Coti (mitologia)

divinità greca dell'impudicizia
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Coti (in greco antico Κότυς Kòtys) era una dea adorata nella Tracia, che veniva celebrata con feste religiose note come Cotizie. Era particolarmente adorata tra gli Edoni.[1] I greci consideravano Coti un aspetto di Persefone.[2][3]

Etimologia modifica

Il nome Coti secondo alcune fonti avrebbe il significato di "guerra, macellazione" simile al norreno Höðr, che significa "guerra, macellazione".[4]

Culto modifica

I seguaci di Coti erano conosciuti come βάπται bàptai, che significa "bagnanti",[5] perché la loro cerimonia di purificazione pre-culto comportava un elaborato rituale di balneazione.

Coti era spesso adorata durante le cerimonie notturne, che erano spesso associate a orge e ad un comportamento osceno.[6]

Il suo culto era molto simile al culto della dea Bendis.

Coti era adorata anche a Corinto.[7][8]

Note modifica

  1. ^ Jaan Puhvel e Dimiter Detschew, Die thrakischen Sprachreste, in Language, vol. 33, n. 3, 1957-07, p. 439, DOI:10.2307/411167. URL consultato il 24 marzo 2019.
  2. ^ Simpson, D. P., Cassell's Latin dictionary : Latin-English, English-Latin, Cassell, 1977, ©1959, ISBN 0025225707, OCLC 2963657. URL consultato il 24 marzo 2019.
  3. ^ (EN) John Bell, Bell's New Pantheon Or Historical Dictionary of the Gods, Demi Gods, Heroes and Fabulous Personages of Antiquity 1790, Kessinger Publishing, 1º luglio 2003, ISBN 9780766178342. URL consultato il 24 marzo 2019.
  4. ^ Birutė Kabašinskaitė, Handbook of Germanic Etymology, in Baltistica, vol. 39, n. 2, 15 dicembre 2011, DOI:10.15388/baltistica.39.2.1375. URL consultato il 24 marzo 2019.
  5. ^ Henry George Liddell, Robert Scott, A Greek-English Lexicon, βάπτω, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 24 marzo 2019.
  6. ^ Universal Digital Library, BREWER'S DICTIONARY OF PHRASE & FABLE, HARPER & BROTHERS. URL consultato il 24 marzo 2019.
  7. ^ SOL Search, su stoa.org. URL consultato il 24 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2019).
  8. ^ SOL Search [collegamento interrotto], su stoa.org. URL consultato il 24 marzo 2019.

Collegamenti esterni modifica

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