Caulerpa lentillifera

specie di pianta della famiglia Caulerpaceae

Caulerpa lentillifera comunemente nota come uva di mare o caviale verde[1], è una alga verde appartenente alla famiglia delle Caulerpaceae originaria delle regioni costiere dell'Asia orientale. Quest'alga è una delle specie commestibili di Caulerpa preferite per la sua consistenza morbida e succulenta. Fu coltivata per la prima volta a fini commerciali nelle Filippine negli anni '50, seguito dal Giappone nel 1968. Entrambi i paesi rimangono i principali consumatori di C. lentillifera. Da allora la sua coltivazione si è diffusa in altri paesi, tra cui Vietnam, Taiwan e Cina.

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Caulerpa lentillifera
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneChlorophyta
ClasseUlvophyceae
OrdineCaulerpales
FamigliaCaulerpaceae
GenereCaulerpa
SpecieC. lentillifera
Nomenclatura binomiale
Caulerpa lentillifera
J. Agardh, 1837

È una macroalga, il che significa che è costituita una singola cellula gigante con più nuclei e può crescere fino a 30 cm di lunghezza. Al posto delle foglie, le alghe hanno delle piccole sfere che scoppiano durante la masticazione, rilasciando un gusto umami.[2]

Coltivazione commerciale

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Tradizionalmente, la C. lentillifera veniva raccolta direttamente in natura. La prima coltivazione commerciale di C. lentillifera avvenne negli anni '50 a Cebu, nelle Filippine, dopo l'introduzione accidentale di C. lentillifera negli stagni per pesci.[3] Attualmente, esistono circa 400 ettari di stagni a Cebu, che producono circa 12-15 tonnellate di C. lentillifera fresca all'anno. Il raccolto avviene solitamente dopo due mesi dalla prima semina e successivamente ogni due settimane a seconda del ritmo di crescita.[4]

La coltivazione commerciale iniziò in Giappone nel 1986, dove fu coltivata in vasche nelle acque più calde di Okinawa.[5] Da allora la coltivazione commerciale si è diffusa in altri paesi, tra cui Vietnam, Taiwan e Cina (nel Fujian e Hainan). La maggior parte è destinata al consumo interno, ma viene anche esportata in Giappone.[6]

Usi culinari

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Umi-budō a Miyakojima, prefettura di Okinawa, Giappone

La Caulerpa lentillifera, insieme alla C. racemosa, viene tradizionalmente consumata nelle cucine del sud-est asiatico, dell'Oceania e dell'Asia orientale. Si consuma quasi sempre cruda da sola o in insalata.[7] Il sapore dell'alga viene descritto "come l'oceano". L'alga è nota per essere ricca di iodio.[8]

Nelle Filippine, C. lentillifera è solitamente conosciuta come latô o arosep. Dopo essere stato lavata in acqua pulita, viene solitamente consumata cruda come insalata (ensaladang lato) oppure mescolato con scalogno crudo tritato e pomodori freschi e condito con una miscela di salsa di pesce o bagoong (pasta di pesce) e aceto. La sua popolarità si è diffusa anche nello stato malese del Sabah (dove è chiamata latok) a causa delle migrazioni dei popoli Bajau.[4][9] C. lentillifera è comsumata anche dalle comunità costiere della Malesia, delle isole Riau e di Singapore, queste ultime fino a quando non furono sfollate nell'entroterra alla fine del XX secolo.

A Okinawa, in Giappone, l'alga è conosciuta come umi-budō (海ぶどう), che significa "uva di mare", o kubiretsuta.[10] Viene servita immersa nel ponzu, trasformata in sushi, aggiunta alle insalate o mangiata così com'è.[11][12]

La Caulerpa lentillifera viene consumata anche in Vietnam, dove è conosciuta come rong nho o rong nho biển, che significa "alga dell'uva";[13] in Corea, dove è conosciuto come bada podo (바다포도), che significa anche "uva di mare"; e in Indonesia (in particolare Bali), dove è conosciuto come bulung.

  1. ^ Authentic World Food, http://www.authenticworldfood.com/en/ingredients/sea-grapes-green-caviar/. URL consultato il 14 April 2017.
  2. ^ technologynetworks.com, https://www.technologynetworks.com/genomics/news/revealing-tasty-genetic-secrets-of-sea-grapes-327502. URL consultato l'11 novembre 2022.
  3. ^ Gavino C. Jr. Trono, Manual on Seaweed Culture, ASEAN/UNDP/FAO Regional Small-Scale Coastal Fisheries Development Project, December 1988.
  4. ^ a b BAR Digest, https://www.bar.gov.ph/index.php/digest-home/digest-archives/769-2015-4th-quarter/5953-lato-nutritious-grapes-from-the-sea. URL consultato il 26 October 2020.
  5. ^ Pl@ntUse, https://uses.plantnet-project.org/en/Caulerpa_lentillifera_(PROSEA). URL consultato il 26 October 2020.
  6. ^ vol. 7, DOI:10.7717/peerj.6118, PMID 30643691, https://oadoi.org/10.7717/peerj.6118.
  7. ^ DOI:10.1007/s10811-013-0227-9, https://oadoi.org/10.1007/s10811-013-0227-9.
  8. ^ vol. 40, https://www.researchgate.net/publication/267256016.
  9. ^ vol. 2, DOI:10.35800/bdp.2.1.2014.3793, https://oadoi.org/10.35800/bdp.2.1.2014.3793.
  10. ^ Dawes, Clinton J., Marine botany, John Wiley, 1998, ISBN 978-0-471-19208-4.
  11. ^ Japan Visitor, https://www.japanvisitor.com/japanese-culture/food/umibudo. URL consultato il 26 October 2020.
  12. ^ tsunagu Japan, https://www.tsunagujapan.com/umibudo/. URL consultato il 26 October 2020.
  13. ^ The Japan Times Online, https://www.japantimes.co.jp/life/2014/04/22/food/search-fruits-okinawas-oceans/.


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