Chalcopsitta duivenbodei

specie di uccello

Il lori bruno (Chalcopsitta duivenbodei Dubois, 1884) è un uccello della famiglia degli Psittaculidi.[2]

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Lori bruno
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
OrdinePsittaciformes
FamigliaPsittaculidae
GenereChalcopsitta
SpecieC. duivenbodei
Nomenclatura binomiale
Chalcopsitta duivenbodei
(Dubois, 1884)

Descrizione

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Colore generale bruno olivaceo, taglia attorno ai 31 cm, maschera facciale gialla sfumata in verdognolo più o meno accentuata a seconda dei soggetti; spalline e cosce gialle, groppone violetto, soffusioni giallastre sul petto e nella parte ventrale, più o meno visibili a seconda dei soggetti. Becco e zampe neri, iride rossa e anello perioftalmico scuro. I soggetti giovani hanno colorazione più pallida e coda più corta degli adulti, oltre all'anello perioftalmico chiaro. Si presenta in due sottospecie[3], il C. d. duivenbodei (sottospecie nominale, diffusa in un areale maggiore) e il C. d. syringanuchalis (dall'aspetto generale più scuro e localizzato in popolazioni separate dalla sottospecie nominale).

Distribuzione e habitat

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Nella parte nord-occidentale della Nuova Guinea, in un areale più vasto troviamo la sottospecie nominale; la sottospecie invece è localizzata in un areale più ridotto, nella zona a nord-est. Poco studiato in natura, poco diffuso in cattività, dove però le poche coppie presenti si riproducono con una certa regolarità.

Biologia

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Vive in coppie isolate o in piccoli gruppi di 8 individui al massimo, nella foresta costiera nel nord della Nuova Guinea, fino ai 200 metri di quota (Rand e Gilliard 1967). Il periodo riproduttivo inizia a fine marzo-inizio aprile; la coppia sceglie un albero cavo e, nella parte più lontana e protetta rispetto al foro d'entrata, allestisce una camera di cova abbastanza rustica ma adatta allo scopo.

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Chalcopsitta duivenbodei, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Psittaculidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
  3. ^ Zoological Nomenclature Resource: Psittaciformes (Version 9.022), su zoonomen.net, www.zoonomen.net, 28 marzo 2009.

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