Cleistocactus strausii

specie di cactus
(Reindirizzamento da Cleistocastus strausii)

Cleistocactus strausii (Heese) Backeb., 1934 è una pianta succulenta della famiglia delle Cactacee, endemica della Bolivia[2].

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cleistocactus strausii
Cleistocactus strausii
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineCaryophyllales
FamigliaCactaceae
SottofamigliaCactoideae
TribùCereeae
SottotribùTrichocereinae
GenereCleistocactus
SpecieC. strausii
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineCaryophyllales
FamigliaCactaceae
GenereCleistocactus
SpecieC. strausii
Nomenclatura binomiale
Cleistocactus strausii
(Heese) Backeb., 1934

Descrizione

modifica
 
Esemplari di Cleistocactus strausii

È una pianta succulenta a fusto eretto e colonnare che può raggiungere anche i due metri di altezza e i 4-8 centimetri di diametro.

Il fusto, costituito da circa 25 costolature poco profonde, è di colore verde chiaro ma è ricoperto da piccole areole biancastre da ognuna delle quali si sviluppano più di 30 spine sottili bianco-argentate e di lunghezza 1–2 cm; insieme, esse sono paragonabili a una folta peluria bianca e, incrociandosi, ricoprono quasi interamente il fusto facendolo apparire argentato. Al centro dell'areola sono generalmente presenti 4 spine più lunghe di colore giallo-brunastro.

Nella parte apicale del fusto, quella più densamente coperta di spine, questa pianta produce dei fiori di colore rosso-violaceo, cilindrici, tubulosi, pelosi e scagliosi, dritti e ortogonali al fusto, che possono raggiungere i 10 cm di lunghezza; essi si schiudono leggermente nelle ore diurne per consentire l'uscita degli organi fiorali (gli stami).

I frutti, globosi, di color rosso, lanosi e deiscenti a maturità (ovvero che si aprono spontaneamente raggiunta la maturità per lasciare cadere i semi), contengono numerosi semi bruno-nerastri.

Coltivazione

modifica

Esposizione: è opportuno porre la pianta di un luogo soleggiato possibilmente su un terrazzo o all'aperto, se tenuta all'interno è necessario tenerla costantemente vicino ad una finestra. Durante l'inverno può rivelarsi utile la presenza di una serra fredda nella quale collocare la pianta, e comunque bisogna metterla in un luogo dove la temperatura non scenda sotto i 5 gradi Celsius.

Annaffiatura: durante l'estate è preferibile innaffiare una volta ogni 15 giorni(comunque dipende dal terriccio). In inverno se tenuta in serra fredda o su un terrazzo ci si può limitare anche a bagnarla solo un paio di volte.

Terriccio: se coltivata in vaso il terriccio deve essere molto drenante per evitare marciumi radicali, è ovvio che più drenante sarà il terriccio più frequenti dovranno essere le innaffiature. Generalmente 3 parti di lapillo lavico o pomice e 1 di terriccio possono andar bene.

  1. ^ (EN) Lowry, M. 2017., Cleistocactus strausii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 24 marzo 2022.
  2. ^ (EN) Cleistocactus strausii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 24 marzo 2022.

Bibliografia

modifica
  • Maria Teresa della Beffa; Piante Grasse, Guide Compact; Deagostini.
  • Piante Grasse, riconoscimento e coltivazione, Pollice Verde, Giunti Demetra.
  • Mariella Pizzetti;Piante Grasse,le Cactacee.

Altri progetti

modifica
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica