birstein, che lo educò nella fede protestante. Essendo tuttavia la madre di fede cattolica, nel 1861 si convertì al cattolicesimo.

Il 31 maggio 1865, all'età di ventisette anni, sposò l'arciduchessa d'Austria Maria Luisa d'Asburgo-Lorena (1845-1917), figlia del granduca Leopoldo II di Toscana e della sua seconda moglie, la principessa Maria Antonia di Borbone delle Due Sicilie.[3] La sorellastra della sposa, Augusta Ferdinanda, era la moglie del principe Luitpold di Baviera, dal 1886 reggente per il suo paese. Lo storico Matthias Stickler osserva che il legame degli Asburgo con Carlo di Isenburg era destinato, insieme ad altre simili unioni matrimoniali, ad ostacolare la costante perdita di potere degli Asburgo all'interno della Confederazione tedesca.[4] La coppia ebbe nove figli. Nel 1866, dopo la morte di suo zio, Carlo gli successe come principe di Isenburg-Büdingen-Birstein.[3]

Insieme a suo cognato, il principe Carlo I di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg, marito di sua sorella Adelaide, Carlo diventò uno dei sostenitori più attivi della causa cattolica, in particolar modo durante il periodo della Kulturkampf. Divenne inoltre presidente dell' "Associazione per la protezione degli emigranti tedeschi" che si occupava, in particolare, degli emigranti cattolici del Nord America.[5] Morì improvvisamente durante un viaggio nel 1899, sua moglie Maria Luisa morì nel 1917.[3] Carlo è un antenato della principessa di Prussia Sofia di Isenburg,[3] moglie di Giorgio Federico, capo del casato di Hohenzollern e imperatore tedesco fino al 1918.

Figli modifica

I figli che Carlo ebbe da Maria Luisa sono:

  • principe Leopoldo (1866-1933), successore di suo padre. Nel 1902 sposò la principessa Olga di Sassonia-Weimar-Eisenach (1869-1924), figlia del principe Ermanno di Sassonia-Weimar-Eisenach, ed ebbe figli. Si sposò, nuovamente nel 1924 con la contessa Marie di Dürckheim-Montmartin (1880-1937), senza figli.
  • principessa Antonietta (1867-1943).
  • principessa Maria (1868-1919).
  • principe Francesco Giuseppe (1869-1939), sposò la principessa Federica di Solms-Braunfels, ed ebbe figli.[3] Sono i bisnonni di Sophie, principessa di Prussia.
  • principe Carlo (1871-1951), sposò morganaticamente Bertha Lewis.
  • principe Vittorio (1872-1946), sposò Leontine Rohrer.
  • principe Alfonso (1875-1951), sposò nel 1900 la contessa Paolina di Beaufort-Spontin (1876-1955), ed ebbe figli.[3]
  • principessa Elisabetta (1877-1943), sposò Georg Beyer
  • principessa Adelaide (1878-1936).

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Volfango Ernesto II, principe di Isenburg e Büdingen in Birstein Guglielmo Emico Cristoforo, conte di Isenburg e Büdingen in Birstein  
 
contessa Amalia Belgica di Ysenburg e Büdingen in Marienborn  
Carlo di Isenburg-Büdingen-Birstein  
principessa Sofia Carlotta di Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym Vittorio I, principe di Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym  
 
contessa Edvige Sofia Henckel von Donnersmarck  
Principe Vittorio Alessandro di Isenburg e Büdingen in Birstein  
Francesco, conte di Erbach-Erbach Giorgio Guglielmo, conte di Erbach-Erbach  
 
contessa Leopoldina di Salm-Grumbach  
contessa Carlotta di Erbach-Erbach  
contessa Luisa Carlotta di Leiningen Carlo Federico Guglielmo, 1º principe di Leiningen  
 
Cristiana Guglielmina Luisa di Solms-Rödelheim e Assenheim  
Carlo, principe di Isenburg e Büdingen in Birstein  
Domenico Costantino, IV Principe di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Principe Alessandro Teodoro di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Contessa Luisa di Leiningen-Dachsburg-Hartenburg  
Carlo Tommaso, V Principe di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
Principessa Leopoldina di Hohenlohe-Waldenburg-Bartenstein Luigi, Principe di Hohenlohe-Waldenburg in Bartenstein  
 
