Ducato di Bojano

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Il ducato di Bojano, detto anche "contea", fu uno Stato storico (VI secolo-1223), sorto da una porzione dell'antico Sannio italico-romano, finito sotto il potere dei Longobardi del ducato di Benevento, e poi dei Normanni, sotto la dinastia dei De Molisio, il cui capostipite Rodolfo De Moulins (o "de Molisio") costituì la successiva contea di Molise, che si estinse nel 1223 con Federico II di Svevia, che occupò la fortezza di Civita Superiore di Bojano, e costituì il Giustizierato d'Abruzzo e Molise. Comprendeva più o meno il territorio dell'attuale provincia di Campobasso, e fu il primo embrione dell'attuale regione Molise.

Contea di Bojano
Dati amministrativi
Lingue parlateLatino, Volgare pugliese, Volgare siciliano
CapitaleNapoli
Dipendente da Ducato di Benevento (571-1061)
Ducato di Puglia e Calabria (1061-1130)
Regno di Sicilia (1130-1220)
Politica
Forma di governoRegime feudale
NascitaXI secolo
Fine1147
Territorio e popolazione
Bacino geograficoRegione costiera adriatica, Sannio Massiccio del Matese
Territorio originaleBojano
Evoluzione storica
Preceduto daRegio IV Samnium
Succeduto daComitatus Molisii Contado di Molise

La città capoluogo era Bojano, l'antica Bovianum dei Sanniti Pentri.

Storia modifica

Con l'avvento del Cristianesimo, l'antica Bovianum divenne nel VI secolo sede di una diocesi, la più antica del Molise, con sede nella Cattedrale di San Bartolomeo. Bovianum seguì durante la guerra greco gotica le sorti dell'impero romano d'Occidente, e venne poi inclusa nella Langobardia Minor dai Longobardi; nel VII secolo la città fu colpita dall'invasione bulgara di Alzeco. Pertanto la città, spopolatasi nel frattempo, divenne sede di un guastaldato col nome di "Hovianum": il guastaldato aveva possedimenti molto estesi, anche perché molti castelli e borghi sorsero dall'XI secolo in poi, e dunque gran parte della campagna del Contado era pressoché disabitata, sino alle coste adriatiche dove si trovava Interamnia Tifernina, ossia Termoli.

Dai Franchi ai Normanni modifica

Dopo il Mille, i Normanni e i Bizantini assunsero il controllo della Contea e della costa molisana, risalendo dalla Sicilia, dove era stata creata la capitale del nuovo regno Palermo. Una porzione della Contea infatti verrà ceduta a Roberto di Bassavilla, parente di Tancredi d'Altavilla, che istituirà a Rotello (CB) la Contea di Loritello.
Il nuovo "Comitatus Molisii" fu formato dalle diocesi di Isernia, Venafro, Bojano, Trivento e Guardialfiera. Campobasso era allora solo un piccolo villaggio, non ancora sede della diocesi, tantomeno di una chiesa abbastanza rilevante da poter rivendicare il diritto di concattedrale.

Nel IX secolo la Contea subì le scorrerie dei Saraceni che risalirono il fiume Biferno dalla costa, in queste scorrerie venne incendiata anche la fiorente abbazia di San Vincenzo al Volturno, che insieme alla Basilica di Santa Sofia di Benevento aveva dei possedimenti in Molise. Si susseguirono anche dei terremoti, che sconvolsero il Piano del Matese, nell'847 e nell'853. Nell'XI secolo la Gastaldia venne occupata dai condottieri Roberto il Guiscardo, Rodolfo di Moulins (o de Molisio), il quale aveva due figli: Aldruda de Moulins, che si sposò con Sarlo II d'Altavilla. Rodolfo installò il suo presidio a Bojano, la ricostruì dalle rovine, e rifece daccapo la Cattedrale, istituendo anche una rocchetta di guardia sopra il colle di San Michele, chiamato Civita Superiore.

Istituita la Contea, una delle più grandi del Regno di Napoli, fu ufficialmente riconosciuta nel 1143, con Ruggero II d'Altavilla. Il titolo di "conti di Bojano", di tradizione longobarda e franca, fu sostituita con quello di "conti di Molise"; probabilmente secondo alcuni il nome dell'attuale regione proverrebbe proprio dal cognome nordico di questa famiglia normanna che occupò Bojano.

Un secolo più avanti, intorno al 1220-1223, Bojano entrerà nelle mire espansioniste di Federico II di Svevia, che intendeva abolire le baronie e le signorie dei Normanni, per centralizzare il potere solamente a Napoli. A Bojano il castello di Civita Superiore verrà cinto d'assedio da Federico, validamente difeso da Tommaso di Celano, conte dei Marsi, il quale tuttavia lasciò a guardia sua moglie, mentre egli ripiegava al castello di Roccamandolfi. Il castello verrà preso dallo Svevo, e la contea si estinse, entrando a far parte del Giustizierato d'Abruzzo.

Territorio modifica

La Contea aveva confini con la Contea di Loritello (Rorello, Montorio, Bonefro, San Giuliano), la Contea di Borrello, che governava il passaggio al Molise dal Medio Sangro, i possedimenti dell'abbazia dei Santi Vincenzo e Salvo (San Salvo) e Termoli; il territorio abbracciava la piana di Bojano, il Matese, Trivento, Isernia, il Volturno, con cui ci furono scambi di feudi con gli abati di San Vincenzo, e Campobasso.