Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst
Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst (Londra, 20 giugno 1858 – Penshurst, 2 agosto 1944), è stato un diplomatico britannico, governatore coloniale.
Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst | |
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Viceré d'India | |
Durata mandato | 23 novembre 1910 – 4 aprile 1916 |
Monarca | Giorgio V |
Predecessore | Gilbert Elliot-Murray-Kynynmound, IV conte di Minto |
Successore | Frederic Thesiger, I visconte Chelmsford |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | The Right Honourable |
Università | Trinity College |
BiografiaModifica
La famigliaModifica
Hardinge era il secondo figlio di Charles Hardinge, II visconte Hardinge, e nipote di Henry Hardinge, I visconte Hardinge, già governatore generale dell'India.
Frequentò la Harrow School nei pressi di Londra e il Trinity College di Cambridge[1].
La carrieraModifica
Hardinge entrò nel servizio diplomatico nel 1880, venne nominato primo segretario a Tehran nel 1896 e primo segretario a San Pietroburgo nel 1898. Dopo un breve periodo come assistente sottosegretario agli affari esteri divenne ambasciatore britannico in Russia nel 1904. Nel 1906 venne promosso sottosegretario permanente agli affari esteri e malgrado fosse conservatore, lavorò al fianco del ministro degli Esteri liberale Edward Grey. Nel 1907 declinò l'incarico di ambasciatore negli Stati Uniti. Nel 1910 fu nominato barone Hardinge di Penshurst, località nel distretto di Sevenoaks (Kent), e nominato dal governo Asquith, viceré dell'India britannica.
Durante il suo incarico vi fu la visita di re Giorgio V per presenziare al Durbar di Delhi del 1911, e lo spostamento della capitale da Calcutta a Nuova Delhi nel 1912. Nonostante Hardinge sia stato l'obiettivo della cospirazione "Delhi-Lahore" di nazionalisti indiani che tentarono invano di assassinarlo, durante il suo governo le relazioni tra amministrazione britannica e popolo indiano migliorarono, grazie anche alle riforme del 1909 ed all'ammirazione personale di Hardinge per il Mahatma Gandhi.
Durante la prima guerra mondiale contribuì a migliorare le relazioni coloniali con la madrepatria, ciò che consentì un significativo contributo dell'India nel conflitto. In particolar modo la British Indian Army giocò un ruolo fondamentale nella campagna di Mesopotamia[2].
Nel 1916, Hardinge tornò ad occupare il ruolo di sottosegretario permanente agli affari esteri, prestando servizio con Arthur Balfour. Nel 1920 divenne ambasciatore in Francia prima di ritirarsi a vita privata nel 1922.
Morì a Penshurst, nel distretto di Sevenoaks (Kent), il 2 agosto 1944, all'età di 86 anni.
OnorificenzeModifica
Compagno dell'Ordine del Bagno | |
— 1895 |
Commendatore dell'Ordine Reale Vittoriano | |
— 1903 |
Cavaliere Commendatore dell'Ordine di San Michele e San Giorgio | |
— 29 marzo 1904 |
Cavaliere Commendatore dell'Ordine Reale Vittoriano | |
— 10 maggio 1904 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Michele e San Giorgio | |
— 1º gennaio 1905 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Vittoriano | |
— 9 novembre 1905 |
Compagno dell'Ordine del Servizio Imperiale | |
— 1906 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno | |
— 1910 |
Cavaliere Gran Commendatore dell'Ordine della Stella d'India | |
— 1910 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Impero britannico | |
— 1910 |
Medaglia d'oro del Delhi Durbar di Giorgio V | |
— 1911 |
Royal Victorian Chain | |
— 1912 |
Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera | |
— 1916 |
Croce della Libertà per il servizio civile di I Classe | |
NoteModifica
- ^ (EN) J. & J. A. Venn, Hardinge, the Hon. Charles, in Alumni Cantabrigienses, Cambridge University Press, 1922–1958.
- ^ Lord Hardinge and the Mesopotamia Expedition and Inquiry, 1914-1917; Douglas Goold; The Historical Journal, Vol. 19, No. 4 (Dec., 1976), pp. 919-945
BibliografiaModifica
- Briton C. Busch, Hardinge of Penshurst: a study of the old diplomacy, Hamden, Conn.: Published for the Conference on British Studies and Indiana University at South Bend by Archon Books, 1980.
- Lord Hardinge of Penshurst, The Reminiscences of Lord Hardinge of Penshurst (London, 1947)
- Zara S. Steiner, The Foreign Office and Foreign Policy 1898-1914 (Cambridge, 1969)
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst, in Encyclopædia Iranica, Ehsan Yarshater Center, Columbia University.
- (EN) Opere di Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 71381507 · ISNI (EN) 0000 0001 0801 5336 · BAV 495/190050 · LCCN (EN) n80056761 · GND (DE) 118720368 · BNF (FR) cb106027687 (data) · J9U (EN, HE) 987007273064605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80056761 |
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