Chesio

frazione del comune italiano di Loreglia

Chesio (Ches in dialetto locale[1]) è una frazione di montagna (circa 100 abitanti) del comune di Loreglia, Verbano-Cusio-Ossola.

Chesio
frazione
Chesio di Loreglia
Chesio – Veduta
Chesio – Veduta
Panorama di Chesio da Loreglia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Verbano-Cusio-Ossola
Comune Loreglia
Territorio
Coordinate45°54′22.79″N 8°21′43.99″E / 45.90633°N 8.36222°E45.90633; 8.36222 (Chesio)
Altitudine678 m s.l.m.
Superficie10 km²
Abitanti98
Densità9,8 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale28893
Prefisso0323
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiTaplagn
PatronoSan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Chesio
Chesio

Geografia fisica modifica

Il paese di Chesio è situato sul versante settentrionale della Valle Strona.[1]

Origini del nome modifica

Il nome del paese, che avrebbe origini verso fine del medioevo, si fa risalire al tedesco kase - formaggio. Gli abitanti sono detti taplagn. Tale nome deriverebbe dal suono dell'originaria campanella situata presso l'antico oratorio.[2]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Da un punto di vista architettonico, Chesio si caratterizza per la presenza di alcuni edifici di interesse: "Casa Gianoli" ('500) e le "Ville dei Cane" (primi del '900), retaggio di un passato ricco e signorile. Di interesse, risulta anche la cinquecentesca chiesa, intitolata a San Rocco. Nella Casa Gianoli sono visibili gli affreschi coi ritratti dei membri della famiglia.[2]

Da menzionare sono, anche, il "Tempio della Vittoria", un piccolo oratorio che sorge in località Cravetta, e le numerose opere che il maestro Mario Molteni ha qui realizzato negli anni, visibili percorrendo le vie del borgo.[2][3]

Esso possiede due alpeggi principali: l'"Alpe Loccia" (in dialetto Locia – 1.107 m s.l.m.) e "Castelvaga" (in dialetto Castuaga). Il primo è raggiungibile in macchina, attraverso una ripida strada asfaltata, il secondo esclusivamente a piedi, percorrendo uno stretto sentiero.[1][4]

La cima più importante che si può raggiungere da Chesio, passando per l'Alpe Loccia, è il Monte Massone (2.161 m s.l.m.). Dalla vetta di questa montagna sono visibili i laghi d'Orta, Maggiore, Mergozzo, Varese, Monate e la pianura padana. [4]

Il 15 Agosto 2024 è stata inaugurata la "Scala dei Bambini". Quest'opera è stata voluta dalla Pro Chesio che ha coinvolto i ragazzi del paese nel dipingere gli scalini che formano parte della via più antica di Chesio con i colori che richiamano la bandiera della pace.

 
Il campanile della Chiesa Parrocchiale di San Rocco

Economia modifica

Un tempo sede di diverse attività artigianali, dal peltro alla lavorazione del legno, fino alla realizzazione di rasoi da barba ed organetti, Chesio si presenta come un paesino residenziale e di villeggiatura.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d Don Felice Cane, Chesio e la Valle Strona
  2. ^ a b c La Valle Strona, Fondazione Arch. E. Monti, 1975
  3. ^ Mario Molteni - Racconti nel marmo - Candoglia 1987-1988
  4. ^ a b Valle Strona - sentieri nella storia e nella natura, Alberti Libraio Editore, 2000

Bibliografia modifica

  • Don Felice Giulio Cane, Chesio e la Valle Strona (1907), ristampa, Verbania, Alberti Libraio Editore, 2001, ISBN 88-7245-100-0.
  • Don Felice Piana, Memorie della Valle Strona (1963), ristampa, 1977.
  • AA.VV., La valle Strona, Fondazione Arch. E. Monti, 1975.
  • Paolo Crosa Lenz, Valle Strona – sentieri nella storia e nella natura, Verbania, Alberti Libraio Editore, 2000, ISBN 88-7245-083-7.
  • Antonio Biganzoli, Valle Strona arcaica – territorio storia e preistoria nelle incisioni rupestri, Museo del paesaggio, 2005.
  • Mario Molteni - Racconti nel marmo - Candoglia 1987-1988, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1988, ISBN 88-444-1118-0.

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