Chiesa dell'Immacolata (Livo, Trentino-Alto Adige)
La chiesa dell'Immacolata è una chiesa cattolica situata a Scanna, frazione del comune di Livo in provincia di Trento; è sussidiaria della parrocchiale della Natività di Maria di Varollo e fa parte dell'arcidiocesi di Trento[1][2][3].
Chiesa dell'Immacolata | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Scanna (Livo) |
Coordinate | 46°23′45.1″N 11°01′34″E / 46.395861°N 11.026111°E |
Religione | cattolica |
Titolare | Immacolata Concezione |
Arcidiocesi | Trento |
Storia modifica
La data di fondazione di questa chiesa è ignota; per via della pianta semplice, è stato ipotizzata un impianto romanico, e quindi collocabile nel XII secolo, ma non vi sono prove della cosa[1].
L'edificio era sicuramente esistente nel Cinquecento e nel Seicento, quando sono documentati vari lavori di ampliamento; le forme attuali vengono raggiunte con un ultimo intervento del 1736[1].
Nel 1815 è documentata una riconsacrazione dell'edificio, a seguito di una profanazione dalla natura imprecisata[1][2][3]; nel 1960-69 l'edificio viene ritinteggiato dentro e fuori, nascondendo quasi tutti gli affreschi fuorché quelli del catino absidale[1]. Verso il 1971 sono stati aggiunti arredi mobili, tra cui l'altare verso il popolo, per l'adeguamento liturgico, poi nel 1980 è avvenuto un restauro della struttura[1].
Descrizione modifica
Esterno modifica
La chiesa si presente con facciata a capanna, divisa in tre settori da quattro lesene; quelli laterali ospitano ciascuno una finestrella quadrata in basso, mentre quello centrale è aperto da una finestra a lunetta in alto e dal portale d'accesso architravato, raggiungibile tramite una doppia scalinata di otto gradini, coronato da un fastigio spezzato in tre parti con sfere e croce apicali. Le lesene sono raccordate in alto da una fascia che fa da base per il frontone, bucato in alto da un foro a forma di croce latina[1].
Le fiancate sono simmetriche e semplici, ciascuna dotata di due finestre rettangolari, una sull'aula e l'altra sul presbiterio. Tra gli spioventi del tetto, leggermente arretrato rispetto alla facciata, si trova un piccolo campanile, con tettuccio a quattro falde e sfera e croce apicali, contenente una campana dedicata a santa Massenzia fusa nel primo dopoguerra, a sostituzione di un'altra realizzata nel 1672 che venne requisita con la prima guerra mondiale[1][3].
Interno modifica
L'interno della chiesa consiste di un'unica navata, suddivisa in tre campate voltate a lunetta, da semipilastri raccordati in alto da varie cornici modanate che percorrono tutto il perimetro della chiesa[1].
L'arco santo a sesto ribassato precede il presbiterio, rialzato di un gradino, con le pareti ritmate da altri semipilastri; da essi partono le vele della volta, caratterizzate da ampie nicchie incassate e ornate da affreschi[1]. Sulla destra si trova un portalino architravato che conduce alla sagrestia[1].
L'altare maggiore ha in ancona una pala raffigurante l'Immacolata, donata da tal Teresa Filippi. Fino almeno al 1937 c'era anche un altare laterale, poi rimosso; dietro a questo si trovava un dipinto del sacrificio di Isacco, in seguito cancellato, che padre Weber definì comunque "dozzinale"[3].
Note modifica
Bibliografia modifica
- Armando Costa (a cura di), La Chiesa di Dio che vive in Trento, Edizioni diocesane, 1986.
- Simone Weber, Le chiese della Val di Sole nella storia e nell'arte, I, Mori, La Grafica Anastatica, 1992 [1937].
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa dell'Immacolata
Collegamenti esterni modifica
- Chiesa dell'Immacolata, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.