Contessa Polissena di Limburg-Stirum  
principessa Maria di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
Giuseppe Nicola, Conte di Windisch-Grätz Leopoldo Carlo Giuseppe, Conte di Windisch-Grätz  
 
Contessa Maria Antonia di Khevenhüller  
Contessa Sofia di Windisch-Grätz  
Principessa e Duchessa Leopoldina d'Arenberg Carlo Maria Raimondo d'Arenberg, Principe e V Duca d'Arenberg, XI Duca di Aarschot  
 
Louise Margarete de la Marck-Schleiden, Contessa di Vardes  
 

Note modifica

  1. ^ Leo van de Pas, Karl, Fürst zu Isenburg und Büdingen in Birstein. (Trad.Ted.:"Carlo, principe di Isenburg e Büdingen in Birstein"), in Genealogics.org. URL consultato il 5 giugno 2012.
  2. ^ A sua volta figlio di Carlo, ultimo principe sovrano di Isenburg-Büdingen-Birstein.
  3. ^ a b c d e f g Genealogisches Handbuch des Adels, Fürstliche Häuser XIII. "Isenburg/Ysenburg". C.A. Starke Verlag, 1987, pp. 237-239. (German). (Trad.Ted.:"Manuale genealogico della nobiltà, XIII° casa principesca")
  4. ^ Matthias Stickler: Machtverlust und Beharrung. Dimensionen einer erneuerten politischen Geschichte der regierenden Dynastien Europas im 20. Jahrhundert. In: Hans-Christof Kraus, Thomas Nicklas (Hrsg.): Geschichte der Politik. Alte und neue Wege. Beiheift zur Historischen Zeitschrift, Band 44, München 2007, S. 375-397, hier S. 385. (Trad.Ted."Matthias Stickler:La perdita del potere. Dimensioni di una storia politica rinnovata delle dinastie regnanti d'Europa nel 20 ° secolo. In: Hans-Christof Kraus, Thomas Nicklas (ed.): La storia della politica. Vecchi e nuovi modi.")
  5. ^ Colman J. Berry: The German Catholic Immigrant. In: Thomas T. McAvoy (Hrsg.): Roman Catholicism and the American Way of Life. University of Notre Dame Press, Notre Dame 1960, ISBN 0836981677, S. 188-203, hier Seite 197. (Trad.Ted.:"Colman J.Berry: L'Immigrato cattolico tedesco. In: Thomas T. McAvoy (Hrsg.): Cattolicesimo romano e il modo di vita americano".)

Bibliografia modifica

  • Das katholische Deutschland, repräsentirt durch seine Wortführer. Porträts hervorragender Katholiken in Lichtdruck ausgeführt mit kurzen Character- und Lebensbeschreibungen. 2. Serie, 1. Heft, Verlag Leo Woerl, Würzburg 1878. (Trad.Ted.:"La Germania cattolica, rappresentata attraverso il suo portavoce. Ritratti di ottimi cattolici alla luce della tiratura a caratteri brevi e biografie. 2ª serie, il primo libro, l'editore Leo Woerl, 1878a Würzburg").
  • Manfred Hermanns: "Weltweiter Dienst am Menschen unterwegs. Auswandererberatung und Auswandererfürsorge durch das Raphaels-Werk 1871-2011". Friedberg 2011, ISBN 978-3-87614-079-7, hier S. 25, 26, 39, 53, 84. (Trad.Ted.:"Servizio mondiale per le persone in movimento. Consulenza per gli emigranti a cura dagli Raphaels-Werk 1871-2011")
  • David August Rosenthal: Fürst Karl zu Isenburg-Birstein. In: ders.: Konvertitenbilder aus den neunzehnten Jahrhundert. Band 1: Deutschland, Teil 3, Manz Verlag, 3. Auflage, Regensburg 1901, S. 431-433. (Trad.Ted."Convertire le immagini del XIX secolo. Volume 1: Germania, parte 3, Manz Verlag, 3ª edizione, Regensburg 1901, pp. 431-433".)

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