Ottavia (zona di Roma)

50ª zona dell'Agro romano
(Reindirizzamento da Casal del Marmo)

Ottavia è la cinquantesima zona di Roma nell'Agro romano, indicata con Z. L.

Z. L Ottavia
Treno alla stazione F.S. di Ottavia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma XIV
Data istituzione13 settembre 1961
Codice450
Superficie3,98 km²
Abitanti19 501 ab.
Densità4 903,44 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Ottavia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma XIV
Data istituzione30 luglio 1977
Codice19C
Superficie5,6 km²
Abitanti15 365 ab.
Densità2 743,75 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Il toponimo indica anche la zona urbanistica 19C del Municipio Roma XIV di Roma Capitale.

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Si trova nell'area nord-ovest di Roma, a ridosso ed internamente al Grande Raccordo Anulare.

La zona confina:

La zona si divide in due parti: la prima, chiamata appunto Ottavia, si snoda attorno alla parte settentrionale della strada principale via di Casal del Marmo per finire nella zona di Palmarola, mentre la seconda, chiamata Ipogeo degli Ottavi, si sviluppa attorno all'area dell'omonima stazione ferroviaria.

Storia modifica

Negli anni 20 del XX secolo vennero alla luce i resti di epoca Romana del Sepolcro gentilizio degli Ottavi, cosiddetto Ipogeo degli Ottavi, da cui poi la zona prese il nome. In seguito a questo ritrovamento l'interesse per la storia antica della zona aumentò e furono effettuati vari ritrovamenti. Gli studi degli storici si sono concentrati sulla viabilità, modellata su percorsi preesistenti di epoca Etrusca - essendo l'area sotto l'influenza della città di Veio - come la via Cassia, la via Trionfale, la via Cornelia più a sud e la via Clodia.[5] I collegamenti tra le suddette strade sono stati confermati da vari ritrovamenti archeologici, in particolare nel 1985 vennero alla luce, nei pressi del casale della Lucchina, 5 metri di strada; altri tre tratti del tracciato furono rinvenuti all'altezza dell’attuale via della stazione Ottavia; il ritrovamento del quarto tratto negli anni 90 ha permesso la ricostruzione di questo tracciato che serviva probabilmente una villa rustica o un gruppo di abitazioni.[6] È stata inoltre rinvenuta una piccola necropoli di origine etrusca riutilizzata in epoca romana.[5]

Nei secoli successivi si ha menzione delle suddette strade nelle carte topografiche, in particolare nella mappa della campagna romana del 1547 di Eufrosino della Volpaia, che riporta come punto di partenza il "Bivio delle tre capanne".[5] Con esso si individuava una località di confine della tenuta S.Andrea e di quella del Lucchese. Nella piantina del Catasto Alessandrino della tenuta del Casale del Marmo (1650), si palesa la posizione di questo bivio identificabile con l’incrocio formato dalla via Trionfale con via della stazione Ottavia: il bivio è esistito sino alla fine del XX secolo quando, per la costruzione della linea ferroviaria Roma-Viterbo, venne smantellato.

L'attuale zona, nata come borgata rurale nel periodo interbellico, sorse sulle tenute di "Casal del Marmo" (famiglia Massara) e de "La Lucchina" (Prospero Colonna). Nell'arco di tempo compreso tra gli anni cinquanta e la fine degli anni sessanta, ha visto un notevole sviluppo nelle aree circostanti la via Trionfale e la linea ferroviaria Roma-Viterbo, oggi FL3 ed in quelle lungo la via di "Casal del Marmo". Nel 1990 nella zona Ipogeo degli Ottavi furono costruite delle case popolari, mentre lo sviluppo dell'edilizia privata è continuato anche negli anni 2000.

In occasione del Giubileo del 2000, con il raddoppio della ferrovia Roma-Viterbo, la zona conosce un nuovo sviluppo (soprattutto dal punto di vista infrastrutturale) e viene dotata di una nuova stazione ferroviaria nell'area di Ipogeo degli Ottavi.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture civili modifica

Architetture religiose modifica

Progetto dell'architetto Francesco Fornari. Parrocchia eretta il 13 aprile 1950 con il decreto del cardinale vicario Francesco Marchetti Selvaggiani "Pastoris vigilantis". Il territorio è stato desunto da quello della parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe. Ha ricevuto la visita pastorale di papa Giovanni Paolo II il 24 ottobre 1993.
Parrocchia eretta il 1º novembre 1988 con decreto del cardinale vicario Ugo Poletti. Il territorio è stato desunto da quello delle parrocchie di San Massimo e dei Santi Ottavio e Compagni Martiri. Ha ricevuto la visita pastorale di papa Francesco il 12 marzo 2017.

Siti archeologici modifica

Aree naturali modifica

Infrastrutture e trasporti modifica

 È raggiungibile dalle stazioni di Ottavia e Ipogeo degli Ottavi.

Geografia antropica modifica

Urbanistica modifica

Nel territorio di Ottavia si estendono il settore ovest dell'omonima zona urbanistica 19C e il settore nord della zona urbanistica 19D Santa Maria della Pietà.

Suddivisioni storiche modifica

Del territorio di Ottavia fa parte la frazione di Palmarola.

Sport modifica

Calcio
  • S.S.D. Ottavia che nel 2019-20 milita nel campionato maschile di Eccellenza.[8]
  • A.S.D. Astrea che nel 2019-20 milita nel campionato maschile di Eccellenza.[9]
  • Roma Decimoquarto W che nel 2019-20 milita nel campionato femminile di serie C.[10]

Note modifica

  1. ^ Separata dal Grande Raccordo Anulare, dall'altezza di via Cogliate fino alla galleria sotto via Trionfale.
  2. ^ Separata da via Trionfale, dal GRA a via di Casal del Marmo.
  3. ^ Separato di via di Casal del Marmo, da via Trionfale al sottopassaggio del GRA.
  4. ^ Separata dal Grande Raccordo Anulare, al ponte su via di Casal del Marmo fino all'altezza di via Cogliate.
  5. ^ a b c Ottavia | Roma che non ti aspetti, su iltaoaroma.altervista.org. URL consultato il 7 novembre 2020.
  6. ^ primavalleinrete, La strada romana di Ottavia, su Primavalle in Rete, 22 luglio 2021. URL consultato il 30 ottobre 2021.
  7. ^ Marina De Franceschini, cap. 18. Villa della Borgata Ottavia, pp. 67-68.
  8. ^ La squadra sul sito Tuttocampo
  9. ^ La squadra sul sito Tuttocampo
  10. ^ La squadra sul sito Tuttocampo

Bibliografia modifica

  • Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN 978-88-8265-311-8.

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