Claudio Ieronimiano
Claudio Ieronimiano (fl. II-III secolo) è stato un militare romano, legato e comandante della Legio VI Victrix in Britannia durante le campagne militari in Caledonia sotto Settimio Severo.
In seguito è stato governatore della Cappadocia.[1]
Biografia
modificaClaudio Ieronimiano è citato solo in poche fonti. La stele di Eburacum (l'attuale York) che cita Ieronimiano è datata tra il 190 e il 212,[1] quando egli era Legato della Legio VI Victrix che presidiava Eburacum. Nel 212 era governatore della Cappadocia.
Egli è menzionato in un passaggio del Discorso di Tertulliano a Scapola Tertullo: durante il suo governo della Cappadocia era presumibilmente contrariato per la conversione della moglie al cristianesimo, e secondo Tertulliano portò "molto male ai cristiani".[2] Le sue opinioni religiose pagane sono espresse in una stele di dedica di York (Eburacum) in cui è nominato come il benefattore di un tempio romano appena ricostruito dedicato al dio Serapide.[1][3]
Tempio di Serapide a York
modificaLa dedica che porta il suo nome fu trovata nel 1770 a Toft Green, York.[4] Un rapporto nell'edizione del 1775 di Archaeologia riporta la sua scoperta:
«In August 1770, a stone was found in digging a cellar at York, at a place called the Friar's-Garden, one of the highest parts of the city. The workmen, in their progress, came to the foundation of an old building of Roman brick, the mortar or cement of which, was so hard as not to be penetrable by the Sharpest tools, the bricks breaking before the mortar... In digging the ground a little further, within the segment of the circle abovementioned, the men found a large gritstone, three feet long, two feet one inch broad, and eight inches thick.»
«Nell'agosto del 1770, fu trovata una pietra durante gli scavi di una cantina a York, in un luogo chiamato Friar's-Garden, una delle parti più alte della città. Gli operai, nel loro scavo, giunsero alle fondamenta di un vecchio edificio romano in mattoni, la cui malta o cemento, era così dura da non essere penetrabile dagli strumenti più affilati, e i mattoni si rompevano prima della malta... Scavando un po' di più il terreno, all'interno del segmento del cerchio sopra menzionato, gli uomini trovarono una grossa pietra di arenaria, lunga tre piedi, larga due piedi e un pollice e spessa otto pollici.»
L'iscrizione sulla pietra recita:
DEO SANCTO / SERAPI / TEMPLUM A SO / LO FECIT CL(audius) HIERONY / MIANUS LEG(atus) / LEG(ionis) VI VIC(tricis)
Al santo dio Serapide Claudio Ieronimiano, legato della VI Legione Victrix, costruì questo tempio. [1]
È stato affermato che il tempio fu costruito prima dell'arrivo di Settimio Severo a Eboracum, nel 208.[1][6] Severo è noto per essere stato un importante seguace di Serapide.[7] Ieronimiano stava così dimostrando la sua stretta connessione con l'imperatore e la sua romanitas.[6]
Note
modifica- ^ a b c d e Collingwood, R., Inscriptions, su romaninscriptionsofbritain.org. URL consultato il 18 maggio 2016.
- ^ Tertulliano, The address to Scapula Tertullus, su intratext.com.
- ^ Wellbeloved, C. 1842. Eburacum: Or York Under the Romans. pp. 75–76.
- ^ Roman York: Inscription, Sculptures and Architectural Fragments, su british-history.ac.uk. URL consultato il 18 maggio 2016.
- ^ Mr. Pegge. 1775. "XX. An Inscription in honour of Serapis found at York illustrated by Mr. Pegge", Archaeologia. pp. 151–153.
- ^ a b De la Bedoyere, G. 2002. Gods with Thunderbolts: Religion in Roman Britain. Tempus, Stroud. p174.
- ^ Anon. 1954. "Was the devotion of Septimius Severus to Serapis the Cause of the Persecution of 202–3?", Journal of Theological Studies 5(1).pp. 73–76.
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