Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (San Vito di Cadore)

chiesa di San Vito di Cadore

La chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia è la parrocchiale di San Vito di Cadore, in provincia di Belluno e diocesi di Belluno-Feltre; fa parte della convergenza foraniale di Ampezzo-Cadore-Comelico.

Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàSan Vito di Cadore
IndirizzoCorso Italia
Coordinate46°27′47.2″N 12°12′16.13″E / 46.463111°N 12.20448°E46.463111; 12.20448
Religionecattolica di rito romano
TitolareSanti Vito, Modesto e Crescenzia
Diocesi Belluno-Feltre
Consacrazione1764
ArchitettoDomenico Schiavi
Inizio costruzioneXVIII secolo

Storia modifica

 
L'interno

Di solito si ritiene che la fondazione della pieve di San Vito di Cadore risalga al 1208, anche se è menzionata in un documento precedente, del 1203[1]. L'attuale parrocchiale venne costruita su progetto di Domenico Schiavi da Tolmezzo nel 1760[2] e consacrata nel 1764. L'edificio fu poi ristrutturato nei due secoli successivi.

Interno modifica

Opere di pregio conservate all'interno della chiesa, che è ad un'unica navata, sono l'altare maggiore in legno e rivestito di gesso marmorizzato, opera di Giovanni Müssack, i quattro altari laterali, una pala di Francesco Vecellio con soggetto la Madonna col Bambino assieme ai Santi Vito e Modesto, la Via Crucis dell'alleghese Valentino Riva, gli affreschi del soffitto, raffiguranti la Santissima Trinità e la Beata Vergine Assunta ed eseguiti da Antonio Schiavi, la statua di San Giuseppe sull'omonimo altare, la pala di Sant'Antonio Abate, dipinta da Tomaso Da Rin, e quella dei Santi Ermacora e Fortunato, il cui autore è forse Antonio Vassilacchi[3].

Note modifica

  1. ^ Pieve di San Vito di Cadore, su arcidiaconatodelcadore.it. URL consultato il 31 agosto 2019.
  2. ^ Chiesa pievanale di San Vito, su paesionline.it. URL consultato il 31 agosto 2019.
  3. ^ Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia - San Vito di Cadore, su infodolomiti.it. URL consultato il 31 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2019).

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