Cornus mas
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Corniolo | |
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Cornus mas | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
Ordine | Cornales |
Famiglia | Cornaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Cornales |
Famiglia | Cornaceae |
Genere | Cornus |
Specie | C. mas |
Nomenclatura binomiale | |
Cornus mas L., 1753 | |
Nomi comuni | |
corniolo | |
Areale | |
Il corniolo (Cornus mas L., 1753) è un arbusto forestale autoctono, appartenente alla famiglia delle Cornaceae[1] e al genere Cornus.
DescrizioneModifica
I cornioli sono piante piccole, caducifoglie e latifoglie, alti fino a 5-6 metri, altrettanto estesi in larghezza. I rami sono di colore rosso-bruno e brevi, la corteccia è screpolata. Sono piante longeve, possono diventare plurisecolari e hanno una crescita molto lenta. Le foglie sono semplici, opposte, con un picciolo breve (5–10 mm) e peloso, la forma è ovata o arrotondata, integra e un po' ondulata ai margini, acuminata all'apice; sono ricoperte parzialmente da peluria su entrambe le pagine, e presentano un colore verde (più chiaro nella parte inferiore) e una nervatura al centro e 3-4 paia di nervature secondarie.
I fiori sono ermafroditi (cioè hanno organi per la riproduzione sia maschili sia femminili), si presentano in forma di ombrelle semplici e brevi, circondate alla base da un involucro di 4 brattee (foglia modificata che protegge il fiore) di colore verdognolo sfumato di rosso, che si sviluppano prima della fogliazione. La corolla è a 4 petali acuti, glabri (privi di pelo), di colore giallo-dorato, odoroso. Fiorisce da febbraio ad aprile.[2]
Il frutto del corniolo è una drupa (frutto carnoso) commestibile (perché edule), con la forma di una piccola oliva o ciliegia oblunga; ha un colore rosso-scarlatto, rosso corallo o anche giallo, dal sapore acidulo, contenente un unico seme osseo. I frutti maturano ad agosto. Il legno è duro e compatto, con alta resistenza, molto usato nei secoli passati.
Distribuzione e habitatModifica
Il corniolo è specie propria dell'Europa centro-orientale sino al Caucaso e all'Asia minore; in Italia si trova in tutta la penisola, ma è più frequente nelle regioni settentrionali. È una specie che predilige i terreni calcarei, e vive in piccoli gruppi nelle radure dei boschi di latifoglie, tra gli arbusti e nelle siepi del piano sino a 1300 (anche 1530) metri.
ColtivazioneModifica
Il corniolo è coltivato come pianta ornamentale in orti e giardini, e per i suoi frutti commestibili. Ama terreni freschi e ombreggiati, calcarei, per cui è facile trovarlo nei boschi d'alta collina o di montagna. Esistono diverse varietà con frutti rossi o gialli, più o meno grandi. È un arbusto che non teme le gelate tardive, rustico e resistente agli attacchi di molte malattie.
UtilizziModifica
I piccoli frutti rossi vengono lavorati, oltre che per la produzione di succhi di frutta e confetture (ottime come accompagnamento al bollito di carne), anche per aromatizzare alcuni tipi di alcolici, come, ad esempio, la grappa. I prezzi di questi prodotti sono relativamente alti a causa della bassa fertilità e del piccolo contenuto di alcool.
Si possono mangiare i frutti anche freschi, ma è preferibile gustare quelli appena caduti o quelli che si staccano dallo stelo con un leggero tocco di mano, cioè quando sono a piena maturazione.
Il legno del corniolo è di colore bruno-chiaro nelle parti interne (alburno), mentre nella corteccia è rossastro, con anelli poco distinti. È il più duro presente in Europa, molto resistente, e viene utilizzato, tra l'altro, per la produzione di pipe. Nel passato era usato per la fabbricazione di pezzi di macchine soggetti a forte usura (per es. raggi e denti da ruota) e per lavori di tornio. La sarissa, picca usata dalla falange macedone, era in legno di corniolo.
Tutta la pianta ha proprietà tintorie (in giallo). Il corniolo è un'erba officinale.
Galleria d'immaginiModifica
I frutti del corniolo e le foglie:
CuriositàModifica
- J. K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter, l'ha indicato nel sito di Pottermore come un possibile legno da bacchetta, associandolo alle persone allegre e scherzose.
- Per i membri della comunità serbo-ortodossa questa pianta ha un valore sacro. Essi ne raccolgono i semi la vigilia di Natale (festeggiato secondo il calendario giuliano, cioè il 6 gennaio); la mattina, appena alzati, li consumano con un sorso di vino rosso, facendosi il segno della croce e augurandosi di stare in buona salute tutto l'anno. Il corniolo stesso è considerato simbolo di buona salute, infatti il detto popolare zdrav kao dren vuol dire letteralmente "sano come il corniolo".
- Il famoso cavallo di Troia venne realizzato dai Greci col legno dei cornioli di un bosco sacro ad Apollo situato sul monte Ida.[3]
- Il nodo gordiano, che secondo il mito legava il carro di Gordio a un palo nella città di Gordio, era fatto di corteccia di corniolo.
NoteModifica
- ^ (EN) Cornus mas, in The Plant List. URL consultato il 7 settembre 2016.
- ^ ALLA RICERCA DEI FRUTTI PERDUTI: IL CORNIOLO, su gardenbedetti.com.
- ^ M. Giannitrapani, Ierobotanica rituale e fitonimie sacre greco-italiche, su corpoforestale.it. URL consultato il 7 novembre 2015.
BibliografiaModifica
- Francesco D'Amato, Osservazioni cito-embriologiche su Cornus mas L. con particolare riguardo alla sterilità di un biotipo triploide, Firenze, Società botanica italiana, 1947.
- Francesco D'Amato, Fenomeni di auto-incompatibilità nel Corniolo (Cornus mas L.), Firenze, Società botanica italiana, 1948.
- Hermann Hesse, Pellegrinaggio d'autunno e altri racconti, Roma, Newton Compton, 1992.ISBN 88-7983-086-4: "i cornioli erano già rossi" nella scena rivelatrice della vera natura di Salomè nello Hans Amstein, p. 57.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cornus mas
- Wikispecies contiene informazioni su Cornus mas
Collegamenti esterniModifica
- (DE) Cornus L., in: Meyers Konversationslexikon, 4. Aufl. 1888-90, Bd. 4, S. 283.
- (DE) http://www.apfelweibla.de/kornelkirsche.htm
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