Chiesa di San Pietro a Presciano

chiesa in Pieve a Presciano, Pergine Valdarno

La chiesa di San Pietro a Presciano è un luogo di culto cattolico situato a Pieve a Presciano, nel comune di Laterina Pergine Valdarno, in provincia di Arezzo.

Chiesa di San Pietro a Presciano
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàPieve a Presciano (Laterina Pergine Valdarno)
Coordinate43°26′56.9″N 11°40′18″E
Religionecattolica
TitolareSan Pietro
Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro
CompletamentoXIX secolo

Di fondazione paleocristiana e posta lungo un antico itinerario romano, è documentata nel 1021, e faceva parte dei possedimenti dell'abbazia di Agnano.

La chiesa è stata trasformata nel XIX secolo per volere del pievano Giovanbattista Salimbeni che la ebbe in custodia. Nel 1838 fece costruire la cappella dell'Addolorata nella parete di fronte a quella del Rosario in identiche forme settecentesche. Il campanile fu iniziato a costruire nel 1841 e terminato nel giugno 1846. Il Salimbeni si esprimeva così in una nota a margine del suo inventario: «il vecchio campanile, rozzo quanto un camino da forno, è stato rimpiazzato dall'altro a torre». Sempre il Salimbeni nel 1857 fece costruire la volta sorretta da dodici colonne. Nel 1862 il pievano acquistò l'altare maggiore dai canonici di San Lorenzo a Firenze, per la somma di 400 lire. Il Salimbeni alla sua morte è stato sepolto nella chiesa.

Descrizione

modifica

L'attuale edificio è frutto di un radicale rifacimento ottocentesco. Con facciata di gusto classicheggiante, presenta l'interno ad aula unica con abside semicircolare e volta a botte.

L'altare a sinistra fu eretto nel XVI secolo dalla famiglia Danesi, della quale si nota a destra lo stemma. Sulla parete destra è un altare quattrocentesco che conserva un dipinto centinato con la Immacolata Concezione firmata e datata 1675 da Giovanni Battista Biondi, allievo di Salvi Castellucci. All'altezza del transetto, una lapide sul pavimento ricorda il luogo di sepoltura del pievano Giovanbattista Salimbeni.[1] A pavimento nel presbiterio si trova l'organo a canne, costruito da Raffaello Paoli nel 1869; a trasmissione meccanica, dispone di 19 registri su unico manuale e pedale.

Nella canonica è conservato un interessante Cristo ligneo quattrocentesco, a braccia mobili, così da poter essere utilizzato nella processione del Cristo morto.

  1. ^ Liletta Fornasari, Patrimonio e itinerario seicentesco in Casentino, in Liletta Fornasari (a cura di), Il Seicento in Casentino. Dalla Controriforma al Tardo Barocco, catalogo di mostra, Firenze, 2001, pag. 17.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica